I dati economici dell’azienda sono molto incoraggianti: Lidl Italia ha chiuso il 2021 realizzando un fatturato di 5,9 miliardi di euro, con una crescita del 6,9% sull’anno precedente; si posiziona tra i principali esportatori di food Made in Italy, per un valore di 2 miliardi di euro annui; contribuendo al Pil italiano per 3,5 miliardi di euro.

“Siamo un’Azienda che ha fatto dell’evoluzione una costante del proprio percorso. Siamo cresciuti senza mai perdere di vista la nostra identità e costruendo, giorno dopo giorno, un forte legame con i clienti, con il territorio e le comunità in cui operiamo”, ha commentato ieri durante una conferenza stampa tenutasi presso gli  IBM Studios in Piazza Gae Aulenti a Milano,  Massimiliano Silvestri, Presidente di Lidl Italia.

Inoltre, come si apprende dal piano triennale di crescita aziendale, Lidl Italia si impegna ad investire 1,5 miliardi di euro tra il 2022 e il 2024 per l’apertura di 150 nuovi punti vendita e per l’assunzione di 6.000 persone. Ma Lidl Italia vuole fare ancora di più e si propone di raggiungere entro il 2030 quota 1000 punti vendita. Per il rafforzamento della struttura logistica, sono in corso i lavori di costruzione della nuova Sede Regionale, ad Assemini, in provincia di Cagliari, che ospiterà il 12° centro logistico aziendale sul territorio nazionale.

“Immagino i prossimi 30 anni ricchi di nuovi ambiziosi traguardi  che segneranno il nostro percorso di miglioramento continuo, con la volontà di essere sempre più il punto di riferimento per la spesa degli italiani, un datore di lavoro attrattivo e una realtà in grado di portare valore aggiunto nei territori in cui opera quotidianamente. Questa è la nostra missione”. Ha ,poi, aggiunto  Silvestri.

A riferire circa “Il contributo di Lidl al Sistema Italia” é stato Maurizio Dallocchio, Professore di Corporate Finance presso Sda e Università Bocconi, che ha presentato i risultati di un’omonima  ricerca realizzata dalla Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi .

Secondo quanto emerso dallo studio nel 2020 l’Azienda ha generato un impatto complessivo (tra ricadute dirette, indirette e indotte) sul pil per circa 3,5 miliardi di euro, pari al 13% del valore totale realizzato dai principali player della Grande Distribuzione Organizzata in Italia. Un valore superiore del 3,0% rispetto all’impatto medio delle realtà che operano nel settore.

“La ricerca  ha anche analizzato l’azione di Lidl Italia nel corso dei suoi 30 anni di attività, mettendo in luce quanto fatto sia in termini economici che occupazionali .

Siamo stati favorevolmente stupiti perché abbiamo scoperto, ad esempio, che Lidl favorisce in modo significativo l’internazionalizzazione delle imprese italiane, soprattutto nel campo del food, naturalmente. La valorizzazione della filiera agroalimentare italiana tramite l’export è infatti uno dei fiori all’occhiello di Lidl Italia.

E’ poi emerso che Lidl è virtuosa sotto il profilo delle imposte finanziare: con quanto versato negli ultimi 5 anni si potrebbero infatti finanziare ben 3 anni di attività artistiche e culturali del Comune di Milano. Abbiamo poi rilevato che Lidl Italia genera un valore aggiunto nell’ordine dei 3,5 miliardi di euro annui (dati 2021) e, in relazione ai comparabili, è un dato del 3% superiore alla media degli ‘animali’ similari. Infine, Lidl è un’’azienda che investe molto nel welfare aziendale e in sostenibilità  per questo credo sia un esempio interessante da imitare”. Ha concluso Dallocchio.

Nel corso dell’evento è stata letta una lettera del ministro degli esteri Luigi di Maio purtroppo impossibilitato a partecipare all’incontro, che si é complimentato con i risultati dell’azienda e suoi obiettivi presenti e futuri.

In termini occupazionali, Lidl Italia rappresenta il terzo player della Grande Distribuzione Organizzata in Italia, con 91 mila occupati diretti, indiretti e indotti impiegati nel settore, pari al 7% degli 1,3 milioni totali.

Facendo parte di una realtà internazionale operativa in 31 Paesi con una rete di circa 11.900 punti vendita, Lidl Italia svolge anche un ruolo di volano per la filiera agroalimentare italiana, contribuendo attivamente all’export delle eccellenze Made in Italy nel mondo. Ciò significa essere un motore di crescita per le piccole e medie imprese italiane, supportandole nel processo di internazionalizzazione e accrescendone la competitività.

Nel 2021, infatti, i fornitori italiani dell’Azienda, avvalendosi della rete internazionale dei punti vendita Lidl, sono stati in grado di esportare prodotti per un valore complessivo di 2 miliardi di euro, di cui oltre 550 milioni di euro generati dall’ortofrutta.

In termini percentuali, da sola Lidl esporta il 10% del valore totale di export di frutta e verdura italiana a livello globale.

Lidl Italia ha ribadito la sua leadership sul tema della sostenibilità nel settore della Gdo, confermando l’obiettivo della decarbonizzazione dei trasporti entro il 2030 e, sempre entro lo stesso anno, la riduzione del 48% delle emissioni da Scope 1 e Scope 2.

L’azienda, tra le altre iniziative, continuerà, infatti, a investire nel potenziamento della sua flotta di camion green (ad oggi il 30% dei mezzi è alimentato da combustibili sostenibili) e a ridurre l’impronta di carbonio all’interno dei punti vendita e delle strutture logistiche.

Proseguirà, inoltre, l’impegno nella riduzione degli sprechi attraverso la collaborazione con il Banco Alimentare, che in quattro anni di attività ha permesso di raccogliere e donare oltre 26.000 tonnellate di merce che equivalgono a circa 52 milioni di pasti.

a cura della redazione

Written by giovanni47