La proroga disposta dall’Agenzia delle Entrate -al 30 giugno- per l’adesione al servizio di lettura e acquisizione delle copie digitali delle fatture trasmesse tramite Sistema di interscambio (SdI), pur essendo utile, pare comunque una dilazione che crea un ulteriore obbligo a carico di contribuenti, cittadini, noi operatori IVA ed intermediari delegati e non sembra risolvere adeguatamente il tema della trasparenza dei rapporti tra contribuente e Amministrazione finanziaria. Sarebbe forse un’alternativa più idonea – sostiene Marcella Caradonna, Presidente Odcec Milano – ragionare in una logica di automatismo della conservazione e consultazione delle fatture, dando, al contrario di quanto avviene oggi, l’obbligo di comunicazione solo a chi intende non avvalersi del servizio.
Siamo certi – conclude Caradonna – che la maggior parte dei contribuenti aderirebbe all’iniziativa e per tale motivo l’adempimento risulterebbe a carico solo di coloro che optano per l’esclusione. In questo modo, vi sarebbe una semplificazione oggettiva con una riduzione dei costi per il sistema e
per tutti i soggetti coinvolti.
a cura della redazione