AstraZeneca Italia si conferma Top Employers 2022. Per l’ottavo anno consecutivo, la filiale italiana dell’azienda biofarmaceutica globale orientata all’innovazione e focalizzata nella ricerca scientifica, nello sviluppo e commercializzazione di farmaci nelle aree Oncologia, Malattie Rare, Cardiovascolare, Renale e Metabolico (CVRM) e Respiratorio, Immunologia e infettivologia, ha saputo guadagnarsi il prestigioso riconoscimento attribuito alle aziende che creano eccellenti condizioni di lavoro per i propri dipendenti e dimostrano di applicare ottime pratiche di formazione e sviluppo delle risorse umane.
In questi ultimi anni, attraversati da moltissimi cambiamenti, AstraZeneca Italia non ha saputo solo adattarsi al nuovo scenario, ma si è evoluta e ha colto l’occasione per pianificare una vera e propria ondata di trasformazioni nell’organizzazione, nel modo di lavorare, confrontarsi e collaborare continuando a (pre)occuparsi della salute e della crescita delle proprie persone. AstraZeneca Italia è oggi un’azienda in forte crescita anche occupazionale che, solo nel 2020, ha attivato 3 mila posti di lavoro e che prevede di raddoppiare arrivando a 6 mila entro il 2023.
“Abbiamo cercato di mettere a frutto la lezione che ci ha offerto la pandemia, cercando di cogliere un’opportunità laddove la situazione sembrava dare solo incertezza e spingeva all’immobilità, più che all’azione” – commenta Lorenzo Wittum, Presidente e Amministratore delegato di AstraZeneca Italia.
“Nell’ultimo anno non solo abbiamo consolidato i progressi fatti in termini di velocità, adattabilità e resilienza, ma abbiamo pianificato un cambio di sede presso il MIND Milano Innovation District che ci permetterà di accelerare lo sviluppo di idee e la loro trasformazione in progetti concreti a supporto dei pazienti e di tutta la società.
Nel nostro modo di lavorare – oltre allo smart working, sistema applicato da diversi anni e di cui siamo stati precursori – anche il concetto di iWork basato sulla totale apertura e flessibilità sia di collaborazione tra le persone che di spazi accessibili”.
Il nuovo concetto di iWork non prevede posti preassegnati, i nuovi ambienti di lavoro sono concepiti per dare priorità alla collaborazione e all’inclusione, all’engagement e alla motivazione delle persone, da sempre al centro dei valori aziendali e oggi ancora più fondamentali per il successo dei team. La nuova organizzazione prevede quindi solo spazi open space, sale riunioni ‘modulari’ che possono accogliere da una a venti persone, zone comuni più informali in modo da renderli luoghi per la condivisione e la nascita di nuove idee sulle quali siamo pronti a scommettere.
“Il difficile momento storico che abbiamo vissuto ci ha insegnato l’importanza del valore del contatto umano. Il lavoro da remoto è stato cruciale per affrontare le fasi acute della pandemia, resta uno strumento utile che AstraZeneca adottava già per favorire l’equilibrio vita-lavoro.
Il nuovo assetto dei nostri uffici a MIND valorizza l’inclusività e gli scambi interpersonali, oggi più che mai importanti per creare coesione e crescita” – spiega Tamara Driol, HR Director di AstraZeneca Italia. “Continuiamo a lavorare per rendere concreti i principi di equality, diversity and inclusion che caratterizzano la nostra cultura aziendale, e lo facciamo attraverso numerose iniziative di welfare, formazione e nuove opportunità di crescita professionale”.
In particolare, l’azienda ha fatto dell’apprendimento e della formazione continua uno dei suoi principali punti di forza e diverse attività sono state implementate in questa direzione per permettere a tutti i dipendenti di evolvere costantemente le proprie competenze – sia professionali che personali – raggiungendo così i propri obiettivi di crescita. Tra queste, i programmi Development Without Borders e Development In Borders pensate per accelerare lo sviluppo e la preparazione dei dipendenti.
