Avete mai sentito parlare del “Paradis” (paradiso in francese) ? Non ci riferiamo a quello di Dante naturalmente ma forse un pochino anche a quello.  Ebbene in quel di Pietrasanta, la città degli artisti  e soprannominata ” la piccola Atene” ve ne sono addirittura due.

Uno l’Hotel Paradis Pietrasanta,  al centro  della cittadina affacciato su piazza Crispi,  da poco inaugurato con l’obiettivo di creare un ambiente che fosse allo stesso tempo professionale, conviviale e amichevole; un luogo in cui godere dell’assoluta tranquillità e dell’ospitalità più raffinata.

L’altro, il Paradis Agricole ,come si ricava dal nome, è un agriturismo di lusso, distante meno di un chilometro  nei pressi della zona rurale  della città e immerso in otto ettari di verde che permettono un esclusivo contatto con la natura, nato dal concetto di un’azienda agricola 100% biologica a 1.500 metri  dal mare della Versiglia.

Il tutto nasce dall’idea visionaria di Alain Cirelli  che tre anni fa ha visto del potenziale nei terreni, per la maggior parte incolti, di via Bugneta, a Pietrasanta (LU) e ha deciso ,insieme al suo socio Laurent Fechet,  di partecipare all’asta per l’acquisto del palazzo che oggi ospita l’hotel in centro.

Siamo andati a trovare Alain nel suo “buen retiro” e trascorso con lui due giorni meravigliosi e rilassanti.

Classe 1967,  Alain è figlio d’arte . I suoi erano albergatori a Chambèry (FR) nel dipartimento della Savoia dove è cresciuto tra i fornelli anche se, poco più che adolescente, decide di bussare alle porte del ristorante Lassere a Parigi ( Avenue Franklin Delano Roosevelt) dove all’inizio viene ,naturalmente scoraggiato per la sua giovane età, poi accolto con scetticismo e infine diventa cuoco apprezzato.

Farà ancora un’altra esperienza nella “ville lumière”  nel Ristorante Ambrosie in Place des Vosges , prima di trasferirsi , dopo una parentesi al Beaurivage di Ginevra, in Italia (che non lascerà piu’) e andare a lavorare dal  92′ al 98′ a Firenze all’Enoteca Pinchiorri .

“Tutta un’altra cucina riferisce Alain dove il burro serviva solo ad accompagnare i croissant per le prime colazioni e dove ho imparato a fare la vera cucina italiana”.

“5 anni fa il “coup de foudre” con la Versiglia che già conoscevo molto bene e con queste zone dove non esistevano un albergo di lusso e  un agriturismo di lusso”.

“L’arte oltre che la cucina hanno poi fatto il resto.  Conoscevo diversi architetti , galleristi ed artisti, tra questi Jean Mus, celebre architetto paesaggista francese, che è riuscito a valorizzare al meglio la location del Paradis Agricole, circondata da 900 piante di olivo e 150 cipressi.  Cosi come Niccola Giannoni, conosciuto come “Il Pivino”, già collaboratore di Botero e Mitoraj. Le sculture sono ospitate nella natura circostante e in una delle 4 serre e simboleggiano l’eccellenza artistica cittadina”.

Alain, affiancato dallo chef Jonny Bertolaccini, ha creato una cucina autentica e sensibile dove vengono utilizzati prodotti locali e stagionali con frutta e verdura coltivate in agricoltura biologica nei terreni e nelle serre dell’Agricole, la lista dei vini privilegia quelli toscani.  Nel cuore del Palazzo  affacciato su Piazza Crispi, nella vecchia sala d’armi,  il ristorante è allestito come una gipsoteca con i suoi mobili e i calchi in gesso sugli scaffali.

Piu’ easy l’ambience al Paradis Agricole, dove nel giardino progettato da Jean Mus, si puo’ cenare a lume di candela tra alberi da frutto, fontane e stagni.

Gli ospiti  possono fare tante cose.   Lasciarsi andare alla vita di campagna, alla convivialità, andando a raccogliere la frutta dagli alberi e la verdura negli orti che ,poi, potranno decidere di cucinare o farsi cucinare dallo chef.  Assistere a degli show cooking, gustare, insieme all’agronomo Filippo  Francesconi, i pregiati oli ricavati dalle 750 piante di olivo di IGP Toscano e partecipare a serate d’estate  organizzate attorno ai temi della tradizione toscana, del cinema e della musica.

A fare da cornice lezioni di yoga, risvegli muscolari, sauna, spazi benessere , passeggiate nel verde e nuotate in una piscina a vista situata al primo piano.

Un vero paradiso insomma anzi un “Paradis” per dirlo alla francese dove non poteva mancare, per seguire il filone dantesco, anche Beatrice, la graziosa e simpatica direttrice che insieme al resto dello staff allietano il soggiorno “dei beati”.

Giovanni Acerbi

 

Written by giovanni47