È una mostra d’eccezione ad accogliere i visitatori alla 58a edizione di Filo: “Estetica ’70. Il genio di Brunetta dialoga con la creatività di Franco” racconta un periodo particolarmente felice per la moda e mette in mostra cinque pezzi unici di Francesco Fracchiolla, in arte Franco, con bozzetti originali e release di Brunetta Moretti Mateldi, conosciuta a livello internazionale semplicemente come “Brunetta”.

A corredo altri bozzetti, disegni e pubblicità realizzate da Brunetta. La mostra è curata da Elisabetta Invernici, giornalista e storica del costume.

 

“Estetica ’70” mette in scena suggestioni di arte e stile attraverso l’essenziale sartorialità di Franco e la penna arguta di Brunetta: cinquant’anni dopo, la moda è chiamata infatti a un nuovo cambio di passo, che tenga conto di scelte ecologiche profonde e di spinte globali in bilico tra tradizione e rinnovamento.

 

Saranno proprio Franco Fracchiolla ed Elisabetta Invernici a spiegare ai partecipanti a Filo i tratti e i contenuti della collaborazione tra lo stilista e la disegnatrice, in una conferenza stampa che si terrà mercoledì 14 settembre alle ore 12 nella Networking Area del Salone. Sarà presente Massimo Moretti, nipote di Brunetta e titolare del suo archivio storico.

 

Brunetta Mateldi è stata disegnatrice, giornalista, scrittrice, pittrice, ceramista. Sempre al centro del fermento culturale internazionale, Brunetta ha incontrato, ispirato e commentato a bordo passerella le creazioni di Chanel e Dior, Schubert e Schiaparelli, fino alle sfilate dei grandi italiani del prêt-à-porter, di cui è stata grande amica, contesa dalle più grandi testate di moda, al fianco di Diana Wreeland, Irene Brin e Camilla Cederna. I suoi bozzetti raccontano più di tante parole.

 

Franco presenta la sua prima collezione nel maggio 1968. Ed è una collezione rivoluzionaria per colori, tessuti e proporzioni. Per tutti gli anni Settanta, poi, i tagli asimmetrici, i pannelli geometrici, certe soluzioni spaziali nei tessuti double firmano lo stile Franco e ispirano lo stesso Pierre Cardin.

I colori sono sempre intensi – aragosta, verde mela, rosa shocking, vivaci o pastello – eppure non arroganti, anzi sobri grazie a una velatura che li rende unici e soft. In quegli anni le sue proposte prendono vita sulle pagine dei giornali nel tratto originale di Brunetta e accendono i reportage di Camilla Cederna. Oggi lo stilista è impegnato nel progetto di una Fondazione a suo nome.

 

La mostra allestita a Filo è la prima tappa di un percorso di conoscenza sulla figura di Brunetta, ideato e realizzato da Elisabetta Invernici, che culminerà nel 2024.

 

 

a cura della redazione

Written by giovanni47