Diamo un valore speciale alle tavole delle feste di fine anno con Amarone di Cantina Falezze, perfetto per abbinamenti classici e non solo con le indicazioni di un Sommelier e di una Maître Chocolatier. In elegante confezione, rappresenta un’occasione di regalo di grande prestigio grazie, oltre che all’elevato standard qualitativo e della presentazione, alla distribuzione esclusiva
Il pranzo di Natale e le tavole delle feste di fine anno acquistano un segno di fascino esclusivo con l’Amarone della Valpolicella Falezze di Luca Anselmi. Le sue note aromatiche di marasca, prugna e frutti di bosco con raffinate tracce di cacao e tabacco e la sua rotondità si rivelano perfette per un grande classico, in cucina e in tavola, come il Risotto all’Amarone. A seguire, lo possiamo affiancare a un arrosto di manzo o a una tasca di maiale ripiena.
Per uno spunto innovativo dall’inatteso sapore etnico, con anatra accompagnata a una salsa mole preparata con peperoncino, frutta secca e cacao. Ma anche, come suggerisce il Sommelier e rappresentante di Slow Food, Luigi Pellicari, con un piatto di cinghiale leggermente speziato.
Infine, il cioccolato. La Maître Chocolatier Francesca Caon abbina l’Amarone della Valpolicella di Falezze con cioccolato fondente monorigine Perù Cuzco al 70%, aromatizzato con lavanda e albicocca, in cui ritroviamo le stesse note caratteristiche di frutti rossi del vino. Il fil rouge dell’Amarone completa la tavola più raffinata con una Grappa di Amarone, massima espressione dell’eccellenza dell’artigianato italiano, da abbinare anche in questo caso a cioccolato, secondo Francesca Caon un fondente monorigine Perù Cuzco con sale marino integrale dolce di Cervia.
Sotto l’albero
Le presentazioni curate in ogni dettaglio, le etichette con disegni personalizzati realizzati dalla moglie di Luca Anselmi, Sofia Kherkeladze, e le cassette in legno fanno dell’Amarone di Valpolicella Falezze regali speciali, disponibili esclusivamente sul rinnovato shop on line (https://falezze.boutique) o presso la cantina a Illasi (VR).
Qui troviamo anche il resto della produzione Falezze, tutta articolata sui vini rossi, a partire dal Valpolicella Superiore e Valpolicella Ripasso.
Una nota speciale la merita la Grappa di Amarone di Falezze, valorizzata dal progetto Grappa di Amarone Le SessantaDue Dogaresse, una collezione artistica di sole 62 bottiglie da 500 ml l’anno, ognuna delle quali con un’etichetta diversa, dipinta a mano da Sofia Kherkeladze.
La grappa di Amarone è ottenuta dalle uve nobili del terroir Falezze appassite per la produzione dell’Amarone della Valpolicella. Dopo delicata pressatura sono inviate al Mastro Carlo Gobetti, distilleria artigiana da cinque generazioni. Dopo tre anni di affinamento in acciaio la Grappa di Amarone di Falezze è pronta per essere imbottigliata.
I VINI
L’Amarone della Valpolicella Falezze utilizza esclusivamente uve del terroir Falezze, con ripetute selezioni, in fase di vendemmia e due volte nel corso dell’appassimento, per garantire i migliori grappoli a un vino vinificato con movimentazione lenta delle bucce.
Il successivo affinamento in botti di rovere francese dà un esclusivo Amarone dalla trama rosso rubino con riflessi violacei. Al naso è evidente la marcatura del territorio, esaltata da sentori di marasca, prugna e frutti di bosco con note sempre raffinate di cacao e tabacco. La complessità al naso è confermata in bocca regalando grande struttura, un sorso pieno con un grande velluto e rotondità e una chiusura persistente.
Il Valpolicella Superiore, prodotto da uve corvina, corvinone, rondinella e oseleta in vigne di oltre 60 anni dopo un breve appassimento naturale, fermenta in acciaio e matura in tonneaux di rovere francese.
E’ un vino ben strutturato e scorrevole, con la mineralità tipica del terroir Falezze e una persistenza in bocca che invita all’assaggio successivo.
