– Janssen, l’azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, ha presentato, al 16° Congresso dell’European Crohn’s and Colitis Organisation (ECCO), nuovi dati su ustekinumab, provenienti dall’estensione a lungo termine (LTE) dello studio di Fase III UNIFI. Giunti alla settimana 152, poco meno di tre anni, mostrano che tra i 348 pazienti adulti con colite ulcerosa (UC) attiva da moderata a grave che avevano ottenuto una risposta clinica al trattamento di induzione per via endovenosa, risultando eleggibili al trattamento di mantenimento per via sottocutanea, e randomizzati a ustekinumab 90 mg ogni otto settimane (q8W) oppure ogni 12 settimane (q12W), il 55,2 per cento ha mantenuto la remissione dei sintomia  alla settimana 152.1 Inoltre, il 96,4 per cento di questi ultimi non risultava in trattamento con corticosteroidi.

Considerando, in particolare, i 284 pazienti in trattamento di mantenimento con ustekinumab che sono stati inclusi nell’LTE:1, b il 67,6 per cento era in remissione dei sintomia alla settimana 1521 e il 76,4 per cento tra quelli in remissione clinica dopo 44 settimane era in remissione dei sintomia alla settimana 152.c

“Il trattamento dei pazienti affetti da colite ulcerosa moderata-grave presenta ancora molti ‘unmet needs’, tra i quali quello di poter fornire al paziente una soluzione terapeutica efficace e sicura anche nel lungo termine”, ha dichiarato Alessandro Armuzzi, UOC Gastroenterologia, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma. “A questo proposito, i risultati dello studio a lungo termine UNIFI LTE evidenziano come ustekinumab sia in grado di garantire, nella maggior parte dei pazienti con colite ulcerosa moderata-grave, la remissione dei sintomi senza utilizzo di farmaci corticosteroidei ed un profilo di sicurezza favorevole. Questi dati, trasferiti nella pratica clinica, sono di fondamentale importanza in quanto verrebbero a migliorare un bisogno ancora insoddisfatto nella gestione dei pazienti affetti da colite ulcerosa”.

La sicurezza è stata valutata alla settimana 156 per tutti i pazienti (n=588) che sono stati trattati nell’LTE.1 Dalla settimana 0 alla settimana 156, i pazienti trattati con ustekinumab e quelli trattati con placebo hanno ricevuto rispettivamente 1.281,6 e 425 anni-paziente (PY) di follow-up.1 Gli eventi di sicurezza per 100 PY di follow-up sono stati i seguenti: eventi avversi (AE) per ustekinumab 235,81 vs 204,48 per il placebo; eventi avversi gravi (SAE) per ustekinumab 7,73 vs 7,53 per il placebo e infezioni gravi per ustekinumab 2,34 vs 2,35 per il placebo. Non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza.1,2

Un altro dato emerso dallo studio UNIFI LTE, e presentato al congresso, mostra che il 91,4 per cento dei pazienti trattati con ustekinumab (n=139) che ricevevano corticosteroidi al basale del trattamento di mantenimento, non ne ricevevano più alla settimana 152.3

“Il nostro impegno è sempre di soddisfare i bisogni insoddisfatti dei pazienti e di migliorare lo standard di cura della colite ulcerosa”, ha dichiarato Jan Wehkamp, MD, Vice President, Gastroenterology Disease Area Leader, Janssen Research & Development, LLC. “Siamo estremamente soddisfatti di poter condividere questi dati a lungo termine, soprattutto pensando ai pazienti che lottano per gestire al meglio la loro malattia e raggiungere la remissione”.

 

UNIFI (NCT02407236; EudraCT 2014-005606-38)4,5
UNIFI è uno studio di fase III disegnato per valutare la sicurezza e l’efficacia di ustekinumab sia nella fase di induzione sia nella fase di mantenimento del trattamento di adulti con colite ulcerosa da moderata a grave che hanno mostrato una risposta inadeguata o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale (corticosteroidi, immunomodulatori) o biologica (uno o più anti-TNF alfa o vedolizumab). Sia lo studio di induzione che quello di mantenimento sono studi randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo, a gruppi paralleli e multicentrici. 4,5

