Si attende ora il debutto, questo giovedì 8 luglio a Castel d’Azzano
Si è tenuta questa mattina presso il Teatro Nuovo di S. Michele, la conferenza stampa di presentazione della neonata Compagnia Teatrale “La Graticcia”, che vede coinvolti numerosi attori della compagnia “La Barcaccia”, che a un anno e mezzo dalla scomparsa dell’attore e regista Roberto Puliero ha definitivamente cessato ogni attività.
Guidata dall’attore e regista Giovanni Vit, la Compagnia Teatrale “La Graticcia” vede al suo interno numerosi ex attori de “La Barcaccia” uniti dalla voglia di continuare il viaggio sulla scena intrapreso diversi anni fa, oltre a nuovi volti che hanno scelto di mettersi in gioco in questa avventura.
“È commovente il fatto anche tanti ‘storici’ attori che recitavano in Barcaccia da trenta – quarant’anni abbiano avuto la volontà e l’umiltà di seguire un regista ventenne come il sottoscritto” ha dichiarato in conferenza stampa Giovanni Vit. “Pur avendo già nel panorama teatrale un nome importante, hanno riposto in me la loro fiducia e di questo gliene sono profondamente grato”.
Così come “La Barcaccia” aveva preso il nome da un elemento teatrale, ovvero quella serie di palchetti posti immediatamente a lato del palcoscenico, anche il nome della nuova compagnia “La Graticcia” trova ispirazione in teatro, essendo appunto quella struttura di legno che si trova sopra al palcoscenico, che consente di installare e
movimentare nel modo più comodo e sicuro i fondali, le luci e gli oggetti di scena sospesi.
Una struttura stabile e funzionale, grazie alla quale è possibile far vivere la magia del teatro!
“Abbiamo scelto questo nome, La Graticcia appunto, perché vogliamo costruire qualcosa di solido, che al contempo sia capace di regalare leggerezza ai cuori dei cittadini” ha spiegato Vit. “Abbiamo creato una nuova realtà teatrale con una sua identità, pur restando legati agli insegnamenti e allo stile del nostro Maestro”.
Quest’estate, la Compagnia Teatrale La Graticcia metterà in scena lo spettacolo “Il Palio di Verona”, tratto dal libro di Marino Zampieri “Il Palio, il porco e il gallo – la corsa e il rito del ‘drappo verde’ fra Duecento e Settecento”.
Il testo, adattato a pièce teatrale da Giovanni Vit, che ha curato anche la regia dello spettacolo, ripropone l’atmosfera festosa di un evento – Il Palio di Verona – che ha caratterizzato profondamente la vita veronese nei secoli trascorsi,
ripetendosi annualmente dal 200 al 700, con una straordinaria partecipazione popolare e un’ampia risonanza storica e letteraria. Dante stesso fu uno spettatore illustre di questa manifestazione durante la sua prolifica permanenza nella città scaligera, tanto da nominarlo nella Divina Commedia: “Poi si rivolse, e parve di coloro che corrono a Verona il drappo verde per la campagna; e parve di costoro quelli che vince, non colui che perde” (Inferno – Canto XV, vv. 121-124).
Proprio come a Siena, anche a Verona si correvano gare con uomini, donne e animali. Per mesi la città si preparava alla prima domenica di Quaresima, giorno dell’evento e pretesto per dare sfogo travestimenti, lazzi e giochi, con la sana consapevolezza di essere “veronesi tuti mati”.
Lo spettacolo vuole essere uno spaccato sociale della vita di un tempo in un percorso attraverso i secoli, dove
narrazione e rievocazione storica si alternano. E come nella migliore tradizione del grande teatro popolare, umorismo, disincanto e leggerezza si fondono, svelando personaggi, sogni e debolezze della nostra bella Verona.
Per ricreare la magica atmosfera di Verona, prezioso è stato il contributo di due storici artefici dei successi de “La Barcaccia”: Gino Copelli ha curato il fondale e Giuliano Crivellente ha ideato le canzoni.
Lo spettacolo debutta questo giovedì 8 luglio a Castel d’Azzano, a cui seguirà la replica già in calendario del 16 luglio a Salizzole. Dal 28 al 31 agosto, poi, la Compagnia sarà in scena presso il Cortile di S. Eufemia nel contesto della
rassegna “Il Teatro nei Cortili” organizzata dal Comune di Verona.
a cura della redazione