Una Milano inedita e sorprendente si racconterà nel week end Open House attraverso la sua architettura, dalle grandi opere di riqualificazione urbana alle case private, con 120 siti aperti.
Novità del 2023 è il progetto Open House Europe dove Milano coopererà con altre città ospitanti il format Open House per approfondire tematiche quali sostenibilità, accessibilità, inclusione e patrimonio architettonico futuro, per nuove pratiche progettuali da condividere su scala europea

5 SQUARE

Dai grandi progetti di riqualificazione urbana che stanno riconfigurando la città alla dimensione privata di case e studi: Open House Milano è ormai uno dei momenti più acclamati del palinsesto di eventi cittadini, con la partecipazione di un tessuto creativo e progettuale che spazia dall’architettura in senso stretto all’urbanistica, al design e all’interior. Fil rouge di questo prisma di contenuti è il racconto della città, dei suoi spazi e del suo skyline composito che si sta rinnovando velocemente.

Un fermento trasversale che la manifestazione celebra come UMANESIMO URBANO in quanto indicativo di una rinascita a 360 ° che coinvolge il nostro stile di vita nelle sue molteplici forme.

La città è una sintesi di questo cambiamento:
tra architettura, design e urbanistica sono molte le espressioni della nuova relazione tra l’uomo e il suo habitat. L’umanesimo urbano è sintetizzato da esempi concreti che il programma svilupperà attraverso specifici percorsi tematici: dal circuito dedicato all’architettura del paesaggio sempre più parte integrante della progettualità architettonica con un’attenzione alla bio diversità e ai cambiamenti climatici, alla condivisione di idee ed esperienze come nel caso degli spazi di coworking spesso luoghi di ibridazione; il social housing come sistema che facilita la nascita di comunità abitative e connessioni territoriali, accessibili e democratiche, all’arte come valore identitario dei luoghi e pratica di valorizzazione degli spazi pubblici.

Dall’uomo Vitruviano al Modulor di Le Corbusier, l’uomo torna ad essere la misura progettuale dell’ondata di trasformazione che sta cambiando volto alla città.
Gli highlights dell’edizione mostrano, infatti, come Milano stia percorrendo la sua traiettoria verso il futuro con un linguaggio rinnovato che parla di circolarità, riqualificazione, tecnologia e inclusività.

Sono 120 i siti aperti quest’anno tra cui diversi highlight:

– Grazie alla collaborazione con AXA Investment Managers, main partner dell’VIII edizione di OHM, Monte Rosa 91 apre le porte per Open House Milano: un evento eccezionale che permetterà di varcare la soglia dello storico complesso milanese, già realizzato da Renzo Piano nel 2003, ancor prima della sua inaugurazione ufficiale prevista a giugno 2023.

FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano di FS Italiane, anche quest’anno partner di Open House Milano, prosegue la narrazione dell’importante opera di riqualificazione urbana SCALI MILANO che sta traghettando a nuova vita, e verso nuove funzioni, i sette ex scali ferroviari dismessi: Farini, San Cristoforo, Porta Romana, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, Porta Genova. Quest’anno il programma OHM offre la possibilità di visitare lo Scalo Farini, il più esteso tra gli scali, e cogliere la trasformazione in fieri che lo sta riconfigurando come un grande parco lineare.

– Si rinnova la collaborazione tra Open House Milano e IDEALISTA per proseguire l’osservazione, e la narrazione, delle dinamiche che stanno facendo cambiare pelle a Milano. Verso una città ad Impatto Zero è il percorso curato da Open House Milano con una mappatura di siti visitabili nel week end – contraddistinti dall’attuazione di strategie progettuali che renderanno concrete espressioni come “carbon negative” e “sostenibilità”. Il circuito comprende: ARIA (Ex Macello), Open 366, VP22, NTT DATA, Regus De Castilla, Hotel Concorde.

