L’efficiacia del trattamento con L-arginina e Vitamina C liposomiale nelle persone colpite dalla sindrome post-covid
Presso l’ospedale di Codogno di Lodi, dove il 21 febbraio è stato scoperto il paziente 1, il Dottor Francesco Tursi, responsabile del reparto di pneumologia dell’ospedale, è tra i primi sanitari in Italia ad ammalarsi. La sua vita è cambiata nel giro di un mese, quando da medico è diventato paziente Covid. Il dottor Tursi, dopo aver vissuto in prima persona la malattia con un ricovero in terapia intensiva e una polmonite molto grave, indica che, nonostante i sintomi della fase acuta siano stati superati, rimangono la paura e una sintomatologia cronica di affaticamento, astenia e difficoltà respiratore caratteristiche della sindrome post-covid.
Infatti, il Dottor Tursi racconta come la sintomatologia post-covid necessiti di un approccio terapeutico e come, dato il razionale scientifico, lui stesso abbia valutato positivamente su sé stesso l’adozione di L-arginina e Vitamina C liposomiale nella sindrome post-covid.
Infatti, il Dottor Tursi indica che dopo un mese di trattamento con due flaconcini al giorno di L-arginina e Vitamina C liposomiale la sintomatologia post-covid è molto migliorata con una totale risoluzione dell’astenia e delle difficoltà respiratorie.
Questo risultato insieme ad altre esperienze cliniche di utilizzo del prodotto su pazienti post-covid in centri di riferimento a livello nazionale come l’IRCCS San Raffaele di Roma, che ha condotto uno studio di confronto verso placebo, supportano l’utilizzo di L-arginina e Vitamina C liposomiale nei pazienti debilitati e astenici.
Infatti, come sostenuto da una recente review ‘’Vitamin C and cardiovascular disease: an update’’, pubblicata sulla prestigiosa rivista ‘’Antioxidants’’, la Vitamina C rappresenta l’alleato perfetto per l’associazione alla L-arginina.
Inoltre, sia la Vitamina C che la L-arginina sono necessarie per la sintesi di ossido nitrico.
Nella review, la Vitamina C liposomiale viene descritta come il miglior metodo di somministrazione di Vitamina C, in quanto ha una biodisponibilità migliore rispetto alla Vitamina C non liposomiale, evitando i rischi associati alla somministrazione endovenosa. Inoltre, la Vitamina C liposomiale aumenta la concentrazione di Vitamina C nel sangue, quasi raddoppiando la concentrazione ottenibile tramite la forma non liposomiale.
Pertanto, dal momento che, sia la Vitamina C che la L-arginina sono note per migliorare la funzione endoteliale e quindi la perfusione tissutale, è possibile ipotizzare che la loro associazione possa essere sinergica nell’affrontare l’astenia e i sintomi postumi alla guarigione da malattie infettive come quella causata da COVID-19.
a cura della redazione