Development Without Borders è un’iniziativa europea che consente lo svolgimento di incarichi all’estero a breve termine (da 1 a 12 mesi), e che offre l’opportunità di acquisire esperienza internazionale, sviluppare nuove competenze e lavorare su temi cruciali per il business. Al progetto è possibile partecipare anche restando nel proprio paese di appartenenza – senza quindi il trasferimento – garantendo comunque lo sviluppo in una determinata area di business attraverso la collaborazione a distanza e restando quindi in un contesto internazionale.
Più di recente è stato implementato il programma Development In Borders che consente invece di fare esperienze di sviluppo tramite progetti all’interno di altre funzioni o aree di AstraZeneca Italia, in modo da acquisire nuove competenze e al contempo dare un supporto importante al business favorendo così il confronto e lo scambio tra funzioni e tra sede e territorio. Dalla nascita del programma sono stati attivati più di 20 progetti all’interno di AstraZeneca Italia e altri ne nasceranno nel prossimo futuro.
Ogni piano di sviluppo viene poi organizzato da ciascun dipendente in collaborazione con il proprio line manager, tenendo in considerazione anche i diversi strumenti a disposizione che vanno da risorse online a corsi d’aula, fino a iniziative di mentoring/coaching.
Tutti elementi che hanno rafforzato la ‘talent attraction’ dell’azienda e consentito una crescita a tutto tondo della filiale italiana – attualmente composta da circa mille persone, di cui oltre 300 nella nuova sede del MIND – che oggi si distingue anche per un altro importante aspetto: l’attenzione alla parità di genere. È questo un altro fattore di forte distintività di AstraZeneca Italia dove il 48% dei collaboratori e il 52% dei ruoli manageriali sono attualmente costituti da figure femminili.
E in questa direzione va anche l’impegno verso la lotta al divario retributivo tra uomini e donne passato dal 10% all’inizio del 2020 all’attuale 6.6%. In questo ambito, l’azienda sta investendo risorse e energie per ridurre ulteriormente questo gap, dandosi come obiettivo l’eliminazione del divario salariale entro la fine del 2022. A questo scopo, AstraZeneca ha pianificato politiche ad hoc per valorizzare le performance e la leadership delle donne e si è prefissata di mantenere alti standard in questo senso, anche nel prossimo futuro, prevedendo monitoraggi ed azioni concrete su base annuale in tal senso.
E ancora nell’ottica dell’attrazione dei nuovi talenti, AstraZeneca si dimostra attenta anche alle nuove leve strategiche di sviluppo dell’innovazione e della crescita di tutta l’organizzazione puntando su aspetti che, come la sostenibilità ambientale, si stanno dimostrando sempre più centrali nelle scelte delle persone e che riguardano il loro benessere.
La presenza di AstraZeneca Italia all’interno di MIND ricopre un enorme significato in questo senso e il suo trasferimento conferma la volontà di far parte di un ecosistema fortemente innovativo e improntato al rispetto dei principi di economia circolare, con soluzioni che toccano da vicino la sfera del benessere delle persone.
Infatti, tutti gli spazi di lavoro all’interno di MIND sono certificati LEED GOLD, una certificazione che attesta la massima efficienza energetica e il ridotto impatto ambientale. Questo trasferimento è però solo l’ultimo atto concreto relativo alla politica ambientale dell’azienda che, da diversi anni, ha sviluppato una serie di iniziative e attività volte a ridurre le emissioni di CO2. Tra queste troviamo il rinnovamento delle policy sul parco macchine che prevede il solo impiego di auto ibride/elettriche; l’uso di materiali compostabili per tutte le bevande, l’abolizione di bottigliette d’acqua in plastica e la revisione dei criteri di selezione dei propri fornitori.
“La nostra sensibilità verso le tematiche di sostenibilità è sottolineata anche dall’adesione al progetto Impatto Zero® finalizzato a ridurre e compensare le emissioni di CO2 generate dalle attività dell’azienda, contribuendo alla creazione e alla tutela di foreste in crescita, sviluppando progetti di efficienza energetica e di produzione di energia rinnovabile” – conclude Tamara Driol. “Infine, sono diverse le azioni concrete e di formazione nelle scuole che hanno lo scopo di creare una ‘cultura ambientale’”.
a cura della redazione