Anche quest’anno Living, il magazine di interiors, design e lifestyle del Corriere della Sera, firmerà un circuito di aperture esclusive con una selezione di case e studi privati di designer e architetti già pubblicati sull’online e sulle pagine della rivista come Casa Ornella della designer Maria Vittoria Paggini, Studio Aricò del designer Antonio Aricò e la nuova casa della designer Serena Confalonieri.

Il percorso di interiors si arricchisce anche di un circuito di atelier e case private e a cura di OHM, tra cui Atelier Molayem, un showroom di gioielli con interni di modernariato e pareti, in questo momento, completamente rivestite di marsh mellow; spazi domestici come Attico Carbonari un progetto di Luigi Caccia Dominioni, Giardino Nascosto di Giuseppe Chigiotti, Umbria 120 di Golinelli Sala, Casa Zeta, Casa Verde, Mulino Vettabbia e The Botanical Loft per osservare da vicino l’appeal degli interni milanesi spesso custoditi in tipiche case milanesi o siti ricavati in siti postindustriali.

CASA ORNELLA
ATELIER MOLAYEM
Si potranno visitare gli spazi della progettazione, dove nascono le idee e l’innovazione: tra questi lo studio ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel; Atelierzero apre il suo studio all’interno dell’edifico della ex Bracci & Manzini, società nata all’inizio del ‘900 come Arti Grafiche per poi riconvertirsi in F.E.M (Ferrovie Elettriche in Miniatura); Park Associati permetterà ai visitatori di conoscere il proprio studio e il progetto innovativo Open336; Barreca & La Varra, oltre ad aprire la propria sede, parteciperà con due progetti di social housing tra cui 5Square e ARIA – Ex Macello; GLA – Genius Loci Architettura aprirà i propri spazi oltre a Horto + The Medelan in Piazzale Cordusio; Più Arch parteciperà con l’apertura del proprio studio permettendo anche di visitare l’orto sul tetto.

Aperture straordinarie coinvolgeranno anche alcune architetture iconiche che caratterizzano lo skyline milanese, come il Complesso del Monte Amiata, Palazzina INA, Collegio di Milano, Torre Arcobaleno, Casa Rustici, il Cremlino, l’ex Cinema Maestoso, il Grattacielo Pirelli e la storica sede Rai di corso Sempione a firma di Gio Ponti.

Sensazionali saranno le visite agli atelier e studi d’artista dove le opere d’arte prendono forma, tra tele e altri macchinari affascinanti, come lo studio di Filippo Salerni, un moderno Efesto che scolpisce le sue sculture in metallo, o Atelier Lamartina, casa e abitazione dell’artista Elsa Lamartina oltre a Giancarlo Iliprandi Studio, dove ammirare l’archivio dell’artista e scenografo milanese.
Il tour prosegue con le gallerie d’arte Espinasse 31 e Assab One dove poter visitar anche le mostre in corso.

I percorsi di visita sono molteplici e permetteranno sdi scoprire luoghi inediti, solitamente non fruibili al pubblio.

FILIPPO SALERNI STUDIO
La famiglia internazionale di Open House è sempre più interconnessa: novità di quest’anno è la nascita di Open House Europe, iniziativa triennale co-finanziata dall’Unione Europea, a cui Open House Milano ha aderito, nata per promuovere l’architettura nel vecchio continente assieme ad altre dieci realtà della rete Open House Worldwide e promotrici degli eventi Open House ad Atene, Bilbao, Brno, Dublino, Essen, Lisbona, Slovenia, Stoccolma, Tallinn, Salonicco e Vilnius.
In un contesto di sfide epocali, l’architettura diviene campo di indagine per nuove configurazioni progettuali. Nei tre anni di attività si approfondiranno tematiche quali sostenibilità, accessibilità, inclusione e patrimonio architettonico futuro. Le attività saranno organizzate in tutto il continente, tra cui conferenze annuali ed un programma di scambio dei volontari, oltre all’apertura di una piattaforma digitale comune.

Written by giovanni47