Lo studio di induzione è durato per ogni partecipante almeno otto settimane;4 coloro che hanno mostrato una risposta clinica sono stati considerati eleggibili per lo studio di mantenimento della durata di 44 settimane.4 L’endpoint primario dello studio di induzione era la remissione clinica a otto settimane, quello dello studio di mantenimento, la remissione clinica alla settimana 44 tra i responder a una singola infusione endovenosa di ustekinumab.4 523 responder all’induzione di ustekinumab per via endovenosa sono stati randomizzati alla terapia di mantenimento per via sottocutanea (172 ustekinumab 90 mg ogni 12 settimane; 176 ustekinumab 90 mg ogni otto settimane e 175 a placebo).1 284 pazienti trattati con ustekinumab che hanno completato la settimana 44 sono entrati nell’LTE.1 I pazienti randomizzati con placebo sono stati sospesi alla settimana 44 con interruzione del cieco.1 A partire dalla settimana 56, i pazienti che mostravano peggioramento della malattia potevano passare al dosaggio di ustekinumab ogni otto settimane. L’efficacia è stata valutata nei pazienti randomizzati utilizzando la remissione dei sintomia. La sicurezza è stata valutata per tutti i 588 pazienti trattati nell’LTE, includendo sia la popolazione randomizzata che quella non randomizzata.1 Fino alla settimana 156, 131 pazienti hanno continuato a ricevere placebo e 457 ustekinumab.1 I pazienti non randomizzati comprendevano i non responder all’induzione di ustekinumab alla settimana otto, che hanno ricevuto ustekinumab SC e hanno risposto otto settimane dopo, e i responder all’induzione con placebo.1

Colite ulcerosa
La CU colpisce circa 2,6 milioni di persone in Europa.6 È una malattia cronica dell’intestino crasso, noto anche come colon, che causa un’infiammazione delle mucose e possono svilupparsi piccole piaghe aperte, o ulcere, che producono pus e muco.7 La CU è il risultato di una risposta anomala del sistema immunitario.7 I sintomi variano, ma possono includere irregolari e frequenti movimenti intestinali, diarrea ricorrente, dolore addominale, sangue e/o muco nelle feci, perdita di appetito, perdita di peso e affaticamento.7,8

Ustekinumab2
Ustekinumab è un anticorpo monoclonale interamente umano ed è il primo trattamento biologico che inibisce selettivamente le vie dell’interleuchina (IL)-12 e IL-23.2 Nell’UE, ustekinumab è approvato per il trattamento di pazienti adulti con malattia di Chron attiva di grado da moderato a grave che hanno avuto una risposta inadeguata, hanno perso la risposta o sono risultati essere intolleranti alla terapia convenzionale o a un antagonista del TNF-α, o hanno controindicazioni mediche per tali terapie.2 Ustekinumab è approvato anche per il trattamento di adulti con CU attiva di grado da moderato a grave che hanno avuto una risposta inadeguata,  hanno perso la risposta, o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o ad una terapia biologica, o che presentano controindicazioni mediche a tali terapie.2 Oltre a malattia di Chron e colite ulcerosa, ustekinumab è stato approvato nell’UE per il trattamento di altre due condizioni immunomediate: psoriasi a placche e artrite psoriasica.2

Informazioni importanti sulla sicurezza2
Gli eventi avversi più comuni (>5%) nelle fasi controllate degli studi clinici con ustekinumab sono stati rinofaringite e mal di testa. La maggior parte è stata considerata lieve e non ha richiesto l’interruzione del trattamento. La reazione avversa più grave che è stata riportata per ustekinumab è costituita da gravi reazioni di ipersensibilità, compresa l’anafilassi. Il profilo di sicurezza complessivo è simile per i pazienti adulti con MC, CU, psoriasi e artrite psoriasica.2
Per informazioni complete su ustekinumab fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto: https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/stelara-epar-product-information_it.pdf
Il farmaco è sottoposto a monitoraggio addizionale ed è perciò particolarmente importante segnalare ogni potenziale effetto collaterale.

Janssen
In Janssen stiamo lavorando ad un futuro in cui le malattie siano un ricordo del passato. Siamo l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson e lavoriamo instancabilmente per rendere quel futuro una realtà per i pazienti di tutto il mondo, combattendo la malattia con la scienza, migliorando l’accesso con l’ingegno e curando la sofferenza. Ci concentriamo su sei aree chiave della salute globale dove possiamo fare la differenza: immunologia, malattie infettive e vaccini, neuroscienze, oncologia-ematologia, malattie cardiovascolari e metaboliche, e ipertensione arteriosa polmonare.
Per saperne di più visitate il sito www.janssen.com/italy e seguiteci su @JanssenITA.
Janssen-Cilag International NV, il titolare dell’autorizzazione alla commercializzazione di ustekinumab nell’UE, e Janssen Research & Development, LLC, fanno parte delle Janssen Pharmaceutical Companies di Johnson & Johnson

a cura della redazione

Written by giovanni47