Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute e Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, interverranno alla seconda Convention della community “Donne Protagoniste in Sanità” in programma il 23 e 24 giugno a Bologna (Hotel Savoia Regency, via del Pilastro).
Insieme a loro porteranno il loro contributo anche Barbara Floridia, sottosegretaria all’Istruzione, la senatrice Mariaolina Castellone, altri rappresentanti dei diversi schieramenti politici componenti delle Commissioni Affari sociali della Camera e Igiene e Sanità del Senato, ma anche assessori regionali alla Sanità e direttori generali delle Regioni con interventi sia in presenza che da remoto.
A Bologna si ritroverà la Community, composta da mille donne che ricoprono posizioni diverse nella galassia della Salute, per un ricco scambio di idee, un’occasione per offrire un contributo concreto e originale alle politiche di pari opportunità.
Quindici tavoli di discussione per la costruzione di proposte pragmatiche: telemedicina e innovazione, ambiente e ospedali intelligenti, governance della sanità, carriere al femminile, donne e chirurgia, gender gap, neuroscienze, donazione, contraccezione e sessualità consapevole.
“Una sanità governata dalle donne è il miglior modo di contribuire ad affrontare il momento attuale stretto tra pandemia e guerra – dichiara Monica Calamai, direttrice generale Ausl Ferrara, coordinatrice della Community Donne Protagoniste in Sanità -.
Durante la pandemia la novità è stata costituita dalla grande visibilità delle donne, e dal loro imprescindibile ruolo, per quantità e qualità, nel Sistema sanitario nazionale.
In questo clima le donne professioniste sono già state capaci di assicurare alta qualità di assistenza fin nella più periferica postazione. Le donne considerano così importante la salute, la sua costruzione e preservazione che, oltre a garantirla nel presente, sono pronte a occuparsi autorevolmente del suo futuro”.
Nell’ambito della convention è prevista la premiazione di “Protagoniste in Sanità 2022”, il premio alle esperienze virtuose su percorsi di salute dedicati alla donna, bilancio di genere e azioni per le pari opportunità, all’interno delle aziende sanitarie e delle organizzazioni private.
Esperienze tese a superare il gender gap, innanzitutto culturale, o a introdurre percorsi di salute ad hoc per la donna quale figura centrale all’interno della famiglia e della comunità.
a cura della redazione