Nell’anno del suo settantesimo anniversario, in linea con la missione e i valori identitari, il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia rinnova l’impegno nell’interpretare la contemporaneità.

È da questa premessa che nasce Fatti per Capire®, il progetto che Barbara Gallavotti, impegnata da anni nel far crescere la cittadinanza scientifica, ha realizzato con il Museo: un punto di riferimento per i media e il pubblico che intende collocarsi nel solco tracciato dai Science Media Centre.

“Ci sono molti buoni motivi per raccontare la scienza, ad esempio perché questo risponde al nostro bisogno di conoscenza, per diffondere informazioni utili e non ultimo perché spesso la scienza è divertente. Ma a mio avviso l’obiettivo più alto per chi come me si occupa di divulgazione scientifica dovrebbe essere far crescere quella che gli anglosassoni chiamano cittadinanza scientifica, favorendola già nei più piccoli. Il progetto Fatti per Capire® che ho sviluppato per il Museo va esattamente in questa direzione.

Oggi non possiamo non essere informati accuratamente su ciò che riguarda scienza e tecnologia, perché ad esse sono legate moltissime delle decisioni che dobbiamo assumere e che hanno un effetto determinante sulla direzione che prende la nostra società. Avere cittadinanza scientifica significa anche potere accettare o rifiutare certi utilizzi di determinate tecnologie, ma sempre per motivi fondati e ragionati”, ha spiegato oggi durante una breve conferenza stampa   Barbara Gallavotti – Giornalista scientifica, autrice e conduttrice televisiva.

Alla conferenza hanno partecipato anche Fiorenzo Marco Galli, Direttore Generale Museo Nazionale Scienza e Tecnologia,  Helen Jamison, Global Coordinator and Science Communications Consultant Science Media Centre e  Mike Nithavrianakis,  Console Generale Britannico e Direttore del Dipartimento per il Commercio Internazionale in Italia.

Fatti per Capire® si rivolge a giornalisti, esperti di comunicazione e cittadini di ogni età. Il suo obiettivo è fornire informazioni necessarie per prendere decisioni consapevoli su temi che riguardano scienza e tecnologia, soprattutto quando di attualità nel dibattito pubblico .

Come cittadini, infatti, siamo sempre più spesso chiamati a partecipare a decisioni che riguardano ad esempio le scelte per contrastare il cambiamento climatico, la tutela della salute, la gestione del territorio e molte altre questioni che già ci toccano da vicino o che sono determinanti per il nostro futuro.

È quindi quantomai necessario essere al corrente di ciò che accade nel mondo, di come evolva la ricerca, delle conoscenze acquisite e di quelle che si stanno ancora ricercando, dato che ognuna di queste cose ha un effetto sulle nostre esistenze e riguarda anche temi sui quali siamo tutti chiamati a prendere posizione.

“ La missione culturale del Museo include fin dalle sue origini l’interpretazione della contemporaneità, per presentare al pubblico ciò che avviene nel mondo della ricerca e incoraggiare la riflessione sul dove può condurci.

Lo scopo è mettere tutti, e in particolare le generazioni più giovani, nelle condizioni di costruire un futuro dove la conoscenza abbia un ruolo centrale e dove la tecnologia sia sempre risorsa e mai ostacolo o competitrice.

Il sapere però oggi evolve in maniera estremamente rapida, e al Museo occorrono strumenti di racconto e dialogo che possano aggiornarsi velocemente e diffondersi in modo capillare.

Fatti per Capire®, di e con Barbara Gallavotti, vuole essere un nuovo mezzo efficace per il Museo per rafforzare questo ruolo, in associazione con il Science Media Centre e in partnership con gli enti di ricerca pubblici e privati. L’adesione immediata al progetto da parte delle principali istituzioni nazionali dedicate alla ricerca, ha evidenziato il valore di creare un fronte comune per supportare i media e il pubblico a orientarsi tra notizie e temi controversi.

Il Museo è anche uno strumento di comunicazione per amplificare la diffusione della cultura tecnico-scientifica e, con questo progetto, intende promuoverla e renderla accessibile in tutte le sue manifestazioni, implicazioni e interazioni con altri settori del sapere e con la società” ha tenuto a precisare Fiorenzo Marco Galli.

Da queste riflessioni nasce l’idea di dar vita a uno strumento come Fatti per Capire® che si avvale del supporto di istituzioni che rappresentano l’eccellenza scientifica, e ha origine da una riflessione sul ruolo dei Science Media Centre.

Questi ultimi sono strutture pensate per infondere nei mezzi di comunicazione informazioni basate sull’evidenza scientifica, che tuttavia sono potenzialmente utilissimi anche per un utilizzo diretto da parte del grande pubblico.

Il primo è stato istituito nel 2002 nel Regno Unito, a seguito di un rapporto su scienza e società voluto dalla Camera dei Lord che aveva sottolineato la necessità di una comunicazione in grado di infondere nei mezzi di comunicazione informazioni basate sull’evidenza scientifica: una necessità molto evidente soprattutto nel caso di questioni controverse o di estrema attualità, quando cioè c’è maggiore rischio di disinformazione.

