Domenica 4 settembre alle 10 in piazza Matteotti, lo scrittore Edoardo Albinati sarà ospite della XIX edizione del Festival della Mente con l’incontro Uscire dal mondo. Isolamento, solitudine, segregazione. Il festival, manifestazione di tre giorni (2-4 settembre) dedicata alla creatività, è diretto da Benedetta Marietti e promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana. Ogni anno, relatori nazionali e internazionali sono invitati a riflettere su un argomento: il tema scelto per il 2022 è il movimento.
Albinati, vincitore del premio Strega 2016 col romanzo La scuola cattolica (Rizzoli), racconterà come la letteratura, da sempre specchio della società, rende conto di un paradosso che caratterizza le nostre esistenze: se, da una parte, non sarebbe possibile vivere senza una forma di isolamento, dall’altra l’esclusione sociale può provocare un dolore persino più forte di quello fisico. Oscilliamo quindi tra il bisogno di sentirci inclusi e integrati e la necessità di fuggire dalla “pazza folla”, che si traduce ad esempio in forme di autoesclusione sociale da parte degli adolescenti o nel rifiuto della sessualità, del lavoro, dei legami affettivi.
Edoardo Albinati lavora come insegnante nel carcere di Rebibbia, esperienza raccontata nel diario Maggio selvaggio (Mondadori, 1999). Ha partecipato a missioni con l’UNHCR in Afghanistan, Ciad, Niger, Serbia. Ha scritto film per Matteo Garrone e Marco Bellocchio. Tra i suoi altri libri Orti di guerra (Fazi, 1997), 19 (Mondadori, 2001), Tuttalpiù muoio (con Filippo Timi, Fandango, 2006), Svenimenti (Einaudi, 2004), Vita e morte di un ingegnere (Mondadori, 2012), Cuori fanatici (Rizzoli, 2019), Desideri deviati (Rizzoli, 2020), La tua bocca è la mia religione (Guanda, 2022). Di recente pubblicazione il reportage Vite in sospeso. Migranti e rifugiati ai confini d’Europa, scritto con Francesca d’Aloja (Baldini+Castoldi, 2022).
Dal 30 agosto è in libreria con le novelle Uscire dal mondo (Rizzoli).
a cura della redazione