Per il Valpolicella Ripasso i migliori grappoli ottenuti dalla raccolta di fine settembre appassiscono in fruttaio per un mese e mezzo, poi vengono vinificati una prima volta il giorno seguente a San Martino, l’11 di novembre, ottenendo un Valpolicella Superiore destinato a una seconda fermentazione sulle bucce dell’Amarone. Nasce così un Valpolicella Ripasso dal colore rosso rubino con riflessi granati, aranciati.
Al naso risulta floreale, con evidenze di frutta matura, ancora fresca. Il palato è verticale, gioca sulle note acido-sapide, con un ottimo equilibrio tra mineralità, derivante da un terreno composto in parte da scaglia in parte da terra vulcanica, e una tannicità che consente di chiudere in modo asciutto e persistente.
La vera star della collezione di vini Falezze è senza dubbio l’Amarone Riserva, nato con l’annata 2012 in edizione esclusiva e da collezione numerata, con un soggetto diverso per ogni singola bottiglia: un progetto nato da un’idea di Luca Anselmi e Sofia Kherkeladze, con la partecipazione del maestro Niko Kherkeladze, padre di Sofia e celebrato artista contemporaneo, che ha firmato per l’annata 2013 ben 1000 diverse etichette a tema equestre, presentate in scatole di antico legno di abete e di pino recuperato da vecchi masi del Trentino, per unire il profumo della memoria con l’attenzione alla sostenibilità.
L’Amarone Riserva 2012 ci parla di una grande tradizione e di rispetto: per le origini dell’uvaggio, con la cernita di grappoli provenienti da vigne di oltre 80 anni; ma anche per l’idea di inimitabilità dell’opera artistica, perché ogni bottiglia è un pezzo unico, contraddistinto da un diverso soggetto in etichetta.
Il vino è rimasto ad affinare per due anni in barrique e si presenta con una struttura importante e una pienezza di aromi, dal colore rosso rubino carico, immediatamente riconoscibile per complessità ed eleganza. Un vino adatto ai lunghi affinamenti e ad abbinamenti importanti oltre a momenti più meditativi, magari abbinato a cioccolato fondente.
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LA CANTINA
La storia di Falezze inizia con il nonno e il padre, coltivatori di uve in Valpolicella, da cui Luca Anselmi apprende la consapevolezza che il primo patrimonio della famiglia è il rispetto e la conservazione della terra.
I suoi studi da perito agrario, biologo molecolare, nutrizionista, lo portano a specializzarsi nel ramo della genetica e microbiologia enologica e inizia un percorso di analisi sui terreni di famiglia e sulle uve che qui si producono.
Luca Anselmi segue personalmente ogni pratica agronomica e da subito emerge chiara l’idea di concentrare la sua ricerca su questo terroir per ricavarne un vino che ne sia l’espressione più autentica ed esclusiva. Le limitate dimensioni del vigneto (4 ettari) lo indirizzano verso la produzione di un vino in quantità limitata, originale in ogni suo aspetto, dalle caratteristiche organolettiche all’immagine con cui proporlo e raccontarlo.
In questo gli viene in aiuto la moglie georgiana Sofia Kherkeladze, fashion designer e pittrice, figlia a sua volta di artisti e autrice delle immagini che si ammirano sulle etichette dei vini.
L’azienda, che nel 2022 ha ricevuto la certificazione biologica, può contare su 7 ettari di vigneto, di cui 4 nel cru denominato Falezze, che si sviluppa su un’altitudine compresa tra i 200 e i 250 m s.l.m. con esposizione da sud-ovest a nord-ovest. I filari hanno un’età media di quarant’anni con alcune parcelle di vigne storiche che raggiungono gli ottant’anni.
I vitigni presenti sono corvinone, corvina e rondinella, che rappresentano la classica produzione della Valpolicella, a cui si aggiungono alcune parcelle dedicate a oseleta, che entrano nell’uvaggio di alcuni vini.
Le bottiglie prodotte sono tra le 10.000 e le 15.000 all’anno, destinate in buona parte all’estero, con priorità ai mercati tedesco, francese, svizzero, danese, canadese, UK, USA e Australia
a cura della redazione