In Via Tortona 21, presso la sede milanese del Gruppo Building, specializzato in real estate di pregio e riqualificazione di edifici storici, sarà possibile scoprire il mondo delle colture fuori suolo
grazie a un allestimento esperienziale in cui riscoprire l’affascinante mondo delle piante e, in particolar modo, le loro radici.

Tic tac tic tac tic tac… il tempo sta per scadere. È quello che ci rimane per ricalibrare il nostro rapporto con il pianeta, limitando il nostro impatto sull’ambiente e il consumo delle risorse.
È quello che abbiamo a disposizione per dare forma a stili di vita alternativi e gettare le basi di nuovi equilibri, sulla base di un approccio più etico e sostenibile.

Nessun ambito è disgiunto dall’altro in questa riconfigurazione epocale, in una sorta di effetto domino che dai sistemi produttivi arriva a coinvolgere la città fino a estendersi alla sfera privata
dell’abitare.

Una grande rivoluzione in atto nei nostri giorni è quella che riguarda proprio i sistemi di coltivazione con l’obiettivo di limitare il consumo delle risorse, in primis terra (ad oggi l’80% dei terreni destinabili all’agricoltura sono già coltivati) e acqua (il 70% dell’acqua dolce è usata in agricoltura): un punto di svolta che mette in discussione pratiche tradizionali a favore di nuove tecniche virtuose ed ecosostenibili.

Nello spazio, un piano attico che ricorda una grande serra, sarà possibile osservare da vicino un laboratorio di coltivazione aeroponico e conoscere più dettagliatamente i vantaggi che tali pratiche
possono offrire, tra cui un basso consumo di energia, di territorio e d’acqua oltre a un alto livello igienico-sanitario e una grande compatibilità con il tessuto abitativo.

Si tratta, infatti, di un processo futuristico dove design, architettura, tecnologia e innovazione convergono e che il Gruppo Building e Daniele Fiori – DFA Partners, con il supporto di Agricooltur,
hanno portato anche nel contesto cittadino, nel complesso residenziale milanese Forrest in Town, adiacente al Naviglio Grande di Milano, il primo a produrre alimenti per la comunità residenziale, gettando così le basi per una nuova forma di configurazione urbana con poli di coltivazione all’interno della città.

Siamo all’alba di un nuovo paradigma progettuale che contribuirà a definire, oltre agli aspetti già analizzati, anche i consumi e l’alimentazione.

Proprio per questo, durante la Design Week, nella sede di via Tortona ci sarà spazio anche per il food design a cura di IFSE, Italian Food Style Education che per l’occasione presenterà un menu
in cui i prodotti aeroponici forniti da Agricooltur saranno interpretati con accostamenti ricercati per mostrare la versatilità di una coltivazione fuorisuolo, sia nel food che nel beverage.

La settimana sarà inoltre arricchita da talk e approfondimenti sul tema della sostenibilità, del rapporto tra uomo e natura e dell’importanza di ripristinare una biodiversità in città, partecipazione
di Oscar Farinetti, Leonardo Caffo ed Eugenio in Via di Gioia.

“Siamo lieti di ospitare presso i nostri uffici di Milano l’installazione HANG, frutto della collaborazione con DFA Partners, con cui condividiamo l’esigenza di un abitare sempre più a misura
d’uomo, d’ambiente, di futuro” dichiara Piero Boffa, Presidente del Gruppo Building.

“Risparmio delle risorse, circolarità e riqualificazione green sono parole d’ordine che rendono ancora più concreta la nostra visione di una futura città ecologica, a basso impatto ambientale e in sintonia con il nostro pianeta”.

“Quando ho visto il marchio HANG – afferma l’architetto Daniele Fiori – ho avuto la percezione di qualcosa di “drammatico”! Ho pensato: è come stare appesi! È come la nostra condizione, è quello che a oggi abbiamo prodotto per i nostri figli.

Siamo chiamati ad intervenire, ognuno di noi, per invertire questo percorso suicida. L’architettura ha il potere di farlo e di rendere il nostro habitat sempre più sostenibile. L’idea di coltivare fuori terra è una soluzione in grado di produrre cambiamento, portare questa tecnologia all’interno della città rivoluziona il nostro modo di rapportarci al contesto urbano, inserirla all’interno di un complesso abitativo spalanca scenari fin a poco tempo fa inimmaginabili.

