Si svolgeranno sabato 21, con il convegno “Diabete: 40 anni dopo, attualità e prospettive”, dalle ore 9,30 alle 16 nella Sala congressi di Palazzo Reale, in Piazza del Duomo a Milano, le celebrazioni del quarantesimo di fondazione di ADPMI-Associazione Diabetici della Provincia di Milano.

«Una vita trascorsa per il miglioramento delle condizioni di vita del diabetico e dei suoi famigliari» dice la Presidente e fondatrice, Maria Luigia Mottes. «Nel 1980 apparve su un quotidiano milanese un articolo con la descrizione di un metodo innovativo per la somministrazione dell’insulina: il microinfusore – ricorda Mottes. Immediatamente mi candidai per l’utilizzo, nell’ambito della sua sperimentazione. Fu così che si creò un bel gruppo di diabetici e l’idea di fondare un’associazione piacque a tutti. Il 25 gennaio 1982 formalizzammo l’atto costitutivo e il 22 maggio 1982 l’Assemblea Generale dei Soci approvò atto costitutivo e Statuto».

ADPMI è un’organizzazione di volontariato che ha ricevuto l’iscrizione al Registro del volontariato (1994) e il riconoscimento della personalità giuridica (2005) a garanzia del suo stato organizzativo e finanziario. Negli anni ha garantito una presenza di volontari costante, assistenza telefonica H24 in collaborazione con medici specialisti, l’erogazione di finanziamenti per la ricerca e per l’implementazione dei servizi sanitari erogati dai servizi di diabetologia: «Circa 100mila euro negli ultimi 5 anni», sottolinea Mottes.

«ADPMI si è fatta promotrice della nascita di molte associazioni di pazienti diabetici in altre città, ha favorito la costituzione di coordinamenti, come il CLAD in Lombardia, e di associazioni di terzo livello sul territorio nazionale, come Diabete Forum e Diabete Italia.

Ha organizzato programmi educativi, campagne di screening della malattia; ha partecipato a progetti innovativi di alpinismo ad alta quota, immersioni subacquee, ciclismo per diabetici; in Lombardia, ha affrontato il problema della frequenza scolastica dei bambini con diabete, elaborando il progetto, approvato da Regione Lombardia, Diabete e Scuola, che si è svolto nelle principali scuole di Milano e provincia», racconta Mottes.

Da quel lontano 1982 la storia del diabete ha avuto un significativo e straordinario miglioramento. Oggi siamo alle soglie del pancreas artificiale per i diabetici in terapia insulinica e disponiamo di farmaci molto efficaci anche per la prevenzione delle complicanze per i diabetici non insulino-dipendenti.

«In tutti questi anni, ADPMI in rappresentanza delle persone con diabete, è stata sempre presente presso le istituzioni nazionali e regionali; ha reso possibile la disponibilità dell’innovazione a tutti i diabetici, ha portato a migliorare normative rigide e discriminatorie, ha contribuito alla stesura, nel 2009 insieme a tutte le principali associazioni italiane, del Manifesto dei diritti delle persone con Diabete, successivamente revisionato e diventato Manifesto dei Diritti e dei Doveri delle Persone con Diabete. Una presa di coscienza che nella gestione del diabete il paziente non ha solo diritti, ma anche doveri. E, per conoscere diritti e doveri, c’è la fondamentale esigenza di essere educati a diventare consapevoli e a condividere il percorso di cura. Quello che sin dall’inizio è stato l’obiettivo di ADPMI», conclude Mottes.

Per saperne di più sull’impegno di ADPMI per il diabete in questi primi 40 e per aggiornarvi sulle novità in tema di assistenza, ricerca per la guarigione del diabete, innovazioni farmacologiche e tecnologiche, medicina digitale e complicanze: adpmi.org, [email protected], mobile 335 352 612.

 

a cura della redazione

Written by giovanni47