45°28’27.77’’N 9° 12’18.04’’E

Le coordinate non indicano solo l’area che identifica Porta Venezia Design District, ma una nuova estensione di pensiero per un approccio differente ad un progetto distrettuale che vede nel
design l’espressione principale, ma non esclusiva, della sua unicità.

Porta Venezia Design District, L’ALTRO distretto, infatti, nasce con l’obiettivo di tracciare e
raccontare una trama urbana differente per comunicare in modo contemporaneo una visione
altra del design, in dialogo con il contesto e i valori che rappresenta, sullo sfondo di una
costellazione di landmark milanesi, altamente rappresentativi.

Un territorio storico milanese ma proteso al futuro, depositario delle varie stratificazioni socio
culturali della città riscontrabili nei vari elementi che lo caratterizzano, dalle architetture storiche
alle evoluzioni sociali più contemporanee: un sistema cittadino dove il cambiamento è una
reazione spontanea, serpeggiante nei suoi quartieri e nel reticolo delle sue vie.

Blasonato e Popolare, Intimo e Chiassoso, Conservatore e Ribelle: si procede per contrasti, nel
Porta Venezia Design District, L’ALTRO distretto, dove le diverse inclinazioni danno vita ad un
carattere che trasgredisce possibili definizioni.

Rispecchiando l’inclusività e la diversità, caratteristiche intrinseche del quartiere, il neo
distretto intende inglobare molteplici ambiti differenti tra loro all’interno del concetto di
design, inteso nel senso più ampio di ideazione e progettazione, quasi un catalizzatore dei
fermenti che qui scaturiscono.

Espressione di una città in continua evoluzione e trasformazione, il quartiere di Porta Venezia
si è affermato negli anni come distretto cosmopolita, inclusivo, dall’animo ribelle; peculiarità
che la creazione de L’ALTRO distretto intende valorizzare, focalizzando l’attenzione su aspetti di
unicità e particolarità.

Le gentili architetture in stile liberty che adornano Porta Venezia, rendendola una delle zone di
Milano che ne ha mostrato più varietà espressiva e decorativa, dimostrano come il quartiere
veda nelle contaminazioni e nelle differenze un valore aggiunto.

L’ asse viario che attraversa storicamente il cuore di Porta Venezia e che collega urbanisticamente il centro città alla prima periferia, contribuisce, insieme alla combinazione unica di architetture, storie ed etnie presenti sul territorio, a rendere il quartiere capace di raccontare i tanti volti di Milano.

“Porta Venezia Design District nasce con la volontà di valorizzare e celebrare la diversità e l’unicità di un’area di Milano attraverso il linguaggio contemporaneo del design.

La pandemia ha imposto una riflessione sul come rinnovare l’offerta di servizi ai nostri interlocutori e in che modo ideare format alternativi, in grado di interpretare nuove e più complesse esigenze.

Abbiamo, quindi, studiato il territorio milanese, individuato alcune necessità e identificato in Porta Venezia un territorio fertile, dove poter strutturare progettualità innovative.
La presenza di MEET Digital Culture Center – il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo – e i progetti di riqualificazione urbana che, nel 2026, vedranno protagonista quest’area della città, il MAD, Museo d’Arte Digitale e di LOC, Loreto Open Community ci consentono, inoltre, di guardare avanti intraprendendo un percorso di crescita che guardi al futuro.

Il nostro obiettivo, in questo anno zero, è creare valore coinvolgendo attivamente le community del territorio, sviluppando una progettualità che non si esaurisca soltanto nel Fuorisalone”. Racconta Marco Samorì, team Creative Direction Mktg&Comms Porta Venezia Design District.

“Porta Venezia è un’area di Milano eterogenea, dall’animo vibrante che ha come prerogativa
indiscutibile il carattere d’inclusione. La diversità delle culture e le persone che animano il territorio ne ispirano questo “altro” carattere.

L’antropologo e scrittore Marco Aime dà della parola altro una definizione che è stata per noi una significativa fonte di ispirazione: […] coloro che definiamo “altri” sono spesso il prodotto di una nostra costruzione e non una realtà oggettiva.

Perché allora costruire l’altro? Perché è indispensabile per definire “noi”. Noi siamo ciò che l’altro non è ed è per questo che spesso, troppo spesso, configuriamo l’altro come icona di ogni male. Abbiamo bisogno dei cattivi, per pensarci buoni […]. La definizione ha acceso una riflessione evidenziando l’importanza e la necessità, ancora oggi, di caricare la parola altro di accezioni positive.

L’impegno nel perseguire la nostra visione trova nel concetto di altro design, inteso nel suo significato più puro di progettualità, la propria attuazione: l’esaltazione della diversità, tramite la coesistenza di codici espressivi e linguaggi differenti, risulterà essere nella sua concreta espressione inclusiva. Continua Carlo Barbarossa, team Creative Direction Mktg&Comms del distretto.

Conclude Tommaso Francavilla, team Location Scouting e Management del Porta Venezia Design District.

“Il quartiere di Porta Venezia sorge in una posizione strategica, in quanto collega il centro
città alla prima periferia, coinvolgendo le zone più nobili come quelle di Palestro e del Quadrilatero del Silenzio, fino a Lima e alle prime periferie del distretto.

L’ubicazione del quartiere permette quindi di lavorare sul concetto di integrazione che è già
intrinseco nel territorio. Con una selezione di location inedite e uniche, il nuovo distretto vuole
offrire una diversa interpretazione degli ambienti e dello spazio e una fruizione del design, che
vedrà il pubblico protagonista”.

MORE INFO ABOUT THE LOGO:

Il logo rappresenta alcuni dei luoghi iconici del quartiere: i due quadrati i Bastioni di Porta Venezia, il cerchio il Civico Planetario Ulrico Hoepli, il rettangolo il Museo Civico di Storia Naturale di Milano.

Forme differenti costruiscono una visione comune, una forte identità che vede nella diversità e
nell’eterogeneità un valore aggiunto.

TEAM PORTA VENEZIA DESIGN DISTRICT FLOAT

in ideas rappresentata da Marco Samorì e Carlo Barbarossa e NONSOLOLOFT rappresentata da Tommaso Francavilla e Stefano Mantovani sono le realtà co-fondatrici del progetto e responsabili della direzione creativa e strategica di Porta Venezia Design District.

Dal ‘precedente’ progetto Porta Venezia in Design, le due realtà avviano il dialogo e la collaborazione con Nicoletta Murialdo Press Office che da anni vanta un’importante esperienza nel mondo del design.

Maggiori informazioni sul progetto saranno comunicate nel mese di febbraio.
Porta Venezia Design District, LALTRO distretto fuori dagli schemi. Unisce.

a cura della redazione

Written by giovanni47