Nella bella ed originale cornice di Cascina Cuccagna a Milano ,Comieco in collaborazione con l’Universtà di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ha organizzato ieri l’incontro “Food Packaging in carta e cartone per una filiera carbon neutral” all’interno del programma Pre-Cop26 di Glasgow “All4Climate”.
Il packaging in carta e cartone è elemento di una strategia carbon neutral legata a nuovi modelli di consumo del cibo. La maggiore attenzione del consumatore alla sostenibilità del food packaging è una delle eredità della pandemia, che diventa nuovo impulso per la ristorazione moderna nell’adottare soluzioni a basso impatto. E’ pertanto fondamentale che i contenitori delle pietanze che raggiungono le nostre case siano progettati e concepiti per essere sostenibili.
Secondo Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco :”Con un food system responsabile di un terzo delle emissioni di anidride carbonica, è ovvia la necessità di trovare uno stile di consumo sostenibile del cibo per impattare in modo positivo sui cambiamenti climatici i cui effetti cominciamo a sentire sulla nostra pelle .Per fare questo, noi, consumatori e aziende, dobbiamo imparare a limitare gli sprechi di cibo e a scegliere imballaggi efficienti, che siano già progettati prevedendo la gestione del loro fine vita e che utilizzino materiali riciclabili e naturali come la carta o il cartone, che appartengono a una filiera virtuosa.
Con un tasso di circolarità medio pari al 60%, infatti, la filiera cartaria rappresenta uno dei settori leader dell’economia circolare in Italia. Un risultato raggiunto anche grazie ad alti livelli di raccolta differenziata e riciclo della carta e cartone, 3,5 milioni di tonnellate nel 2020, con un tasso di riciclo dell’87% nel caso degli imballaggi, che confermano l’Italia tra i leader europei superando con 10 anni di anticipo l’obiettivo UE dell’85% previsto per il 2030.
Numeri importanti, dato che ogni punto percentuale di crescita del riciclo di carta equivale ad una riduzione 84.000 tonnellate di rifiuti da smaltire e una conseguente minore emissione di CO2”.
“È fondamentale comprendere che il tema di uno stile sostenibile di alimentazione è un punto fondamentale all’interno della transizione ecologica”, sostiene Silvio Barbero, VicePresidente dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo. “Bisogna cambiare la produzione, la distribuzione e il consumo del cibo.
Poi c’è un secondo elemento da tenere in considerazione: l’innovazione del prodotto nel suo complesso, che deve necessariamente virare verso la naturalità di tutti i processi industriali, packaging compreso.
Perché se l’innovazione del contenuto deve andare verso un maggiore contatto con il territorio e una maggiore qualità, anche il contenitore, da una parte, deve garantire tali caratteristiche e, al tempo stesso, dev’essere sostenibile e compatibile con il processo di transizione ecologica.
L’unica strada possibile, la vera sfida del settore del food packaging, è quella della ricerca per favorire un dialogo costante tra conservazione del prodotto e sostenibilità dei materiali impiegati, solo in questo modo sarà possibile contribuire in modo effettivo alla diminuzione dell’impatto ambientale del settore alimentare”.
La reale necessità di un cambio di paradigma del sistema del cibo, tra contenuto e contenitore, è emersa nel corso del convegno anche dalle testimonianze di alcune realtà industriali, tra cui quella di Armando Mariano, Direttore R&D di Seda International Packaging Group: “Tra i processi di trasformazione della materia prima rinnovabile ha sempre più importanza l’attività di ecodesign sviluppata in forte partnership con i clienti, per fornire al consumatore finale un prodotto che non solo soddisfi le sue esigenze quotidiane, ma sia pienamente sostenibile così da essere riciclato in modo semplice dopo il suo utilizzo”, afferma. “Per rispondere a questi obiettivi in Seda lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti per un continuo miglioramento del profilo ambientale degli imballaggi, e ci concentriamo principalmente su tre aree: la scelta di carta esclusivamente proveniente da foreste sostenibili e certificate, l’ottimizzazione dei processi produttivi e la circolarità del fine vita dei nostri prodotti.”
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“All4Climate” è l’iniziativa lanciata dal ministero della Transizione Ecologica e da “Connect4climate” della World Bank, con la partecipazione della Regione Lombardia e del Comune di Milano, per approfondire le sfide poste dai cambiamenti climatici a livello locale e internazionale e consentire una condivisione ampia di argomenti, contenuti e proposte.
Pre-COP26 è la riunione ministeriale ufficiale che precede la COP26, il vertice delle Nazioni Unite sul clima che si terrà a Glasgow nel novembre 2021 sotto la presidenza del Regno Unito, in collaborazione con l’Italia.
La Pre-COP sarà ospitata dall’Italia, a Milano, dal 30 settembre al 2 ottobre 2021. Saranno presenti delegazioni di circa 40 Paesi, rappresentanti del Segretariato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, i Presidenti degli organi sussidiari della Convenzione e soggetti chiavi del negoziato sul clima.
a cura della redazione