Esce il 17 novembre il primo dei cinque episodi del podcast “Passo Passo”, realizzato da Chora Media in collaborazione con Touring Club Italiano, che ripercorre le tappe della storia dell’Associazione e racconta di come l’Italia ha cominciato a cambiare insieme con la nascita del turismo.
A guidare l’ascoltatore lungo la storia di un Paese da scoprire è la voce di Cristina Di Canio, a partire da quando Luigi Vittorio Bertarelli e altri 56 pionieri che la sera dell’8 novembre 1894 fondarono l’associazione, iniziarono un viaggio in bicicletta con l’intento di far conoscere la bellezza d’Italia ai suoi abitanti.
Un racconto inedito di un Paese inizialmente unito solo sulla carta e che, piano piano, comincia a cambiare la propria idea di turismo.
Dalla bicicletta all’automobile, dalla rinascita del Dopoguerra alla scelta di un turismo consapevole e “lento”: la storia del Touring Club Italiano ha scritto e continua a scrivere quella del nostro Paese, insegnando il gusto del viaggio e del prendersi cura del territorio come bene comune.
Le voci di esperti, storici, cartografi, professori così come quelle dei protagonisti attivi, soci, dipendenti e volontari, si alternano nel corso dei cinque episodi, restituendo un racconto corale, che offre all’ascoltatore un affresco del percorso compiuto dall’Italia per la piena valorizzazione e tutela del proprio patrimonio culturale e paesaggistico, ma soprattutto uno sguardo deciso sul futuro, stimolando discussioni aperte rispetto ai temi fondativi dell’associazione, come tutela dell’ambiente e del bene comune.
Il progetto, disponibile su tutte le app free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcast), è stato presentato oggi pomeriggio nello storico palazzo di corso Italia 10 a Milano dal direttore generale del Touring, Giulio Lattanzi, e da Mario Calabresi direttore (nonché uno dei fondatori) della podcast company italiana Chora Media. “Ciò che ci ha sempre contraddistinto è la passione per la modernità, a partire dai suoi visionari fondatori” ha affermato Lattanzi, ricordando che furono, tra l’altro, promotori di una legge per la difesa del paesaggio e che nel 1936 pubblicarono la prima guida enogastronomica, e che dietro all’idea del turismo scolastico, delle settimane bianche, della scoperta dei borghi quando non se ne occupava nessuno, c’era il Touring.
“Oggi i nostri occhi sono sfiniti dall’attenzione costante al telefono, ma l’audio non è in concorrenza con le immagini” ha spiegato Calabresi, sottolineando come “lo spazio per l’audio è in questo momento grande, perché è fruibile in momenti diversi (quando guidi, corri, vai bicicletta, sei in palestra o cucini) e per un tempo molto più lungo”.
“Un racconto orale immersivo, con voci, suoni e rumori che dura 35-40 minuti corrisponde a otto pagine su un giornale: sfido chiunque a leggere un articolo così lungo” ha aggiunto il 52enne ex direttore di Repubblica, evidenziando che uno dei punti di forza di questi “long-form” è l’essere “on-demand”, e che “chi ascolta podcast sulle piattaforme che offrono audio e musica è passato nell’ultimo anno dal 10 al 30%”.
a cura della redazione