387 di Madeleine Leroyer

Il film, vincitore del Premio Lo Porto al Terra di Tutti Film Festival 2020 di Bologna, sarà disponibile solo per tre giorni dal 16 aprile al 18 aprile.

L’evento è in collaborazione con Terra di Tutti Film Festival SOS Mediterranee, Amnesty International Italia e Open Arms Italia.

Il 18 aprile 2015 una barca affonda nel Mar Mediterraneo, muoiono più di 800 migranti: è il peggior naufragio in quel lembo di mare dalla Seconda guerra mondiale. Ancora oggi non possiamo dimenticare i nomi di quelle persone, quelli noti e quelli per i quali ancora è attiva la ricerca ad opera di Cristina Cattaneo e del suo team della Croce Rossa Internazionale, per dare identità e dignità all’umanità tutta.


Le immagini tornano subito sui luoghi e al giorno della più grande tragedia avvenuta nell’ultimo mezzo secolo nel Mar Mediterraneo, il 18 aprile 2015 sulle coste dell’Italia del sud. Il lavoro della cinepresa non può che incontrare l’instancabile attività di Cristina Cattaneo e della sua squadra di patologi forensi. Da quel giorno, infatti, hanno cercato di ridare un’identità ai corpi dei migranti annegati, più di 800 contano le prime stime (forse più di mille si scoprirà, con solo 28 sopravvissuti), restituendo ai morti identità e dignità.

«Ho sentito parlare della nave nell’aprile del 2015 ma già da tempo riflettevo e ancora di più nell’estate dello stesso anno. Mi chiedevo: che succede a chi perde la vita in mare? È una domanda semplice. Alcuni corpi vengono recuperati, altri no, alcuni vengono seppelliti. Che succede in questo passaggio che noi non vediamo?
E soprattutto, non so se è una questione filosofica o antropologica, cosa succede a una società, intesa come Europa, quando così tante persone muoiono, senza nome e senza dignità?»


Queste le parole della regista Madeleine Leroyer, al suo primo lungometraggio documentario, che prova a rispondere ai suoi interrogativi con questa ricerca, personale come collettiva. Sono passati sei anni dal 18 aprile.Sebbene ogni giorno decine di persone migranti perdano la vita nel tentativo di raggiungere le coste europee, in fuga da guerre o persecuzioni, da endemiche precarietà sociali, economiche e sanitarie, quella data rappresenta un prima e un dopo. Quel giorno, il governo italiano prende una decisione senza precedenti: riportare a galla il relitto, sul fondale marino a oltre 300 chilometri dalle spiagge siciliane e cercare di identificare le vittime. A capo di questa operazione c’è proprio Cristina Cattaneo, per la Croce Rossa Internazionale. Servendosi dell’esame delle ossa, della ricostruzione 3D e del controllo incrociato del DNA, Cristina e il suo team faranno il possibile per dare un nome a ciascun corpo – così come lo stesso succede dal 2013 nel nostro Paese, e come fa in Grecia Pavlos Pavlidis da 17 anni. Non si tratta della ricerca dei soli nomi, di esigenze legali e necessità burocratiche: è una ricerca di umanità, anche se non rimane altro che una felpa con cappuccio, pantaloni, una cintura, ovvero ciò che resta del “numero 387”.

Il film sarà disponibile dalle ore 19:00 del 16 aprile alle ore 23:59 del 18 aprile


Il titolo è disponibile in streaming sul sito con la formula della donazione libera.

Prezzo consigliato 6 euro.

Su OpenDDB: https://www.openddb.stream/film/387/
TRAILER https://www.youtube.com/watch?v=0kM0ECCIvUs

387 (2019, 62’) di Madeleine Leroyer

Scritto da Madeleine Leroyer, Cécile Debarge. Prodotto da Valérie Montmartin – LITTLE BIG STORY. Co-prodotto da Anton Iffland Stettner, Eva Kupermann – STENOLA Productions and Enrica Capra – Graffiti Doc. In co- produzione con ARTE France / RTBF (Télévision Belge)/ Stenola Productions /Shelter. Prod / Taxshelter.be/ ING /

Graffiti Doc. Paese di produzione: Francia, Belgio. Fotografia: Thibault Delavigne. Montaggio: Tania Goldenberg.
Suono: Alessandro Fornasiero, Ibrahima Malick Niang, Marc Soupa, Cécile Debarge. Musica: Olivier Bodin, Benoît
Daniel. Lingua originale: Italiano, Inglese, Francese

Madeleine Leroyer


Laureata a Sciences Po nel 2007, Madeleine Leroyer dal 2008 al 2014 ha lavorato come corrispondente dalla Russia per numerose redazioni francesi e francofone, tra cui RTL, BFM TV, Radio Suisse Romande, RFI e Le Figaro. Con questo film ha partecipato numerosi festival internazionali, ottenendo diversi premi: in Olanda al IDFA 2019 in World Premiere, in Austria al This Human World International Human Rights Film festival, al Global Migration Film Festival 2019 (secondo premio Feature Film Award), in Francia al FIPADOC 2020, PRIMED 2019 e Festival International du Film de Femmes de Créteil 2020 (miglior documentario), al Trieste Film Festival 2020 e al Terra di Tutti International Film Festival 2020 (premio Lo Porto), in Svizzera al FIFDH Geneva 2020 (premio della giuria Clairière Award), in Grecia al Thessaloniki Documentary Festival 2020 e Peloponnisos International Documentary Festival 2021, in Portogallo al Olhares do Mediterraneo Women Film Festival 2020 (miglior documentario), ancora in Corea del Sud al Seoul Human Rights Film Festival 2020.

Festival e Riconoscimenti

Terra di Tutti International Film Festival 2020 (Italia) – Premio Lo Porto – IDFA 2019 (Olanda) – World Premiere-
This Human World International Human Rights Film festival (Austria)- Global Migration Film Festival 2019 –

Secondo premio Feature Film Award- FIPADOC 2020 (France)- Trieste Film Festival 2020 (Italia)- FIFDH Geneva
2020 (Svizzera) – Premio della giuria Clairière Award- Thessaloniki Documentary Festival 2020 (Grecia)- Festival International du Film de Femmes de Créteil 2020 (Francia) – Miglior documentario- PRIMED 2019 (Francia)- Seoul
Human Rights Film Festival 2020 (Corea del Sud) – Olhares do Mediterraneo Women Film Festival 2020 (Portogallo)
– Miglior documentario- Peloponnisos International Documentary Festival 2021 (Grecia)

OpenDDB – progetto dell’associazione culturale SMK Factory attiva da oltre 11 anni – è il primo portale europeo in Creative Commons che supporta la circolazione di opere audiovisive di case di produzione indipendenti.

a cura della redazione

Written by giovanni47