Super Pratone, Gufram – Foto di Roberto Conte
È stato un Fuorisalone che ha stupito per il gran numero di partecipanti, in una certa misura inaspettato, e per il rinnovato fermento nelle vie e nei distretti meneghini. Quello che invece non sorprende è la qualità dei progetti realizzati da aziende e professionisti di settore nel corso della settimana.
L’edizione settembrina è stata l’edizione della rinascita per la città. E ha confermato la volontà del sistema arredo e design italiano di mantenere la sua centralità, riaffermando la preminenza di Milano.
Si è puntato sul contenuto, affrontando temi come la sostenibilità, l’inclusione e la creatività consapevole, sperimentando nuovi materiali e nuove soluzioni per far fronte ai temi dell’abitare contemporaneo. Progettisti, imprenditori, design lover, studenti e pubblico straniero hanno popolato la città nel rispetto delle norme anti-Covid.
I numeri, non scontati, di questo 2021 fanno ben sperare in vista dell’edizione aprile 2022: si contano pubblicati nella piattaforma di Fuorisalone.it un totale di 900 designer, 763 eventi nell’anno corrente, di cui 600 sul territorio per l’edizione di settembre e un audience record di più di 400.000 utenti unici e più di 2 milioni di pagine viste, dati di accesso oltre le aspettative e in linea con l’edizione 2019.
“Quattro edizioni in 16 mesi per Fuorisalone.it hanno rappresentato un percorso incredibile di crescita e ricerca, che dall’edizione full digital di giugno 2020 a questa in presenza di settembre 2021 sottolineano la centralità e l’importanza di Milano nel panorama internazionale, confermando il ruolo strategico di aziende e operatori del settore presenti in città, capaci di adattarsi al contesto, investire e sviluppare sempre nuovi progetti, pensando al futuro”, dichiara Paolo Casati, co-founder e creative director di Studiolabo.
Fuorisalone ha rappresentato un’opportunità per scoprire luoghi abitualmente inaccessibili, come nel caso di Alcova: una sorta di città nella città a pochi passi dalla stazione della metropolitana Inganni, un format che ha aperto le porte di tre edifici di straordinario fascino, immersi in un grande parco urbano, ospitando oltre 50 espositori tra designer indipendenti, brand innovativi, gallerie, istituzioni culturali e aziende. È stata anche l’occasione per tornare nelle storiche e uniche cornici della città, da Palazzo Litta a Palazzo Bovara, passando per Palazzo Francesco Turati e Palazzo Serbelloni.
Senza dimenticare il Brera Design District, punto di riferimento per il Design Milanese con i suoi 150 show-room permanenti, e poi zona Tortona, 5 VIE, La Triennale e il nuovo museo dell’ADI tra i protagonisti di questa meravigliosa edizione.
Il rapporto tra città, con tutti i suoi attori coinvolti, e le istituzioni ha permesso di realizzazione un’edizione speciale che ha provato a misurarsi con le sfide di oggi. Un ringraziamento va al Salone del Mobile che con il Supersalone ha fornito un’iniezione di fiducia al settore, alla Regione Lombardia per il supporto nel progetto “Design Live, Live Design” con il quale abbiamo raccontato in video il meglio dell’evento e al Comune di Milano per la campagna “Design is Milano is Design” che dato una spinta alla promozione della Design Week.
Bentornata Brera Design Week,
ben ritrovata Milano
Brera Design District – Foto di Mattia Vacca
Si è appena conclusa la Brera Design Week, 12°edizione dell’evento urbano di Brera Design District diffuso tra mostre, installazioni e novità di prodotto. Dal 4 al 10 settembre, in occasione di Fuorisalone, sono andati in scena 150 show-room, oltre 90 eventi a cui hanno preso parte 157 tra aziende e designer.
Le storiche vie e piazze del distretto sono tornate ad animarsi accogliendo un numero superiore alle aspettative di professionisti e appassionati di design e architettura.
Fin dalla giornata di preview di sabato 4 settembre, largo Treves, via Palermo e via Solferino sono tornate ad animarsi di un pubblico consapevole, attento ed educato, nel rispetto delle norme anti-Covid e del lavoro delle aziende che si sono impegnate ad aprire i propri spazi per presentare le nuove collezioni e riattivare la design community che trova nel distretto di Brera il suo punto di riferimento.
È stata l’edizione della ripartenza e del rilancio degli eventi in città, che ha confermato il ruolo di Milano come capitale internazionale del design. Un’opportunità che le aziende del sistema design hanno saputo cogliere, proponendo riflessioni e soluzioni progettuali innovative in linea con gli interrogativi di oggi, con focus su aspetti sociali, ambientale e territoriali.
I materiali sono stati i protagonisti, una ricerca continua su nuove soluzioni e tecnologie applicate che guardano al presente pensando al futuro, sostenibilità, rigenerazione, qualità e consapevolezza, le parole chiave dell’edizione.
Si chiude così una settimana proiettata verso il futuro, con uno sguardo rivolto ad aprile 2022 e la consapevolezza che Milano e Brera, rappresentano il meglio che il design internazionale può offrire al suo pubblico, ogni giorno.
a cura della redazione