E perché non usare spazi inutilizzati, perché non riempire i luoghi dismessi della città! Ed ecco il primo passo: questo è il nostro aiuto, la nostra idea, ciò che ci sembra un dovere di riconoscenza
per partecipare alla salvezza del mondo che ci ospita!” «In Agricooltur – spiega Bartolomeo Marco Divia, AD di Agricoolture, ci siamo proposti un obiettivo ben preciso: migliorare il mondo in cui viviamo attraverso un approccio alla coltivazione più sostenibile e la creazione di nuovi modelli di consumo.

È un’ambizione di grande respiro, un percorso che abbiamo deciso di intraprendere partendo dall’inizio: dalle radici.

Unendo agronomia, innovazione tecnologica e ricerca, sviluppiamo sistemi brevettati per la coltivazione aeroponica, un metodo innovativo che elude l’impiego del terreno e permette di evitare
l’utilizzo di antiparassitari, fungicidi e diserbanti. Le piante ricevono una nebulizzazione di acqua e sostanze nutritive direttamente sulle proprie radici, così si vanta un risparmio d’acqua del 95%
rispetto alle colture tradizionali.

I nostri sistemi aeroponici sono progettati per adattarsi perfettamente ai tessuti urbani grazie alla modularità e al design che li contraddistingue: dalle piazze alle aree dismesse, dai ristoranti ai
complessi residenziali, installiamo serre e moduli tecnologici che mantengono l’ambiente ideale per la crescita e il mantenimento delle piante. È così che, portando l’agricoltura in città, il concetto di “chilometro zero” si tempera fino a diventare “centimetro zero”.»

Building S.p.a. nasce a Torino nel 1983 per progettare, costruire, immaginare la città e l’abitare: dall’industria agli spazi del commercio, dai luoghi civili a quelli privati e per il tempo libero, in Italia e all’estero. Creatività, innovazione tecnologica, architettura come arte e attenzione per i dettagli, insieme alla ricerca di soluzioni architettoniche e materiali di qualità, rappresentano i valori tipici del Made in Italy a cui si ispira Building: un esempio di eccellenza e stile italiano, guidato da Piero Boffa e dal figlio Luca.

Lo studio BP+P Boffa, Petrone & Partners nasce all’interno del Gruppo Building e si specializza in interventi di progettazione architettonica e studi di fattibilità, interior design, ristrutturazione edilizia, restauro e direzioni lavori.

Il Gruppo Building e lo studio BP+P sono rinomati per The Number 6, “la casa più bella del mondo”, trasformazione in condominio contemporaneo di una gemma del barocco a due passi da Piazza San Carlo, premiato da ArchDaily come Building of the Year 2015 per la categoria restauro.

Oltre a The Number 6, Building offre alla città altri esempi di straordinario interesse come Lagrange12, restauro di un edificio del ‘600 all’angolo tra via Lagrange e via Giolitti, Quadrato, il progetto di recupero del convento di Sant’Agostino, una struttura ecclesiastica risalente al XVI secolo nell’epicentro storico della Torino romana e l’intervento per le nuove OGR- Officine Grandi Riparazioni, polo di ricerca e cultura contemporanea sostenuto e gestito dalla Fondazione CRT.

DFA Partners nasce dall’esperienza pluriennale di Daniele Fiori, protagonista negli ultimi 30 anni della scena architettonica italiana, da sempre attivo nell’ambito del Real Estate, come progettista e sviluppatore, interpretando le dinamiche del mercato immobiliare in continua evoluzione.

Pratica dello studio è il connubio tra ricerca e sperimentazione che permette di rispondere in maniera innovativa a progetti su qualsiasi scala, dall’edilizia privata alla riqualificazione urbana, dall’interior design al recupero delle ex aree industriali in un’ottica di architettura circolare tesa alla riformulazione degli spazi cittadini.

Una realtà dinamica, internazionale, che ha insita nel proprio dna la dialettica tra tradizione e innovazione con massima attenzione alle nuove tecnologie, ai dettami della bioarchitettura, all’utilizzo sempre più imprescindibile del verde come elemento architettonico, alla costante ricerca di nuovi materiali, unitamente all’attenzione per i dettagli e alla realizzazione di ambienti di taglio sartoriale.

Missione di DFA Partners è l’attenzione alla persona e all’abitare, cifra della sua architettura e motore delle tante iniziative intraprese negli anni dallo studio come Stanze sospese, una rilettura attenta dello spazio abitativo estremo della cella di detenzioneall’interno del Carcere San Vittore, o Vietato l’Ingresso il progetto di riqualificazione del teatro Arcimboldi presentato durante il Fuorisalone 2021.

a cura della redazione

Written by giovanni47