I produttori della DOCG di Castagnole Monferrato investono su un progetto di marketing territoriale da 60.000 euro per promuovere le colline del Ruchè nel mondo
Creare un’immagine coordinata per le aziende della denominazione – non solo le cantine, ma anche i ristoranti, le strutture ricettive e tutti i negozianti – e formare una rete pronta a valorizzare al meglio le potenzialità turistiche della zona: questi gli obiettivi del progetto di promozione territoriale dell’Associazione Produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG.
Oltre alle 22 cantine del Ruchè associate, ad aderirvi sono stati tutti i sette comuni della DOCG (Castagnole Monferrato, Montemagno, Grana, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi), che cofinanzieranno l’investimento di 60mila euro per un’attività ad ampio spettro. Obiettivo: preparare la zona patrimonio UNESCO ad un turismo più consapevole.
«Il progetto è stato fortemente voluto e avrà elementi innovativi, come la formazione su misura one to one, che permetterà ad ognuno dei 60 attori di mettere a punto un’offerta enoturistica ottimale. Il tutto sarà messo in rete grazie a rapporti con tour operator e cartellonistica dedicata». Afferma Luca Ferraris, presidente dell’Associazione.
Sviluppato da Agricola Multimedia e Love Langhe Tour, il progetto è sviluppato in collaborazione con il Consorzio Tutela Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. «Il Consorzio è felice di appoggiare un progetto innovativo, che dimostra il dinamismo di una realtà bella e in continua ascesa come quella del Ruchè di Castagnole Monferrato. – Afferma il presidente del Consorzio Filippo Mobrici. – Ben vengano queste iniziative che coinvolgono i produttori in prima persona con l’obiettivo di creare un modello di promozione virtuoso che, magari, potrà essere un modello anche per altri territori».
Il progetto avrà durata biennale è vedrà la creazione di contenuti multimediali e analogici, lo sviluppo di segnaletica dedicata, la consulenza individuale agli attori (cantine, strutture ricettive, ristoranti e negozi) in cui saranno valutati i target e la formazione di tutti gli operatori coinvolti per fornire loro strumenti utili per la valorizzazione del territorio nel suo insieme. Infine saranno elaborate proposte turistiche ad hoc.
Una famiglia da 1 milione di bottiglie. Così si definisce l’Associazione Produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato, piccola ma preziosa denominazione unica nel proprio genere. Collocato all’interno del territorio proclamato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco (Langhe, Roero e Monferrato), il mondo del Ruchè è un bell’esempio di come lo spirito di squadra possa dare grandi risultati. Costituitasi informalmente nel 2001 da un gruppo di produttori amici, l’Associazione Produttori Ruchè è stata formalmente fondata nell’ottobre 2015 e oggi conta 22 aziende e 25 produttori guidati da Luca Ferraris, presidente in carica dal 2020 per quattro anni e affiancato dal vicepresidente Franco Morando, dai consiglieri Franco Cavallero (Cantine Sant’Agata), Daniela Amelio (Amelio Livio), Gianfranco Borna (Cantina Sociale di Castagnole), Roberto Morosinotto (Bersano) e Roberto Rossi (Vini Caldera) e dal segretario Dante Garrone (Garrone Evasio e Figli).
a cura della redazione