Vino Vero dà inizio, in collaborazione con Lightbox, a una nuova serie di eventi legati all’arte contemporanea. Con una cadenza trimestrale verranno invitati artisti internazionali che lavorano sulla natura a presentare delle opere site specific nella vetrina del wine club adiacente al bar.
Il primo appuntamento è con l’artista francese Marie Denis rappresentata dalla Galleria Alberta Pane Venezia – Paris e in collaborazione con la galleria stessa.
Il lavoro di Marie Denis (Francia, 1972) si focalizza principalmente sull’oggetto e su come esso possa essere reinventato. Le sue installazioni e sculture prendono spunto della botanica, che l’artista reinterpreta attraverso diversi media, creando delle opere in cui confluiscono armonicamente elementi dell’universale e del quotidiano. Marie Denis presenta una natura sensibile, mutata e mutevole, suscettibile d’interpretazioni e nuovi significati. Le opere di Marie Denis si manifestano nella sua capacità di studio della materia, che genera una natura alienante, tassidermica, trasmutata, manipolata e mutevole che porta alla distanza tra il reale e l’artificiale.
L’artista si concentra sui processi di reinvenzione dell’oggetto, traendo ispirazione dalla botanica per fondere elementi quotidiani e universali come in un Wunderkammer (camera delle meraviglie).
La sua raccolta meticolosa suscita attenzione e riflessione intorno a un mondo vegetale e a un erbario biologico che evidenzia le sue conoscenze scientifiche e le sue collaborazioni tecniche.
Delicatezza percettiva e radicalità delle forme in opera. A proposito della sua opera “Spathes”, realizzata in collaborazione con l’azienda tessile Giovanardi e presentata lo scorso dicembre presso la Galleria Alberta Pane, l’artista dice: “Una meditazione su forme e materiali. Semplicità all’osso: nella camera oscura dell’acciaio, dell’inox e dell’alluminio. Lame in cocco, alluminio inciso e nero opaco. Le “Spathes” diventano lame di Belfagor. Il complesso e il puro, il bianco e nero di una natura bicromatica: le forme oscure, esplicite, nutrite da Eros e Thanatos”.
a cura della redazione