Dopo quello di Londra, oggi il Science Media Centre è stato replicato in diversi paesi quali Germania, Spagna, Taiwan, Kenya, Australia o Nuova Zelanda.

“Non è mai stato così importante per il pubblico avere accesso a informazioni accurate e basate su evidenze scientifiche, in particolare su questioni che sui mezzi di comunicazione appaiono controverse, perché su di esse si verifica la maggior parte della disinformazione.

Quando funzionano al meglio, scienza e giornalismo hanno l’obiettivo comune di essere neutrali e arrivare alla verità.

Questa nuova interessante iniziativa aiuterà gli scienziati a lavorare con i giornalisti e inviterà la società a prendere decisioni informate sui problemi fondamentali del nostro tempo.

Auguriamo ogni successo a questa iniziativa” ha dichiarato  Helen Jamison.

“Sono molto lieto di partecipare al lancio di Fatti per Capire – negli ultimi anni il nostro Ufficio Scientifico presso l’Ambasciata di Roma e il Consolato di Milano hanno collaborato con esperti italiani per promuovere l’importanza di un’accurata comunicazione scientifica.

Formare gli scienziati a comunicare, i giornalisti a comprendere e disseminare la scienza, aumentare la conoscenza scientifica dei cittadini sono tutti passi essenziali per creare una società informata, impegnata e in grado di prendere decisioni basate sull’evidenza.

È una responsabilità collettiva e lavorando insieme possiamo raggiungere questo obiettivo” ha  commentato  Mike Nithavrianakis .

Nel febbraio del 2023, il Museo compirà 70 anni di esistenza, trascorsi al costante servizio dei cittadini e durante i quali ha consolidato una forte credibilità su temi di rilevanza scientifica, diventando un punto di riferimento per generazioni di visitatori. In virtù del suo compito istituzionale di interprete della contemporaneità e del suo ruolo di mediatore indipendente ma autorevole fra il mondo della ricerca e della tecnologia e il grande pubblico, il Museo intende prendersi cura dello sviluppo e della realizzazione di questo progetto.

Fatti per Capire® si inserisce infatti sulla stessa strada già percorsa proprio insieme a Barbara Gallavotti nel 2020, in un momento in cui l’attualità scientifica si è tradotta in emergenza quotidiana: durante il periodo più difficile della pandemia di Covid il Museo ha infatti profuso tutti gli sforzi possibili per essere utile alla società e a fianco dei suoi visitatori abituali e non, fornendo regolarmente materiale utile per orientarsi nell’emergenza sanitaria e per continuare ad essere al servizio dei suoi visitatori e di tutti i cittadini, attraverso le 150 #storieaportechiuse .

Il Museo ha dimostrato quindi di essere un potente strumento di comunicazione per dare comprensione a ricerca scientifica e tecnologia.

Con Fatti per Capire®, così come è stato per il progetto digitale #storieaportechiuse, questo elemento fondamentale della missione del Museo si rafforza, esce dai confini e dai limiti della fisicità del territorio, arrivando al grande pubblico, e diventa parte integrante e permanente del suo operato.

Fatti per Capire® si articola in diverse iniziative e ha il suo cardine in aggiornamenti regolari via web e sui social su temi controversi. In questi aggiornamenti verranno condivise informazioni e punti di vista di ricercatori e ricercatrici con competenze specifiche sui temi di volta in volta trattati.

Il primo numero, dedicato al tema delle auto elettriche, è online da oggi venerdì 20 gennaio sul sito web del Museo www.museoscienza.org/it/fatti-per-capire e proseguirà poi con cadenza regolare, con approfondimenti o con uscite determinate da eventi di attualità.

Ogni nuovo argomento verrà ospitato in un’apposita sezione del sito web del Museo e reso noto attraverso l’invio di newsletter alle persone iscritte.

Alcune informazioni selezionate saranno diffuse attraverso i canali social del Museo.

Per ciascun argomento affrontato, quando disponibili, verranno anche condivise foto e immagini libere da diritti, messe a disposizione dal Museo stesso o fornite dai ricercatori e dalle istituzioni patrocinanti.

Saranno inoltre sviluppati spazi per discutere di temi relativi alla cultura scientifica (ad esempio per approfondire i meccanismi della comunicazione) e per l’interazione con il pubblico.

Il progetto prevede anche l’organizzazione di alcuni incontri aperti al pubblico che si terranno al Museo per poter trattare, assieme ad esperti scientifici, argomenti di attualità di ampio respiro.

Il primo incontro sarà in programma entro la fine dell’anno.

Fatti per Capire® si avvale del contributo del Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della Sissa di Trieste, con il quale saranno organizzati incontri di formazione nell’ambito della comunicazione scientifica, dedicati a media e ricercatori.

Fatti per Capire® è realizzato con il patrocinio di Accademia Nazionale dei Lincei, Centro Euro – Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Commissione europea, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ESA – Agenzia Spaziale Europea, Fondazione Telethon, IRCCS Istituto Clinico Humanitas & Università Humanitas, IRCCS Ospedale San Raffaele & Università Vita-Salute San Raffaele, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Politecnico di Milano, SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, WWF Italia.

a cura della redazione

Written by giovanni47