Il mondo dell’architettura e quello delle società benefit si fondono tra loro.
DVArea è infatti la prima società di servizi per la progettazione a costituirsi, dal giorno zero, mettendo l’accento sull’ambiente e sulla comunità, confermando la vocazione sociale di questa disciplina.
Le società benefit sono aziende che, nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente.
Questo modello, introdotto in Italia nel 2016, su ispirazione delle Benefit Corporation presenti negli Usa, rappresenta uno strumento ottimale per implementare la stakeholder governance e permettere alle imprese di essere pronte per
affrontare le sfide del nuovo millennio.
Nello specifico, la neonata DVArea ha stabilito che nell’esercizio della propria attività economica perseguirà effetti positivi e la riduzione di quelli negativi, su una o più delle seguenti categorie: dipendenti, comunità ed altri portatori di interesse.
Si sta stilando un piano di attuazione triennale delle attività di beneficio comune approvato alla fine di ogni esercizio
per il successivo e, più nel dettaglio, DVArea si occuperà di attività di studio e monitoraggio della qualità del lavoro nonché di attività culturali, educative e di sostenibilità sociale e ambientale.
Le persone al centro, la parola d’ordine. Per attuare le finalità sociali individuate, DVArea orienterà la strategia delle società controllate favorendone la crescita in un contesto di sostenibilità.
Le stimolerà affinché siano innovatrici nei mercati di riferimento, sviluppando nuove soluzioni operative migliorando e facilitando la connessione tra persone e cose, creando prodotti e soluzioni che possano migliorare gli ambienti in cui vivono e lavorano le persone.
Doterà le società controllate di una linea guida per misurare il proprio percorso nella tutela dell’ambiente minimizzando l’impatto dei propri processi produttivi.
DVArea è un hub innovativo nel mondo delle costruzioni, che fonda le sue radici nel progetto e con lo sguardo rivolto alla transizione ecologica e digitale.
Tra le novità del 2022 una divisione per la sostenibilità con attenzione alla progettazione europea finanziata e alle
certificazioni, dedicata alla misurazione dei fattori sostenibili nell’ambiente costruito.
Dall’hotellerie, pensando alle nuove infrastrutture per le Olimpiadi del 2026, ai nuovi complessi residenziali che riqualificano aree industriali dismesse, alla consulenza per la digitalizzazione della PA, il mantra è portare innovazione nella filiera integrando diverse competenze, per dare forza all’architettura.
Design, digital, consulting e investment sono i quattro ambiti di DVArea dove confluiscono DVision Architecture, DVS dedicata alle strutture, DVMEP per gli impianti, Bimfactory per la consulenza sulla digitalizzazione e ancora il consorzio PDVA per affrontare in maniera strutturata commesse che richiedono una task force dimensionalmente più adeguata.
DVArea punta a ricoprire un ruolo di riferimento per il territorio bresciano e lombardo, alimentando percorsi sinergici volti a favorire il nascere di progetti per lo sviluppo sociale e culturale attraverso relazioni mirate con organizzazioni non profit, istituzioni, fondazioni e altri soggetti con in quali ci sia condivisione di intenti.
a cura della redazione