Il 3 dicembre Sandro Bottega riceverà il Premio Eticork per l’impegno profuso da Bottega S.p.A. nell’accoglienza della prima ora dei profughi ucraini.
Il premio, ideato dalla guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano in collaborazione con Amorim Cork Italia, è giunto alla sua settima edizione e si propone di promuovere e premiare quelle aziende del vino che sono fortemente impegnate su progetti di solidarietà.
Il prestigioso riconoscimento verrà consegnato a Sandro Bottega dall’Amministratore delegato Italia di Amorim Cork, Carlo Veloso Dos Santos, durante la presentazione nazionale alla stampa della guida Vinibuoni d’Italia 2023, che si terrà a Roma il 3 dicembre presso l’Auditorium della Tecnica.
Il riconoscimento Eticork è stato assegnato a Bottega S.p.A., cantina e distilleria di Bibano di Godega (TV) per l’impegno profuso nell’accoglienza di alcune famiglie ucraine, i giorni immediatamente successivi all’aggressione del paese da parte della Russia.
Nello specifico l’azienda in un primo momento ha ospitato in bed &breakfast e hotel della zona 10 nuclei famigliari con bambini (in totale 38 persone).
Successivamente due famiglie sono state trasferite in una casa di proprietà della famiglia Bottega a Colle Umberto (TV) e una famiglia in un appartamento dell’azienda Bottega a Pianzano di Godega (TV). Altri due nuclei familiari sono stati ospitati a Verona dall’imprenditrice Marina Salamon.
I rimanenti hanno trovato alloggio temporaneo nella Casa degli Alpini a Bibano di Godega (TV), dopo che Bottega ha provveduto a riadattarla per renderla idonea alle necessità delle famiglie.
Un immigrato ucraino, padre di tre bambini, è stato regolarmente assunto nell’azienda Bottega dove ha svolto funzioni di carattere commerciale, legate all’Export nei paesi dell’est Europa e dell’Asia Centrale.
Sandro Bottega, presidente di Bottega S.p.A., ha dichiarato: “La solidarietà si esprime nel momento del bisogno. Ho ritenuto che fosse un dovere morale aiutare persone inermi che da un momento all’altro sono state costrette a lasciare le loro case per sfuggire all’orrore della guerra.”
a cura della redazione