La regata celebra il proprio anniversario con due fronti che porteranno vento, onda e pioggia nelle prime 30 ore, bolina fino al mitico faro irlandese, un po’ di bonaccia e poi finalmente vento al lasco per raggiungere l’arrivo a Cherbourg, in Normandia (Francia).

Per il Class40 IBSA si tratta della quinta regata di stagione, dopo la splendida vittoria, poco più di una settimana fa della Les Sables-Horta-Les Sables, che ha riportato l’imbarcazione di Bona ai vertici della classifica di circuito e ha segnato il record di percorrenza sulle 24 ore di navigazione di un Class40, con 430 miglia percorse in una giornata.

Per Alberto si tratta del secondo Fastnet in carriera, dopo la partecipazione nel 2021, ma questa volta, a bordo del Class40 IBSA, guida un team d’eccezione: la velista olimpionica e recente vincitrice della Ocean Race Francesca Clapcich, il navigatore Andrea Caracci e il team leader Luca Bertacchi.

“Sarà un Fastnet duro, durissimo, con raffiche fino a 40 nodi, una partenza di bolina complicata dalla corrente: insomma ci saranno tutti gli ingredienti che rendono questa regata mitica, un evento che non si può non onorare”.

Alberto Bona, skipper del Class40 IBSA, ha commentato così, prima della partenza, la prima partecipazione del Class40 IBSA alla Rolex Fastnet Race, giunta alla 50a edizione, con oltre 460 barche al via tra Ultime, Imoca, Class40, Ocean Fifty, Multihull, scafi open che competono in base al sistema di compenso IRC (sigla di International Rule Club, indicatore internazionale di regata creato per permettere a diverse barche a vela di correre insieme).

Dai professionisti agli appassionati “lupi di mare” provenienti da tutto il mondo, con una eloquente delegazione italiana, soprattutto nella Class40, la regata celebra il proprio anniversario con due fronti che porteranno vento, onda e pioggia nelle prime 30 ore, bolina fino al mitico faro irlandese, un po’ di bonaccia e poi – se tutto sarà confermato – finalmente vento al lasco per raggiungere l’arrivo a Cherbourg, in Normandia (Francia).

Come da previsione, la partenza è stata durissima: molta corrente, vento forte e grande battaglia sulla linea del via, tanto che sette su 22 Class40, tra i quali anche il Class40 IBSA e lo scafo di Ambrogio Beccaria, hanno effettuato una partenza anticipata (ancora in attesa di conferma da parte della giuria).

Alberto Bona forse sorpreso nel pre-partenza da una raffica molto forte combinata con la corrente, che ha velocizzato la barca portandola più velocemente del previsto alla linea del via, ha tentato in extremis e senza successo un rientro: due dei tre team italiani iniziano così il proprio Fastnet con una partenza in salita e una penalità che aggiungerà due ore al tempo totale.

In acqua il Class40 IBSA ha retto molto bene le prime tre ore di regata, presentandosi di fronte ai Needles nelle prime posizioni: a seguire la flotta si è divisa a metà sulla base della scelta tattica: alcuni equipaggi hanno scelto di navigare sotto la costa inglese, altri – come quello capitanato da Alberto Bona – più nel centro della Manica scegliendo il lato sinistro più vicino ai Needles, potenzialmente più ventoso e con più onda, ma anche maggiore corrente a favore.

Per il Class40 IBSA si tratta della quinta regata di stagione, dopo la splendida vittoria, poco più di una settimana fa della Les Sables-Horta-Les Sables, che ha riportato l’imbarcazione di Bona ai vertici della classifica di circuito e ha segnato il record di percorrenza sulle 24 ore di navigazione di un Class40, con 430 miglia percorse in una giornata.

Per Alberto si tratta del secondo Fastnet in carriera, dopo la partecipazione nel 2021, ma questa volta, a bordo del Class40 IBSA, guida un team d’eccezione: la velista olimpionica e recente vincitrice della Ocean Race Francesca Clapcich, il navigatore Andrea Caracci e il team leader Luca Bertacchi.

“Sono molto contento di regatare insieme a Francesca Clapcich, Andrea Caracci e Luca Bertacchi – ha detto ancora Bona – ci siamo divisi i compiti: io alla strategia, Francesca alla tattica, Andrea alla navigazione, anche se poi come sempre su un Class40 tutti sono chiamati a fare tutto, con Luca che da grande appassionato sa rendersi indispensabile”.

Una prova con tanti “way point” strategici, come il difficile passaggio di fronte a Land’s End, con zone interdette alla navigazione, aree di spettatori pronti a celebrare l’impresa e condizioni meteo ancora dure fino allo scoglio del Fastnet, dove i primi dovrebbero trovare meno vento, e poi finalmente una discesa in velocità grazie alle andature portanti.

