La 59ª edizione di Filo, salone internazionale dei filati e delle fibre, si è chiusa oggi con ottimi risultati.

Tra gli stand si è registrata soddisfazione per i due giorni di lavoro intenso, con un flusso costante di buyer, italiani e stranieri.

 

Il fil rouge della 59a edizione sono stati tre temi, strettamente interconnessi tra loro, che rappresentano la sfida e al contempo la grande opportunità per il tessile di oggi e di domani: sostenibilità, tracciabilità, filiera.

Se ne è discusso in particolare durante la cerimonia di inaugurazione, che ha visto protagonista Alan Garosi, co-owner di Gruppo Fulgar e Pompea.

 

Afferma Paolo Monfermoso, responsabile di Filo: “La 59a edizione di Filo si chiude con un ottimo bilancio.

La fiera continua la sua crescita per numeri e per contenuti, in un percorso che fa di Filo sempre più una piattaforma di lavoro per visitatori ed espositori, un luogo di scambio di idee e di progetti, di collaborazioni che qui nascono e si rafforzano.

Questa crescita è dovuta in primo luogo alla fiducia che le aziende espositrici continuano a rinnovare a Filo, alla qualità e alla capacità innovativa delle collezioni esposte.

Sull’altro versante, vi contribuisce il costante aumento del numero e della qualità dei buyer presenti in fiera, e un particolare incremento riguarda i buyer stranieri”.

Continua Monfermoso: “Puntare sulla filiera significa dare spazio e rilievo alle collaborazioni. Nel corso della cerimonia di inaugurazione abbiamo ascoltato la testimonianza di Alan Garosi, co-owner di Fulgar e Pompea, che ci ha riportato idee molto chiare in tema di sostenibilità, tracciabilità e rapporti di collaborazione all’interno della filiera, un concetto nel quale crediamo molto. Filo si è sempre dimostrata aperta a qualsiasi tipo di sinergia e di collaborazione con lo scopo ultimo di fare il bene delle singole aziende e degli espositori.

È un concetto sul quale abbiamo sempre puntato e sul quale continuiamo a puntare.

Grazie all’intervento di Alan Garosi si è aperto nella nostra due giorni un approfondito dibattito tra espositori e visitatori per quanto riguarda il recupero, il riuso e il riciclo e di tutta la parte legata alla sostenibilità nel tessile, fino ad arrivare al tema della tracciabilità e della filiera, per essere sempre pronti a rispondere ai continui cambiamenti nel nostro comparto.

In tema di collaborazioni, voglio segnalare poi due novità della 59a edizione di Filo, entrambe legate al tema della sostenibilità.

La prima è l’avvio del nuovo servizio alle aziende – “Sostenibilità dall’A alla Z” – che abbiamo realizzato in collaborazione con C.L.AS.S. di Giusy Bettoni, con l’obiettivo di aiutare le aziende a orientarsi nel complesso mondo della sostenibilità e della tracciabilità illustrando le buone pratiche per la riduzione degli impatti ambientali e sociali della produzione.

La seconda novità è lo ZDHC Award, un riconoscimento alle imprese tessili espositrici di Filo che si sono distinte nella gestione dei “chemicals”: è un progetto che continueremo a proporre in collaborazione con ZDHC nelle prossime edizioni.

Di sostenibilità si è parlato molto nei talk dei “Dialoghi di Confronto”, alcuni dei quali ci hanno permesso di conoscere meglio esperienze di inedite collaborazioni tra diversi attori della filiera, coinvolgendo start-up e aziende consolidate, in una visione unitaria del futuro del tessile.

Per Filo è poi preziosa la storica collaborazione con Agenzia ICE Roma, che per la 59a edizione una delegazione ha organizzato di circa 50 operatori provenienti da 16 paesi: Cile, Corea del Sud, Danimarca, Etiopia, Francia, Giordania, India, Perù, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Sudafrica, Stati Uniti, Svizzera, Turchia e Uganda.

Molto proficua si dimostra anche la collaborazione di Filo con Regione Piemonte: grande interesse ha suscitato infatti la ricerca realizzata su incarico della Regione Piemonte da Ceipiemonte, la società per la promozione del business all’estero delle imprese piemontesi e l’attrazione investimenti sul territorio, dal titolo “La sfida del tessile iberico tra vantaggi competitivi e rischi globali della moda “Made in Spagna e Portogallo”: quali opportunità per le imprese italiane?”, che è stata presentata nei “Dialoghi di Confronto” della seconda giornata”.

Conclude Monfermoso: “I due giorni della 59a edizione di Filo sono stati ricchi di incontri e scambi professionali, di spunti stilistici e di discussione.

Da domani iniziamo a lavorare all’edizione di settembre, che segnerà un traguardo importante per Filo: la 60a edizione”.

 

La 60a edizione di Filo è in programma il 20 e 21 settembre 2023 a Allianz MiCo-Milano.

a cura della redazione

Written by giovanni47