Si é conclusa ieri in grandes spolvero la sedicesima edizione di Identità Milano , il Congresso padre di ogni avvenimento successivo a Londra, New York, Chicago, Los Angeles e Shanghai, che ha celebrato la prima edizione a Palazzo Mezzanotte nel gennaio del 2005. È il primo congresso italiano di cucina d’autore e l’idea del suo ideatore e curatore Paolo Marchi è riassunta in queste sue parole: «Tornando dalla manifestazione Lo Mejor de La Gastronomia mi sono chiesto: perché i nostri cuochi devono andare in pellegrinaggio a San Sebastian, nei Paesi Baschi, per scambiarsi – e spesso copiare – idee con gli altri cuochi del mondo?».
Identità Milano, organizzata come le successive edizioni da MAGENTAbureau, ha accolto sul palco i più grandi professionisti della cucina e della pasticceria, tra i quali molti gli italiani: da Carlo Cracco a Massimo Bottura, da Massimiliano Alajmo a Davide Scabin, Nadia Santini e Heinz Beck. Cuochi che sanno dare un’impronta originale al proprio lavoro, nel campo della tradizione e lungo i sentieri della creatività.
«L’Italia della gola vanta una straordinaria capacità di produrre beni che, per originalità e stile, raramente trovano eguali nel mondo. Un momento di cui essere orgogliosi», spiega sempre Marchi, «il che non ci deve autorizzare a credere di essere i migliori in assoluto».
Ecco giustificata la presenza di una buona percentuale di cuochi stranieri: nella prima edizione, accanto agli italiani, hanno tenuto lezione Ferran Adrià, Andoni Luis Aduriz e Quique Dacosta dalla Spagna, Wylie Dufresne dagli Stati Uniti e Jean-Luc Fau dalla Francia. E tutt’attorno, da subito, quegli artigiani della gola senza il cui lavoro sulle materie prime nessun piatto di uno chef sarebbe possibile.
Dal 2005, il congresso milanese è cresciuto ogni anno in importanza e dimensioni: si sono moltiplicati i produttori di ghiottonerie che hanno esposto, il numero di lezioni e le giornate, è cambiata la sede – da Palazzo Mezzanotte al più spazioso Mi.Co Milano Congressi di via Gattamelata. In 16 edizioni si sono alternati sul palco oltre 800 cuochi, pizzaioli e pasticcieri da più di 20 Paesi del mondo, sono fiorite iniziative collaterali come la Guida online dei Ristoranti di Identità Golose, Identità Expo, Identità Future, Milano FOOD&WINE Festival e Ristoranti Fuori Congresso. Iniziative che elevano il congresso Identità Milano, a momento irrinunciabile per tutti gli attori della gastronomia d’autore, italiana e mondiale.
Il più recente sviluppo è poi la nascita di Identità Golose Milano, il primo Hub internazionale della gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano: il progetto più ambizioso della storia di Identità Golose: un concept polifunzionale per eventi gastronomici e culturali, uno spazio dedicato alla ristorazione, un’area dedicata alla formazione e alla didattica.
Una vetrina della nostra cucina e una finestra su quella degli altri Paesi, così come fu per sei mesi a Expo Milano 2015, coinvolgendo oltre 58mila visitatori e più di 200 chef. Un teatro del gusto in cui proseguire, 365 giorni all’anno, il lavoro che ha dato vita a 15 edizioni del Congresso di Identità Golose.
a cura della redazione