Pasqua blindata, il via alla stagione slitta di due settimane “ma dobbiamo essere pronti a riposizionare il comprensorio sui mercati turistici italiani e internazionali” per la ripresa: dopo la pandemia, sarà un Anno Zero per il turismo”
“Il rilancio del turismo nel Vco e Alto Novarese partirà da una road map condivisa: il Distretto vuol essere voce dei territori in cui si articola il comprensorio dei nostri laghi e delle nostre valli. Lo abbiamo ribadito nei giorni scorsi nel corso di una riunione presso la Provincia del Vco: siamo pronti a raccogliere le voci dei territori e a condensarle in una strategia di sviluppo”.
Per Francesco Gaiardelli, Presidente del Distretto Turistico dei Laghi, è importante “proiettarci al là di una situazione di crisi che, anche in queste settimane, sta sferzando il territorio, con una Pasqua blindata che sposterà in avanti di almeno due settimane la partenza effettiva della stagione. Ammesso che i contagi calino e che la campagna vaccinale riesca a decollare”.
Certo è che si guarda in avanti, con la consapevolezza di uno scenario post-Covid che andrà a riposizionare gli asset dei mercati turistici italiani e internazionali: “Ciò impone di farci trovare pronti. In realtà l’azione del Distretto non si è mai interrotta, grazie all’impegno comune del Cda, ed anche le campagne di promozione del marchio turistico territoriale sono proseguite anche in questi mesi, ad esempio con la brandizzazione dei mezzi pubblici a Milano e Torino: due bacini strategici di provenienza per quel turismo di prossimità che la scorsa estate ha salvato, almeno parzialmente, la stagione da un disastro totale. In parte, si va verso il ripetersi di tali dinamiche”.
Ma come sarà lo scenario post-Covid? Il presidente Gaiardelli è convinto che “il riassestamento dei mercato turistici passerà attraverso una sorta di “Anno Zero”, a un riposizionamento su scala globale. Starà ai territori far sì che questo scenario rappresenti un’ulteriore difficoltà o un’opportunità da cogliere: stiamo parlando della necessità di consolidare bacini d’utenza storici e di intercettarne di nuovi, tra cui – ad esempio – quelli che ruotano intorno a sostenibilità, ambiente, enogastronomia e natura. Elementi che, peraltro, possono diventare i punti di forza del nostro ambito di distretto e che, ovviamente, vanno implementati: ad esempio, guardiamo con interesse al mondo dei bikers: su questo fronte, ad esempio, abbiamo appena inviato al Politecnico di Torino una copia dello studio di fattibilità rispetto al tema delle piste ciclabili con cui, nel medio periodo, vorremmo collegare i tre laghi d’Orta, Maggiore e Mergozzo, integrandoli anche ai tracciati che percorrono valli e montagne”.
Obiettivi – conclude Gaiardelli – “che rappresentano la volontà degli operatori e delle imprese di crescere con un impegno in prima persona. Per questo è fondamentale implementare il ruolo delle componenti pubbliche e private del Distretto Turistico, che potrà rafforzare ulteriormente il valore aggiunto della sua autonomia”.
a cura della redazione