Maison Burtin, azienda vitivinicola di proprietà dello storico gruppo Lanson-BCC, con sede a Épernay, in Champagne, è ufficialmente entrata a far parte della linea distributiva de Le Tenute Del Leone Alato.
Il Gruppo, che fa capo a Generali e gestisce in proprio già 5 tenute – Torre Rosazza in Friuli, Costa Arènte in Valpantena di Valpolicella, Bricco dei Guazzi in Piemonte, Tenuta Sant’Anna e V8+ in Veneto, nell’area votata alla produzione del Prosecco – arricchisce il proprio portfolio con una zona di eccellenza come lo Champagne.
Dal 2023, infatti, Leone Alato è distributore esclusivo in Italia dello Champagne Maison Burtin, che fin dalla nascita si distingue per la capacità di coniugare modernismo e rispetto per la tradizione, al fine di creare vini eccellenti.
La scelta conferma la volontà di Leone Alato di posizionarsi come gruppo premium, che diversifica la propria proposta con segmenti diversi e attrattivi per il trade, con lo scopo di accrescere il valore delle singole marche sul mercato, rispettandone l’unicità.
“Siamo onorati e molto orgogliosi di essere la prima Maison francese a entrare nel portafoglio di
Le Tenute Del Leone Alato, noto produttore e distributore di vini pregiati. Il mercato italiano,
quarto al mondo nell’esportazione per lo Champagne, è infatti fondamentale per la nostra
Maison” – afferma Frédéric Olivar, presidente di Maison Burtin. “La nuova partnership, basata
su valori comuni di eccellenza e valorizzazione dei territori di origine, ci permette di raggiungere
una clientela di epicurei, appassionati di vino e amanti della bellezza “.
La nuova partnership si colloca all’interno del piano di sviluppo del Gruppo che mira a promuovere vini in grado di valorizzare terroir caratteristici, massima espressione dei territori di
origine, e va ad aggiungersi a quella avviata all’inizio del 2022 con Tenute Dettori in Sardegna,
con le Cantine Fiorentino e Li Veli in Pue e con la Cantina Pinino a Montalcino. “La partnership commerciale con Maison Burtin, che è parte integrante di Lanson-BCC, gruppo leader nel mondo dello Champagne, ci rende particolarmente orgogliosi – afferma Francesco Domini, Chief Commercial Officer di Leone Alato -. “Ci sentiamo affini al loro stile e alla loro filosofia manageriale e siamo felici di contribuire allo sviluppo del brand sul mercato italiano, considerato per loro strategico.
Questa partnership rappresenta la naturale prosecuzione di un percorso che ha per noi l’obiettivo di ampliare l’offerta con prodotti provenienti da zone ad alta vocazione vitivinicola, dove non abbiamo aziende di proprietà e che possano essere in linea con i canali distributivi a cui puntiamo maggiormente, come l’alta ristorazione, i wine bar e le enoteche qualificate”.
Maison Burtin propone una gamma di quattro cuvée dallo stile unico, Champagne Hommage
à Gaston Burtin: un omaggio al suo fondatore, uomo elegante e discreto, grande esempio per
le generazioni presenti e future della professione.
Prodotta da singole varietà o dal frutto di sottili assemblaggi, ogni cuvée rivela il proprio carattere, unitamente all’espressione del proprio terroir, per regalare un ricordo e un’esperienza di degustazione indimenticabili.
Maison Burtin – La storia dell’azienda vinicola Maison Burtin è intrinsecamente legata a quella del suo fondatore, Monsieur Gaston Burtin.
Originario dell’Aisne, un dipartimento della regione Alta Francia, Gaston Burtin si stabilisce in Champagne nel 1923 e nel 1933, all’età di 33 anni, decide di avviare la propria impresa dando vita a Maison Burtin.
Nel 1958 acquista lo Château des Archers, un magnifico edificio a pochi passi dall’Avenue de Champagne a Épernay, dove avvia lavori all’avanguardia per i tempi.
Maison Burtin diventa così la seconda casa di champagne più importante dell’epoca e Gaston Burtin viene riconosciuto come una figura di riferimento per tutto il comparto, ricoprendo per otto anni la carica di Presidente del Syndicat des Négociants en vins de Champagne. Negli anni ‘60 e ’70 l’attività della Maison si espande sotto la guida di Monsieur Burtin, considerato un pioniere e un visionario, che ha saputo coniugare il modernismo con il rispetto per la tradizione al fine di creare vini eccellenti in condizioni perfette.
A contraddistinguerlo, la capacità di bilanciare ambizione e discrezione, che riassume nel motto: “Be bold and say little”.
a cura della redazione