Villa Cusani Tittoni Traversi – Desio
19 febbraio _ 04 marzo 2022
opening 19 febbraio h. 17.30
Apertura: giovedì, venerdì, sabato e domenica
Orari: 10.30-12.30 / 15.30-18.00
Per appuntamenti prenotare allo +393495134975
Anna d’Ambrosio
Dalla sinergia tra artista, gallerista, curatore e Villa Tittoni Traversi a Desio prende vita “IN_natural Observatory” di Emanuele Magri, una mostra ibrida, dove s’inscena la fervente creatività dell’artista, unita a un lessico fanciullesco e immaginifico, spaziando tra pittura, scultura, collage, installazione, performance, poesia visiva: universi eccentrici e carichi di stimoli, varco d’accesso alla forma più istintuale ed autentica dell’arte.
Quattro le sezioni tematiche create al secondo piano di Villa Tittoni, che ospita il Museo Scalvini (Milano, 1908- 2003), inclusi ampi spazi aperti, un percorso espositivo concepito per valorizzare la Villa, la protagonista assoluta della mostra volta a materializzare un racconto, quello artistico di Magri, artista poliedrico, insof erente ai canoni estetici classici, con opere inedite, non scontate, dai colti riferimenti e storie che rimandano ad altre visioni e creazioni, proprio come i suoi -Innesti- che accompagneranno il visitatore dalla prima all’ultima sala.
L’articolazione della mostra in quattro micro rassegne Maps, Landscape, Anodini, Silhouette; ognuna autonoma, ma interdipendente dalle altre grazie a un approccio sistemico e percettivo al reale, che rimanda a un corpus più vasto della prolifera produzione di Emanuele Magri, di un connubio di interrogativi, di visioni e alterazioni, in bilico tra oggettivo e soggettivo con sconfinamenti arditi e mai scontati.
Quattro tentativi, suggerimenti, campionari di possibili analisi e interpretazione dell’arte contemporanea.
Al centro di alcune stanze spicca un’opera emblematica, fortemente identitaria che unisce nel suo racconto visivo un codice di decodifica -rebus- che l’artista ha scelto come invito per “IN_natural Observatory”.
Attraverso una rigorosa selezione di opere, il progetto espositivo intende comporre un quadro articolato capace di mettere in luce il forte legame che da sempre lega l’artista alla trasformazione in trame di un reale soprannaturale, mutante, ALTRO, fantastico compendio di creature mostruose e antropomorfe.
Iconografia “mutaforma” dell’orrido, in cui convivono tra loro entità, spiriti e mostri divertenti e burloni (come i yokai tamuki giapponesi) molto diverse tra loro e uniche come genere.
Un campo di indagine, quello di Magri, che nel nostro tempo trova una significativa declinazione sul piano della riflessione sul rapporto snaturato uomo-natura, in antitesi con l’ideale convenzionale di bellezza, attraverso la scelta di temi contemporanei, stabilendo un lessico esplorativo di un universo fantastico in continua trasformazione.
L’esposizione, accompagnata dal testo critico della storica dell’arte Jacqueline Ceresoli, raccoglie opere di periodi diversi tra loro, passando dalle creazioni surrealiste come Lui-Lei del 2003 a Diavolo nero del 1989 per finire con gli ultimi Landscape (With visceral, Vertical, Dream) del 2020-2022, dove la pittura e la ricerca di materiali di nuova generazione e sostenibili, prendono il sopravvento.
Biografia: Emanuele Magri (Cremona, 1949)
Laurea in Lettere moderne, insegnante di Storia dell’Arte a Milano. Dal 2007 scrive d’arte per Juliet Art Magazine, come inviato all’estero, e si occupa delle interviste ai collezionisti.
Dagli anni Settanta scrive di scrittura e arti visive ambiti che, come artista di ricerca multimediale, fonde nelle proprie opere. Nella sua ricerca artistica, ha creato mondi tassonomicamente definiti, nei quali sperimenta l’autoreferenzialità del linguaggio.
L’autore, profondamente legato alla scrittura e alla parola, ama molto i libri, da intendersi come opere d’arte e come oggetti di design. Da qui la sua partecipazione a Oggetto Libro, Biennale internazionale del libro d’artista e di design presentata all’ADI Design Museum di Milano nel settembre 2021.
Ogni fase della sua ricerca e della sua eterogenea produzione è stata accompagnata da un originale libro d’artista, di cui in mostra compare una raffinata selezione. La ricerca sui materiali è determinante: sono esposti il libro in ceramica, plexiglass, plastica, tessuto, polistirolo…
Ha esposto in Italia in collettive e personali presso istituzioni pubbliche e private.
a cura della redazione