Due giorni per perdersi tra le mille sfumature di un testo assolutamente unico. Venerdì 12 e sabato 13 novembre sul palco di AltaLuceTeatro, in Alzaia Naviglio Grande 190 a Milano, va in scena il fascino caleidoscopico e spiazzante de L’Amante, graffiante atto unico firmato da Harold Pinter nel 1962.

In scena, Elizabeth Annable (anche regista dello spettacolo), Gerardo Marinelli e Francesco Mansi danno forma a questo testo pungente, composito e a tratti sovversivo, che esplora con un graffio inimitabile il volto segreto della quotidianità borghese e del desiderio.

“Pinter è come una rete, vi si può vedere attraverso in molti modi differenti”, racconta Elizabeth Annable, “ogni personaggio ha una sua verità. Non c’è un’unicità, ma una varietà di interpretazioni dei sentimenti e delle relazioni, proprio come nella vita umana. Ognuno vede ciò che i propri occhi gli fanno vedere, un filtro che mette un velo, una patina sul vissuto dei personaggi che è poi quello di ognuno di noi”.

Le sfumature e le contraddizioni non mancano certamente in quest’opera, inizialmente scritta per la televisione ma poi approdata al teatro, portata in scena con successo sia come commedia ironica che come dramma psicologico tra sfumature del linguaggio e consuetudini demolite.

L’AMANTE
di: Harold Pinter
con: Elizabeth Annable, Gerardo Marinelli e Francesco Mansi
regia: Elizabeth Annable
produzione: AltaLuceTeatro
assistente alla regia: Maria Carolina Nardino
scenografia: Francesca Brancaccio

Una coppia normale, un normale ritorno a casa dopo una serata normale accompagnato da un dialogo normale. Sullo sfondo delle normali incrinature, dentro, che si mostrano senza imbarazzo, d’altronde anche i sorrisi sono crepe sui volti. D’altronde le crepe a volte sorreggono, a volte tengono insieme, a modo loro, aiutano a resistere, a non crollare. Sono segno di cedimento, ma anche di sopravvivenza. Sempre che non si allarghino troppo, che non diventino baratri, che i sorrisi non diventino smorfie. In tutta questa normalità, un gioco di ruolo, erotico quasi per caso, una scappatoia dalla quotidianità, un diversivo. Un amante. Un bisogno. Il bisogno di avere qualcun altro, o di essere qualcun altro. Due persone, forse tre, che sanno bene le regole – o forse no. Due persone, forse quattro, che sanno qual è il limite – o forse no. Un gioco che forse non è un gioco, forse è un gioco al massacro, un massacro che forse è autoinflitto.

*Salvo differenti indicazioni, gli spettacoli andranno abitualmente in scena il venerdì e il sabato alle 20.30, mentre la domenica alle 16.30.

Biglietti:
Intero 15€ – Ridotto 12€
+2€ Tessera Associativa
Prenotazione obbligatoria

AltaLuceTeatro
AltaLuceTeatro nasce nel 2012 come spazio teatrale, scuola di teatro e compagnia, al numero 190 dell’Alzaia Naviglio Grande a Milano, poco oltre la storica chiesa di San Cristoforo. Da allora propone corsi di teatro per adulti e bambini, produce spettacoli propri e ospita in stagione artisti noti su scala nazionale (solo per citarne alcuni, Danio Manfredini, Mariangela Gualtieri, Federica Fracassi, Fanny Alexander, César Brie, Corrado D’Elia). Il nome si ispira alla punta Alta Luce in Val di Gressoney, meraviglioso punto panoramico a 3165 metri, luogo emotivamente forte e ricco di storie, esattamente come vuole essere AltaLuceTeatro, proponendo un modello teatrale che ha molto in comune con la montagna: proprio come nel cammino, a teatro ci si scopre e si scopre passo dopo passo e la fatica viene sempre ricompensata dalle magnifiche viste in cui ci si trova immersi. AltaLuceTeatro nasce nell’idea di emozionare e coinvolgere, puntando sulla verità del teatro e della vita. Intende far avvicinare al teatro anche persone tradizionalmente più lontane da questa forma d’arte e mescolarle con chi al teatro è già affezionato. AltaLuceTeatro desidera essere crogiolo di esperienze, di incontri, di teatro e di vita.
www.altaluceteatro.com

a cura della redazione

Written by giovanni47