Dai grandi progetti di riqualificazione urbana che stanno riconfigurando la città alla dimensione privata di case e studi: Open House Milano è ormai uno dei momenti più acclamati del palinsesto di eventi cittadini, con la partecipazione di un tessuto creativo e progettuale che spazia dall’architettura in senso stretto all’urbanistica, al design e all’interior.

Fil rouge di questo prisma di contenuti è il racconto della città, dei suoi spazi e del suo skyline composito che si sta rinnovando velocemente.
Un fermento trasversale che la manifestazione celebra come UMANESIMO URBANO in quanto indicativo di una rinascita a 360 ° che coinvolge il nostro stile di vita nelle sue molteplici forme.
La città è una sintesi di questo cambiamento: tra architettura, design e urbanistica sono molte le espressioni della nuova relazione tra l’uomo e il suo habitat.
L’umanesimo urbano è dato da esempi concreti che il programma svilupperà attraverso specifici percorsi tematici: dal circuito dedicato all’architettura del paesaggio sempre più parte integrante della progettualità architettonica con un’attenzione alla bio diversità e ai cambiamenti climatici, alla condivisione di idee ed esperienze come nel caso degli spazi di coworking spesso luoghi di ibridazione; il social housing come sistema che facilita la nascita di comunità abitative e connessioni territoriali, accessibili e democratiche, all’arte come valore identitario dei luoghi e pratica di valorizzazione degli spazi pubblici.

Dall’uomo vitruviano al Modulor di Le Corbusier, l’uomo torna ad essere la misura progettuale dell’ondata di trasformazione che sta cambiando volto alla città.
Gli highlights dell’edizione mostrano, infatti, come Milano stia percorrendo la sua traiettoria verso il futuro con un linguaggio rinnovato che parla di circolarità, riqualificazione, tecnologia e inclusività.

Grazie a partnership prestigiose sarà possibile varcare le soglie di siti che ancora stanno ultimando la propria riqualificazione, aggiungendo nuovi quartieri al capoluogo lombardo o nuove aree urbane ad uso della comunità.

Ecco qualche anticipazione:

–  Grazie ad AXA Investment Managers, main partner dell’ottava edizione, sarà possibile visitare in in anteprima MonteRosa 91, il complesso firmato da Renzo Piano già dal 2003 è ora alle ultime battute del processo di riqualificazione.

L’immobile oltre ad avere attraversato un percorso di efficientamento energetico e di riduzione dell’impatto ambientale, è stato ripensato per essere un luogo aperto al contesto urbano in cui sorge, accogliendo le esigenze degli abitanti del quartiere e della comunità cittadina: un nuovo asilo nido, una palestra, un ristorante caffetteria e un boschetto urbano chiamato “parco della luce” saranno fruibili e aperti al pubblico, non solo ad appannaggio degli uffici..

L’arte, valore identitario e catalizzatore per la trasformazione e la valorizzazione urbana, è un tema progettuale all’interno di MonteRosa91, che accoglierà permanentemente più opere d’arte in un percorso artistico pubblico e aperto al pubblico.

La fase di trasformazione sta giungendo al termine e presto Milano potrà beneficiare di questo nuovo spazio urbano.

–  Con FS Sistemi Urbani sarà aperto, in esclusiva per OHM, lo Scalo Farini che rientra nel più ampio progetto “Scali Milano” il cui obiettivo consiste nella riqualificazione di sette ex scali ferroviari dismessi (Farini, San Cristoforo, Romana, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, Porta Genova); si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Milano nei prossimi anni e con l’apertura del sito viene data la possibilità alla cittadinanza di visitare il processo in fieri che porterà l’area a diventare un nuovo quartiere milanese.

Lo Scalo Farini è collocato in una zona strategica dalla città dove architettura, urban design, forestazione urbana e nuove infrastrutture sono i pilastri progettuali alla base della sua riformulazione.

