L’Eremo del Silenzio è un progetto in corso d’opera dell’architetto Lorena Alessio, commissionato su iniziativa della Fondazione Salus Hominis con sede a Piovà Massala (Asti), che prevede la realizzazione di una struttura dove l’Ospite potrà vivere un’esperienza a contatto con la natura, nella totale privacy e isolandosi nel silenzio, in un luogo che invita alla meditazione.

 

Il progetto è nato da significative esperienze progettuali che l’architetto Lorena Alessio ha portato avanti negli anni nello studio di edifici innovativi in pioppo usando il compensato strutturale senza viti, attraverso l’ideazione di un sistema di giunto a incastro denominato PoplyHouse.

Il progetto è stato pensato come un edificio completamente autonomo e autosufficiente grazie all’energia fotovoltaica, solare, alla raccolta delle acque e una batteria da utilizzare in caso di bisogno energetico. Si è optato per un edificio senza fondamenta che si posizionasse sul terreno grazie a radici metalliche e che, una volta smontato, potesse essere trasferito.

L’Eremo del Silenzio è in fase di definizione come parte del più ampio progetto “PoplyHouse”, che propone una nuova soluzione costruttiva per strutture modulari, adatte a diverse funzioni.

 

Per scoprire di più sul progetto:

Lorena Alessio Architetti

Lorena Alessio, architetto torinese, ha avuto da sempre il desiderio di viaggiare per conoscere il mondo e costruire esperienze di vita in paesi culturalmente lontani, per dare vita a nuove visioni e a proposte evocative, di ampio respiro, non consuete. La cifra stilistica del suo percorso personale e professionale era già presente nella scelta della tesi sul ‘Cultural Centre in Roosevelt Island, New York’, con cui si laurea in Architettura al Politecnico di Torino nel 1991 e due anni più tardi si trova a vivere l’esperienza americana a New York, dove consegue il Master di Architettura al Pratt Institute. La permanenza negli Stati Uniti ha permesso a Lorena Alessio di entrare in contatto con un modo di fare architettura alquanto diverso da come si faceva in Italia in quegli anni. Durante il soggiorno americano, partecipa alla summer school Los Angeles Experiments al SCI-Arc fondato dallo Studio Morphosis di Tom Mayne e Michael Rotondi, un gruppo di architetti che proponeva una visione innovativa dell’architettura caratterizzata da nuovi orizzonti e prospettive inedite. La continua voglia di sperimentare ed essere culturalmente all’avanguardia ricca di visioni e suggestioni la porta negli anni successivi a vivere l’esperienza giapponese.

Written by giovanni47