La Puglia è una regione meravigliosa che in tanti hanno visitato.
Ma quanti possono affermare di averla realmente “vissuta”, al di là degli itinerari turistici più conosciuti e delle località più note e affollate?
Ed è proprio a chi è alla ricerca di una Puglia 100% autentica, che Tenuta Moreno dedica un’interessante iniziativa, “La Puglia che non ti aspetti”, una modalità insolita e “Slow” per andare alla scoperta di una delle regioni più affascinanti d’Italia grazie alla ricchezza dei suoi tesori artistici, all’atmosfera delle sue città, ai paesaggi di una bellezza unica al mondo e alla sua variegata offerta enogastronomica.
E sono proprio il suo cibo e il suo vino a comporre uno dei fili attraverso cui “La Puglia che non ti aspetti” intende raccontare l’Alto Salento e la sua storia: per cinque weekend Tenuta Moreno, la splendida Masseria del XVII secolo condurrà i propri ospiti alla scoperta del territorio a ridosso dell’antica Via Appia tra Taranto e Brindisi, nel nucleo dell’antica Messapia dove troviamo Mesagne.
Definita in un manoscritto del ‘700 “la città ideale”, stupisce i suoi visitatori ad iniziare dal suo centro storico a forma di cuore, e da un innovativo Sistema Urbano Museale che si snoda da Piazza Orsini del Balzo per coinvolgere il Museo di Arte Sacra, la meravigliosa chiesa settecentesca di Sant’Anna, fino al Castello Normanno Svevo, fiore all’occhiello della città, sede del Museo Archeologico e della Civiltà Messapica.
Completano il circuito la Necropoli di Vico Quercia, raro esempio di archeologia urbana, e la barocca Chiesa Matrice.
Il percorso culturale diventa poi un tutt’uno con le suggestioni enogastronomiche andando a delineare la storia e la tradizione del territorio attraverso i suoi prodotti: ricette e piatti imperdibili non solo perché firmati dall’abilità e dall’esperienza dello chef di Tenuta Moreno, Vincenzo Elia, ma perché rappresentano la possibilità di compiere un vero e proprio viaggio esperienziale che coinvolge anche i sensi attraverso sapori e profumi.
Chissà cosa racconteranno i mitici Gnummariedd di San Michele Salentino Dc.Co a base di interiora (di ovino, caprino, suino e bovino di piccola taglia) che si trasformano in piccoli involtini cotti alla brace, dopo le delicate fasi di pulitura, sezionatura e assembramento, una vera delizia che pare risalga addirittura alla fine del 1800.
Per non parlare delle emozioni che si faranno strada con il Pancake di fave, merluzzo mantecato e guacamole, un piatto che grazie alla creatività esalta ancor di più la tradizione che rivivrà con tutta la sua forza nei sapori delle degustazioni dal titolo “Il Pranzo della Domenica” che porteranno tutto il calore delle antiche cucine di Puglia.
Tenuta Moreno ha pensato di riservare ampio spazio ad alcuni presidi Slow Food pugliesi quali il piccolo e rosso pomodorino di Manduria, dalla buccia spessa e dal sapore intenso, il pregiato Caciocavallo podolico del Gargano ottenuto da latte crudo di mucca podolica, e il Colombino di Manduria entrato di recente a far parte dell’elenco delle produzioni tutelate da Slow Food: si tratta di un pasticcino composto da due strati di pasta sfoglia farcita con pasta di mandorle all’arancia e crema pasticcera e poi ricoperto da una leggera glassa di zucchero e da un decoro a forma di colombino realizzato con confettura di albicocche.
Le origini del Colombino pare risalgano alla metà del secolo scorso, oggi è protagonista di tutte le occasioni di festa.
Il percorso di autenticità si chiude con l’abbinamento dei piatti a vini provenienti da cantine selezionate da Tenuta Moreno per il forte legame con il territorio e per la volontà di recuperare vitigni autoctoni.
Ad iniziare da Masciullo i cui vigneti sono coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica e con un grande impegno per ottenere vini espressione dell’alta qualità delle uve prodotte, passando poi per Villa Agreste e il suo Ottavianello di Ostuni che ha riscoperto, amato e coltivato.
La storia dell’Azienda Vallone è invece il racconto di una famiglia che ha messo in atto un processo innovativo che ha contribuito a cambiare la percezione del vino pugliese in Italia e nel mondo, mentre i vigneti delle Tenute Lu Spada hanno ridato vita ai terreni attorno all’oasi di protezione faunistica del lago del Cillarese, alle porte di Brindisi, e tutelano un patrimonio all’interno di una realtà produttiva biologica e sostenibile.
Per finire, i rossi di Risveglio Agricolo che stanno riportando alla luce caratteristiche insospettabili di intensità olfattive e accattivanti morbidezze bilanciando alla perfezione bouquet, acidità, profumo, grado alcolico e densità.
Si comincia il fine settimana del 5-6 novembre per terminare con quello del 3-4 dicembre.
5-6 novembre
Funghi e tartufi salentini, e vino nuovo
12-13 novembre
Il fornello: viaggio tra le carni e le verdure del territorio
19-20 novembre
Il baccalà e suoi fratelli
26-27 novembre
Salgono in cattedra i presidi Slow Food
3-4 dicembre
“Il pranzo della Domenica”
Le cene includono:
Aperitivo degustazione con la presenza di un’azienda partner dell’iniziativa che racconterà la sua storia attraverso
la degustazione dei propri prodotti.
Entrée
Primo
Secondo
Dessert con frutta
Due calici di vino in abbinamento con i piatti proposti o una birra artigianale del territorio
Costo pacchetto: € 160,00 per persona (include 1 pernottamento con colazione, pranzo o cena e accesso SPA
zona umida da 60’). È possibile prenotare solo il pranzo o la cena: € 55,00 per persona.
a cura della redazione