“Nulla vieta al dottor Polo di mettere a disposizione gratuitamente il suo prodotto agli agricoltori veneti, in nome della tutela della salute pubblica, così come si legge in alcune interviste, i quali potranno testarlo direttamente nei propri vigneti.

Attualmente gli approfondimenti di cui sono a conoscenza hanno, però, evidenziato che il prodotto proposto non risulta essere registrato come fitofarmaco. Si tratterebbe di un repellente che allontana temporaneamente l’insetto, rischiando però solo di spostare il problema”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, interviene nuovamente sulla questione legata al pesticida naturale, proposto da un’azienda di Oderzo guidata dall’imprenditore Maurizio Polo, il quale avrebbe messo a disposizione il prodotto alla Regione del Veneto.

“Infine, per quanto riguarda l’eventuale utilizzo del Clorpirifos, considerato anche il dibattito pubblico che ne è nato e in attesa del decreto del Ministero della Salute che definirà l’utilizzo specifico del fitofarmaco, oggi ho inviato una lettera ai Consorzi di tutela delle denominazioni dei vini del Veneto chiedendo loro un’espressione formale
circa l’opportunità di utilizzare o meno il prodotto indicato, rispetto alle aree di denominazione di loro competenza” conclude Caner.

a cura della redazione

Written by giovanni47