“Siamo tutti molto emozionati per questa nuova competizione, una gara che sappiamo essere difficile, una leggenda per ogni navigatore, una vera avventura. Noi contiamo su un team e una barca davvero eccezionali, c’è stata grande preparazione, tanto allenamento e strategia per una delle regate più importanti di questa stagione” – commenta Giorgio Pisani, Vice President IBSA Group e Leader del progetto Sailing into the Future. Together. “Tutti regateranno con il massimo dell’impegno, impiegando al meglio le proprie capacità e determinati a fare bene. Tutti noi di IBSA faremo grande tifo per loro”.

 IL PROGETTO: Sailing into the Future. Together è iniziato a gennaio 2022; la partnership tra IBSA e Alberto Bona è nata su basi e valori comuni, e ha l’obiettivo di utilizzare la vela come veicolo di comunicazione aziendale, verso il mercato e il mondo della nautica.

Ingegno, coraggio, innovazione, responsabilità sono elementi che accomunano IBSA e Alberto, e la sfida oceanica, oltre alla gara sportiva, rappresenta metaforicamente anche la storia, la filosofia e la visione dell’azienda sempre rivolta al futuro e parte di un percorso che avvicina sempre di più IBSA al tema della sostenibilità ambientale e sociale, all’inclusione e all’integrazione.

La Route du Rhum è stata la prima tappa del programma triennale “Sailing Into The Future. Together” che la casa farmaceutica svizzera ha avviato con Bona e che prosegue nel 2023 con un fitto calendario di regate, tra cui la Rolex Fastnet Race e la Transat Jaques Vabre. LA BARCA: lo scafo di IBSA con cui Alberto Bona ha partecipato alla Route du Rhum 2022 è un Class40 di ultima generazione, con prua a scow.

Disegnata dall’architetto navale francese Sam Manuard e realizzata dal cantiere JPS Production, l’imbarcazione è un modello Mach 5, ultima evoluzione dei Class40 di Manuard.

Le caratteristiche: prua arrotondata, realizzata con l’obiettivo di aumentare le prestazioni nelle andature portanti; linee d’acqua e delle appendici progettate per rendere lo scafo un all round veloce anche di bolina; pozzetto ampio e protetto per affrontare la navigazione in posizioni il più possibile comode e sicure.  LO SKIPPER: Alberto Bona, torinese, laureato in filosofia.

Da studente universitario conquista il trofeo Panerai con Stormvogel, veloce ULDB e barca storica con la quale attraversa per la prima volta l’Oceano Atlantico, vincendo la ARC con un equipaggio neozelandese.

Nel 2012 partecipa alla Minitransat arrivando 5°, uno dei migliori risultati italiani di sempre in questa categoria. Nel 2015 passa nella categoria prototipi Mini 6,50 con Promostudi La Spezia: vince il campionato italiano e arriva secondo in Oceano nella traversata Les Sables – Azzorre.

Nel 2017 arriva al Class40: sull’ex Telecom Italia di Giovanni Soldini partecipa alla Transat Jacques Vabres, dove è costretto al ritiro quando è al sesto posto.

Nel 2019 è a bordo del trimarano Maserati Multi 70, una delle barche più veloci al mondo, dove fa pratica sui foil prima di passare al Figaro Beneteau 3, con cui partecipa alla Solitaire; unico italiano iscritto, termina 7° tra gli esordienti il primo anno e 16° assoluto nel 2020.

Nel 2021 conquista il titolo italiano offshore in team e vince gli europei in doppio misto a bordo del Figaro 3.

Nel 2022 inizia il nuovo progetto con il supporto di IBSA Group: con il nuovo Class40 IBSA partecipa alla Route du Rhum 2022 classificandosi in ottava posizione.

IBSA: IBSA (Institut Biochimique SA) è una multinazionale farmaceutica svizzera fondata nel 1945 a Lugano. Oggi è presente con i suoi prodotti in oltre 90 Paesi in 5 continenti e ha 18 filiali dislocate in Europa, Cina e Stati Uniti.

L’azienda ha un fatturato consolidato di 900 milioni di franchi e impiega oltre 2.200 persone fra sede centrale, filiali e siti produttivi. IBSA detiene 90 famiglie di brevetti approvati e altri in fase di sviluppo e un vasto portfolio di prodotti che permette di coprire 10 aree terapeutiche: medicina della riproduzione, endocrinologia, dolore e infiammazione, osteoarticolare, medicina estetica, dermatologia, uro-ginecologia, cardiometabolica, respiratoria, consumer health.

È inoltre uno dei maggiori operatori a livello mondiale nella medicina della riproduzione e uno dei leader mondiali nei prodotti a base di acido ialuronico. I pilastri su cui IBSA fonda la sua filosofia sono: Persona, Innovazione, Qualità e Responsabilità

a cura della redazione

Written by giovanni47