Il giovane chef calabrese, alla guida della nuova insegna Hyle, conquista il riconoscimento promosso da Bonaventura Maschio
Antonio Biafora, giovane chef patron del ristorante Hyle di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, ha ricevuto il premio “Sorpresa dell’Anno” attribuito dalla distilleria Bonaventura Maschio.
Il riconoscimento è stato assegnato in occasione della presentazione dell’edizione 2021 della Guida Identità Golose.
Fin dal suo esordio, la Guida individua le migliori insegne del panorama gastronomico con un’attenzione speciale dedicata alle giovani promesse della ristorazione. Lo testimonia il fatto che nelle cucine delle 830 insegne recensite, oltre la metà degli chef abbia un’età compresa tra i 20 e 40 anni.
La scelta di promuovere il premio Sorpresa dell’Anno nasce da una comunione di intenti fra la redazione di Identità Golose e Bonaventura Maschio, punto di riferimento nel mondo della distillazione da 5 generazioni, da sempre impegnata nella ricerca e nella sperimentazione.
Il riconoscimento è stato istituito nel 2014 per valorizzare i talenti della ristorazione che più di altri siano stati in grado di esprimere il gusto per l’innovazione, dando forma a progetti dalla forte personalità.
“Il premio Sorpresa dell’Anno è un riconoscimento che abbiamo scelto di sostenere con entusiasmo fin dal suo esordio – hanno dichiarato i fratelli Anna e Andrea Maschio – ed è la testimonianza della stima che proviamo verso i professionisti della ristorazione che decidono di affrontare nuove sfide, ponendosi traguardi ambiziosi.
Per definizione si tratta di giovani talenti che mai come quest’anno meritano attenzione e rispetto per le loro scelte di qualità, come nel caso di Antonio Biafora che ha deciso di scommettere sull’identità del territorio silano dando forma a un progetto virtuoso che mette al centro il tema della sostenibilità.”
Antonio Biafora, classe 1985, rappresenta la terza generazione di una famiglia che da quasi mezzo secolo propone cucina e accoglienza di qualità al Biafora Resort&Spa sulla Sila.
Antonio, dopo essersi dedicato al lavoro in sala, sceglie la cucina: un’intuizione felice, perché è proprio tra i fornelli che riesce ad esprimere il meglio di sé. Dopo aver affinato le sue capacità nelle cucine dell’attività di famiglia, decide, nel 2020, di fare il grande salto e dare forma a Hyle, un progetto di ristorazione inedito in cui protagonisti assoluti sono i prodotti del territorio silano, un’area straordinariamente fertile e ricca di materie prime diverse e interessantissime, dalle quali si parte per costruire una cucina che, arricchita da esperienza e trascorsi dello chef, traccia una mappa di eccellenze individuando agricoltori, allevatori e piccoli produttori e attiva una virtuosa catena di sostenibilità economico-sociale.
a cura della redazione