LA PIAZZA E IL PAVILION
“La corte interna, pensata come un grande vuoto, diventa ora centrale nel progetto architettonico e nel disegno del paesaggio verde”, afferma Gino Garbellini, architetto co-fondatore di Piuarch insieme a Francesco Fresa, Germán Fuenmayor e Monica Tricario, tutti e quattro già allievi di Vittorio Gregotti all’epoca della costruzione di Bicocca. Cuore pulsante di BiM è la piazza, nella sua più classica accezione urbana e sociale. Punto d’arrivo e di partenza, luogo di contemplazione, d’incontro e di scambio, la piazza accoglie servizi a misura di cittadino: caffè e ristoranti con dehors, bike shop, bookshop, co-working. Un vero e proprio “sistema” di rigenerazione del piano terra che, partendo da questo edificio, aspira a coinvolgere l’Università Bicocca e l’intero quartiere.
Piuarch parte dalla valorizzazione del complesso di Gregotti, esaltandone le qualità costruttive e compiendo al tempo stesso un’operazione di alleggerimento e sottrazione, con l’obiettivo di renderlo permeabile e aperto al quartiere e alla città. Il piano terra diventa trasparente, grazie alle ampie vetrate che ne percorrono l’intera superficie. La sensazione è di osservare un enorme volume sospeso, che si può attraversare con lo sguardo, ammirando la piazza che fiorisce rigogliosa al suo interno. Quattro lobby d’ingresso, affacciate sulle due vie principali, fanno da traît-d’union tra il tessuto urbano e la piazza centrale.
Al centro della piazza sorge il nuovo Pavilion progettato da Piuarch, che mette in relazione luoghi di lavoro e socialità, paesaggio e architettura, sviluppando un palinsesto di iniziative ed eventi che attiveranno il distretto Bicocca, l’università e i cittadini.
“Abbiamo voluto dare un’identità contemporanea all’edificio di Gregotti adattandolo ai nuovi modi di concepire e vivere gli ambienti del lavoro, secondo un nuovo concetto di socialità urbana in cui la piazza centrale diventa simbolo di apertura, interazione e contaminazione tra pubblico e privato”, afferma Gino Garbellini, co-founder Piuarch.
GLI UFFICI
All’interno del building, tutti gli interventi mirano alla massima qualità ed efficienza delle aree comuni e degli spazi dedicati al business. Nella pianta lineare di Gregotti, rimasta invariata, gli uffici possono svilupparsi in modo estremamente flessibile, configurandosi in un mix di open space e ambienti chiusi.
Finestre apribili, luce naturale e impianti all’avanguardia garantiscono benessere ed efficienza energetica, mentre le ampie terrazze verdi affacciate sulla città e la piazza diventano un prolungamento en plein air del luogo di lavoro.
Due nuovi piani – il settimo, che da spazio tecnico diventa ufficio, e l’ottavo, che si aggiunge come volume trasparente affacciato su un rooftop verde – offrono una vista privilegiata sullo skyline di Milano.
Al piano interrato si trovano gli spazi collettivi a servizio dei tenant con una palestra e un auditorium da 200 posti oltre al parcheggio per 503 auto e 192 bici, dotato di colonnine elettriche di ricarica.
IL PROGETTO PAESAGGISTICO
“Il progetto paesaggistico per BiM non è solo il completamento architettonico dell’ampio complesso gregottiano della Bicocca, ma vuole sancire una diversa relazione con un quartiere in fermento e un territorio da riscoprire” afferma l’architetto Antonio Perazzi che ha progettato i 6 mila metri quadri di giardino di BiM, con 3.700 piante di circa 40 specie differenti. “Siamo partiti da un ossimoro: rendere la corte interna un parco aperto, sempre a disposizione di tutti”. Ecco che la piazza, da spazio vuoto e solitario, si trasforma in un luogo vivo e rigoglioso, che anima il quartiere e coinvolge i tenant e i visitatori in un’esperienza sensoriale inedita. Attraverso il verde, BiM rivolge un invito a riappropriarsi degli spazi all’aperto.
UNA RIGENERAZIONE GREEN
BiM si ispira ai principi della circular economy, scegliendo di rigenerare anziché costruire ex novo e di valorizzare gli edifici esistenti attraverso soluzioni progettuali e impiantistiche di ultima generazione.
Oltre a preservare la struttura originaria (coperture, ecc.), sono state recuperate anche molte finiture, tra cui il pavimento flottante, che è stato temporaneamente rimosso e stoccato per poter essere riutilizzato.
Il building sarà dotato di sistemi di recupero e riciclo dell’acqua piovana che consentiranno un abbattimento nel l’uso di acqua potabile di circa il 60%, oltre a 2.200 metri quadrati di pannelli solari in copertura per un totale di 584 pannelli fotovoltaici in grado di generare fino a 328.000 kWh/anno di potenza contribuendo in modo significativo al fabbisogno energetico dell’edificio.
I sistemi di riscaldamento e raffrescamento saranno alimentati dall’energia geotermica e solare due risorse rinnovabili.
Un accurato studio della luce naturale permetterà di ottenere ulteriori benefici a livello energetico, riducendo i consumi di elettricità grazie a sensori che regolano la luce artificiale in base alla luminosità degli ambienti nei diversi momenti della giornata.
Anche il verde è progettato per garantire uno spazio salubre e una gestione rispettosa dell’ambiente, attraverso la scelta di piante che richiedono manutenzione e irrigazione ridotte e di specie che contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria.
Seguendo la filosofia del “give back” BiM punta a generare un impatto positivo sul quartiere attraverso partnership virtuose e progetti a lungo termine dedicati al benessere del territorio, delle persone e della società. |