Non solo, grazie all’iniziativa Take Your Time, un progetto di public art recentemente inaugurato, sarà possibile ammirare alcuni interventi artistici site specific che offrono nuova percezione, in chiave creativa, dell’area.

–  Spazio all’architettura del paesaggio, dove il green è protagonista rendendo i giardini parte integrante delle architetture in cui sono inseriti. La percezione del verde, come di un’architettura in continuo movimento, ha permesso nel tempo di progettare gli spazi assecondando la crescita naturale del verde, attraverso le competenze tecniche, la fantasia progettuale e la attenta comprensione del contesto ambientale.

Grazie al coinvolgimento dello studio AG&P greenscape fondato dal paesaggista Emanuele Bortolotti sarà possibile visitare il progetto green di Merezzate, complesso di housing sociale e collaborativo collocato nel quartiere Rogoredo, mentre con Hortensia dell’architetto Vittorio Peretto Open House aprirà le porte di LOM Locanda Officina Monumentale, nata da uno spazio ex industriale e dismesso che ha riportato la manifattura leggera all’interno del perimetro urbano.

–  NABA, Nuova Accademia di Belle Arti propone un panel sul tema Umanesimo Urbano. Il talk “New Urban Design. Paesaggio urbano adattabile” si terrà il 10 maggio alle 18 presso NABA in via C. Darwin 20, con la partecipazione, tra gli altri, di Claudio Larcher, Germana De Michelis, Luca Poncellini, Italo Rota, Stefano Ragazzo, Maurizio Scalzi, Luca Montani, Ing. Giuseppe Savoia.

L’immagine della città, o meglio il paesaggio urbano, l’equilibrio ambientale e la qualità della vita trovano la loro espressione più immediata nella qualità degli spazi pubblici, perché flessibili, sempre presenti e di tutti.

Spazi in continua trasformazione che diventano luoghi adattabili nella nuova dimensione ibrida della fruizione della città fisica e digitale.

L’intervento urbano è inteso come manufatto collettivo in continua trasformazione, all’interno di un processo di continuità, di comunità che lo abitano.

Inoltre nell’ambito delle attività di Open House, NABA aprirà il suo Campus il 13 maggio tre le ore 11 e le 15 (visite guidate su prenotazione – info sul sito di Open House). Il complesso è costituito da 14 edifici in stile anni ‘30 che nel 1894 formavano l’Istituto Sieroterapico Milanese e dal 2004 ospitano l’Accademia: una città nella città.

–  Si potranno visitare gli spazi della progettazione, dove nascono le idee e l’innovazione: tra questi lo studio ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel; Park Associati permetterà ai visitatori di conoscere il proprio studio e il progetto innovativo 336; Barreca & La Varra, oltre ad aprire la propria sede, parteciperanno con due progetti di social housing tra cui 5Square e ARIA Ex Macello; GLA aprirà Horto + The Medelan in Piazzale Cordusio; Più Arch parteciperà con l’apertura del proprio studio permettendo anche di visitare l’orto sul tetto.

La famiglia internazionale di Open House è sempre più interconnessa: novità di quest’anno è la nascita di Open House Europe, iniziativa triennale co-finanziata dall’Unione Europea, a cui Open House Milano ha aderito, nata per promuovere l’architettura nel vecchio continente assieme ad altre dieci realtà della rete Open House Worldwide e promotrici degli eventi Open House ad Atene, Bilbao, Brno, Dublino, Essen, Lisbona, Slovenia, Stoccolma, Tallinn, Salonicco e Vilnius.

In un contesto di sfide epocali, l’architettura diviene campo di indagine per nuove configurazioni progettuali.

Nei tre anni di attività si approfondiranno tematiche quali sostenibilità, accessibilità, inclusione e patrimonio architettonico futuro.

Le attività saranno organizzate in tutto il continente, tra cui conferenze annuali ed un programma di scambio dei volontari, oltre all’apertura di una piattaforma digitale comune.

a cura della redazione

Written by giovanni47