Ogni anno classifiche come “Best workplace” decretano le migliori aziende per cui lavorare, mettendo in evidenza tutti i fattori che le rendono tali come la fiducia tra management e colleghi o un clima di equità e rispetto. Corsi di formazione, flessibilità di orario, asilo nido aziendale o “pet day”: tutti benefit desiderabili in un posto di lavoro, ma ne esiste uno, di cui non si fa spesso menzione, che è altrettanto importante: i love affaire che spesso nascono tra colleghi.

 

Lo sa bene Ashley Madison, la piattaforma online con oltre 70 milioni di iscritti in tutto il mondo alla ricerca di love affaire extraconiugali[1], che con l’occasione del rientro in ufficio dopo un lungo periodo di smart working, ha effettuato una survey[2] per indagare come questa ritrovata vicinanza tra colleghi stia creando nuove opportunità di “svago sessuale”.

 

Immediatamente emerge come i love affaire sul posto di lavoro siano percepiti come stimolanti sotto diversi punti di vista. Non a caso il 66% degli intervistati li vive come un’esperienza positiva o molto positiva; momenti di evasione dalla routine soffocante della vita familiare, oppure diversivi più piccanti per allentare la pressione lavorativa. Nonostante questo, meno della metà (il 38%) degli iscritti alla piattaforma dichiara di aver avuto una relazione con un collega.

 

I dati raccolti dimostrano chiaramente che le relazioni extraconiugali sul luogo di lavoro non meritano la cattiva reputazione che spesso le etichetta – afferma Christoph Kraemer, Managing Director di Ashley Madison per l’Europa – a volte, però, sono complesse da portare avanti con discrezione; infatti il 40% dei nostri iscritti racconta che i colleghi hanno avuto sospetti sul loro love affaire nato tra le scrivanie.”

 

Ma perché nonostante il rischio di essere scoperti si cercano  love affaire in ufficio? Ben il 32% vive l’avventura sul luogo di lavoro come una boccata di aria fresca, qualcosa di nuovo ed eccitante; mentre il 21% la considera un vero antidoto per sfuggire ad un lavoro noioso e poco soddisfacente.

 

Molto frequentemente, come confermano i dati riportati, la scelta di intraprendere una storia di sesso e passione con un/a collega non nasce dal desiderio verso la persona con cui si condivide la stanza o la scrivania, ma dal bisogno di trovare un motivo più elettrizzante  per andare in ufficio al mattino” – commenta la psicologa Marinella Cozzolino, Presidente dell’Associazione Italiana di Sessuologia. “Tuttavia, come molti riferiscono, queste storie si rivelano ben presto situazioni di grande stress emotivo per l’attenzione a nascondersi e fare in modo che capi e colleghi non si accorgano di nulla.” Conclude la sessuologa.

 

L’indagine di Ashley Madison sfata anche il cliché che vede protagonisti delle avventure in ufficio il “capo” con il/la segretario/a; in realtà la maggioranza dei love affaire, il 39%, coinvolge persone di pari grado. Probabilmente lavorare fianco a fianco crea affiatamento … non solo sul lavoro, ma anche sulla scrivania!

 

Altro falso mito che viene meno è ritenere le relazioni sul lavoro fonte di distrazione: la maggioranza degli iscritti, l’55%, ha dichiarato che iniziare un love affaire non ha influito sul proprio rendimento e c’è anche un 20% che ha riscontrato un aumento di produttività. Proprio in virtù di questi effetti positivi, bel l’82% consiglierebbe al proprio Dipartimento Risorse Umane di abbandonare la politica di tolleranza zero sulle relazioni in ufficio.

 

La moderna progettazione degli uffici spesso predilige gli “open space”, una situazione non ideale per trovare il luogo migliore per abbandonarsi alla passione. La survey di Ashley Madison viene in soccorso stilando anche la classifica dei luoghi preferiti per “consumare” il rapporto tra colleghi. Al primo posto la propria scrivania, quando l’ufficio è deserto si trasforma in palcoscenico di performance sessuali e non di lunghe e noiose call; segue il classico bagno, un piccolo nido d’amore per incontri rapidi e discreti, e in terza posizione la conference room che diventa teatro non solo di infinite riunioni ma anche di incontri ben più piccanti. A sorpresa, in ultima posizione troviamo l’ascensore, protagonista di scene bollenti in moltissimi film e serie TV ambientati in ufficio,

 

Insomma, i love affaire sul lavoro si sono dimostrati un toccasana per l’umore e per la produttività tanto che ben 8 intervistati su 10 hanno dichiarato che avere una relazione con un collega è un rischio che vale assolutamente la pena di correre. Quale migliore incentivo potrebbero utilizzare i datori di lavoro per chiedere ai dipendenti di venire in ufficio dopo un anno e mezzo di smart working?

a cura della redazione

Written by giovanni47