Un menù inedito che farò breccia nel cuore dei suoi ospiti.
La Cena di San Valentino
Nelle sale di Aria l’atmosfera è perfetta per celebrare l’amore, grazie alle caldi luci soffuse e alla semplice eleganza di un luogo raffinato che non intimorisce, accogliente e intimo.
Il 14 febbraio si potrà degustare il nuovo menù dedicato dello chef Paolo Barrale, creativo, stuzzicante e con il consueto tocco di irriverenza.
Un percorso che solletica il palato sin dall’inizio, con la cremosità di Gamberi, latticello di bufala e friarielli.
Si prosegue con il mare, grazie a Triglia, fave e finocchietto, seguita da Minestra d’Amare, una sorpresa per gli innamorati.
La golosità sale con il primo, il ricco Tortello alla genovese, stravecchio, ventresca di tonno.
Il Rombo mediterraneo è una gioia per gli occhi come per il palato, mentre il Biondo fa impazzire il mondo è un gioco di equilibri di Barrale che conquista e diverte.
Per chiudere in dolcezza, una collezione colorata e deliziosa di Petit four da mangiare con le mani. Un finale di tentazioni e sensualità.
Solo su prenotazione, il menù di San Valentino è disponibile a un prezzo di 200 euro, più 50, se si sceglie di vivere l’esperienza completa con gli abbinamenti studiati dalla sommelier Serena De Vita.
A quegli innamorati che sfortunatamente non saranno a Napoli il 14 febbraio, lo chef ha deciso di regalare una sua ricetta per ripetere a casa almeno un piatto del San Valentino di Aria, il Gambero, latticello e friarielli, un classico contemporaneo della sua cucina, che Paolo Barrale si diverte a rivisitare e a modificare anno dopo anno,
sperimentando accostamenti sorprendenti e lavorando su texture e acidità.
Qui la ricetta per chi volesse cimentarsi e conquistare anche a tavola il proprio amore.
Gambero, latticello e friarielli
Per 2 persone
Per il latticello di mozzarella
125 gr mozzarella di bufala
0,75 g succo limone
sale
Scaldare al microonde la mozzarella di bufala tagliata a pz
Stressatela con un cucchiaio di legno e filtratela da un colino fine
Recupererete 62,5 gr di latticello, Condite con succo limone , e aggiustare pizzico di sale se necessario.
Gamberi
250 gr di gamberetti di nassa
Sale
Succo di rafano
Pulire ed eviscerare i gamberi, fare un bagno in acqua freddissima al 10% di sale per 1 minuto (servirà per rendere più carnoso il gambero) tamponate , condite al momento con qualche goccia di succo di rafano e poco sale
Olio Friarielli
50 gr friarielli ( foglia)
75 gr olio oliva
Portare l’ olio a 110 gradi, frullate a minipimer per circa 2 minuti
Filtrate con garza e lasciate freddare. Colate la parte liquida e mettete da parte l’olio
Impiattate i gamberi e colate il latticello splittato con qualche goccia di olio di friarielli.
Completare il piatto con fiori di friarielli e germogli di senape indiana
Buon San Valentino!
Paolo Barrale
Paolo Barrale, classe 1973, origini siciliane, nato e cresciuto nel pastificio di famiglia a Cefalù, città dove si è diplomato all’Istituto Alberghiero.
Dal diploma in poi, esperienze importanti in cucine prestigiose, come quella de La Pergola al Rome Cavalieri, dove ricopre l’incarico di Chef de Partie entremetier e Patissier sotto la guida di Heinz Beck.
Nel 2005 approda a Sorbo Serpico a capo della brigata di cucina del Marennà, ristorante di Feudi di San Gregorio, in cui rimane fino al 2018.
Nel mentre, nel 2014, viene eletto Ambasciatore dello Stoccafisso, grazie alle sue ricette a base di Stoccafisso di Norvegia.
Barrale è un cuoco completo, che parte dalle materie prime e che non disdegna la tradizione, forgiato dalle ferree regole della cucina francese e dalla cucina classica, non ha però timore di reinterpretare ed evolvere la propria, in una costante ricerca e in una crescita tecnica senza sosta.
La grande passione dello chef è guidata da elementi imprescindibili che caratterizzano la sua filosofia di cucina che non è mai statica, ma che si sviluppa e arricchisce col passare degli anni. I punti cardine della stessa sono l’equilibrio, l’eleganza e l’apparente semplicità, uniti al sacro rispetto verso la materia prima e il territorio di provenienza, il tutto
senza dimenticare la parte ludica del suo lavoro, il gioco, il divertimento, che si ritrova nei piatti così come nell’esperienza dei suoi commensali.
Il Gruppo J
Il Gruppo JCo nasce nel 2007 con il primo locale a Portici, in provincia di Napoli, il Gravina 13, un punto di riferimento del clubbing. JCo è nato dall’idea di quattro soci, Francesco Morante, Francesco De Vita, Mario ed Eduardo Fernandes.
Quattro giovani imprenditori provenienti da esperienze e settori differenti che hanno unito energia ed expertise per
realizzare e portare al successo diversi concept di ristorazione.
È del 2014, la decisione di espandere l’attività, sempre a Portici, con l’apertura del primo J contemporary, un’offerta di ristorazione asiatica di alto livello, seguita dal secondo ristorante J nella city di Napoli, a ridosso del centro storico, nel
2016 e dal J a Sorrento l’anno successivo, con lo spazio sul rooftop del settimo piano dell’Hilton Sorrento Palace.
Nel 2018, invece, la nascita di Sushi and Co., dettata dall’esigenza di offrire nella città partenopea, accanto al J, un format più easy e dinamico di cucina giapponese rivisitata, con aggiunta di servizio take away.
Ancora nella città di Portici, l’inaugurazione del secondo punto Sushi and Co. a Marzo 2021.
In via Depretis a Napoli, infine, risiede il quartier generale del Gruppo, che oltre agli uffici amministrativi comprende anche il laboratorio gastronomico Leftside e il magazzino centralizzato Hub, dedicato al deposito delle risorse, per garantire una gestione dei beni monitorata e puntuale.
ROBERTA ANTONIOLI PR STUDIO
Roberta Antonioli, classe 1964, da oltre 20 anni opera nell’ambito della comunicazione, prestando la sua attività per alcune delle più importanti Agenzie di Milano in diversi settori, quali moda, beauty, technology, turismo, financial e
food & beverage, fino a fondare la propria agenzia nel 2003.
Attualmente Roberta Antonioli Pr Studio ha focalizzato la sua aerea di competenza nel settore dell’alta ristorazione e del beverage di lusso, supportando e affiancando alcune della realtà enogastronomiche più importanti del panorama
italiano e internazionale e sviluppandone strategie di comunicazione.
a cura della redazione