Ormai è risaputo a tutti che il nostro intestino sia un secondo cervello, infatti è il solo organo a contenere un sistema nervoso intrinseco capace di produrre una quarantina di sostanze tra ormoni e neurotrasmettitori.
L’intestino produce il 90% della serotonina, il neurotrasmettitore della felicità, in quanto regola lo stress, interagisce con altri neurotrasmettitori associati all’ansia, alla paura e all’aggressività. Prendersene cura quotidianamente è quindi di fondamentale importanza.
Il consumo di pistacchi americani può svolgere un ruolo importante nella funzione cognitiva ed è stato associato a una modulazione positiva del nostro microbiota intestinale e a effetti benefici sulla salute della pelle.
Giorgio Donegani, Tecnologo Alimentare ed Esperto in Nutrizione ed Educazione Alimentare, e Sara Cordara, Specialista in Scienza dell’Alimentazione e Nutrizionista, affrontano l’argomento dal punto di vista alimentare con ricette sfiziose e dal punto di vista scientifico, mettendo in luce gli effetti dei pistacchi sul benessere intestinale.
Una dieta sana ed equilibrata è considerata uno dei principali fattori che determinano la giusta composizione del microbiota intestinale.
Quest’ultimo è un complesso ecosistema microbico la cui composizione varia nel tratto digestivo, essendo l’intestino crasso il più densamente popolato. Lo squilibrio della microflora, i cambiamenti nella composizione funzionale e nelle attività metaboliche o uno spostamento della loro distribuzione locale possono essere correlati a diverse patologie come diabete di tipo 2, obesità e malnutrizione.
Diversi studi* hanno analizzato e riportato l’effetto della frutta a guscio sul microbiota intestinale di una persona adulta e sulla sua funzione intestinale. Gli studiosi hanno preso in considerazione tre gruppi di trattamento: senza frutta a guscio; 42,5 g/die di mandorle o pistacchi; 85 g di porzioni/die di mandorle o pistacchi. È stata quindi raccolta e analizzata la composizione del microbiota di questi volontari che hanno partecipato allo studio, controllando e incrociando i dati.
Il risultato ottenuto è sorprendente. L’effetto del consumo di pistacchi americani sulla composizione del microbiota intestinale è stato più forte del consumo di mandorle, con un aumento del numero di batteri benefici. Inoltre, è stata dimostrata una diminuzione dei batteri lattici dopo il consumo di pistacchi.
“Consiglio sempre di inserire i pistacchi americani nella propria dieta alimentare, come snack nutriente per calmare la fame”, afferma Dott. Giorgio Donegani. “Ma raccomando soprattutto i pistacchi per la ricchezza di sostanze nutritive vitali che contengono, in quanto ottimi per stimolare la crescita di batteri buoni per l’intestino”.
Il consumo di pistacchi americani può svolgere un ruolo importante nella funzione cognitiva ed è stato associato a una modulazione positiva del nostro microbiota intestinale e a effetti benefici sulla salute della pelle.
Gli estratti di polifenoli del pistacchio americano possono, inoltre, influenzare gli enzimi coinvolti nella regolazione del glucosio e quindi il diabete di tipo 2. Presi insieme, questi dati dimostrano i benefici per la salute dell’inclusione dei pistacchi americani nella propria dieta alimentare.
Non resta che godersi uno spuntino a base di pistacchi americani: buoni, gustosi, salutari e soprattutto alleati del microbiota intestinale!
a cura della redazione