Il Collegio delle Società Scientifiche Italiane di Medicina Estetica – composto da Agorà, SIES e SIME – sta lavorando per portare all’attenzione delle istituzioni una possibile e significativa problematica relativa ad alcuni emendamenti presentati nella conversione in legge del cosiddetto “decreto bollette”, nonché nel Disegno di Legge Semplificazioni, che contengono anche alcune norme in ambito sanitario.

Negli emendamenti e negli articoli proposti si evince, a conferma, l’estensione ai laureati in odontoiatria di effettuare trattamenti di Medicina Estetica in aree quali terzo superiore, medio ed inferiore del volto con una estensione priva di un vero razionale tecnico, di facoltà ad oggi riservate ai soli Medici e con un provvedimento politico che appare come una “concessione” alla categoria degli Odontoiatri che si troverebbero legittimati a svolgere attività completamente al di fuori della loro area anatomica di competenza.

Tale attività vede, purtroppo, il ripetersi di questo tentativo come avvenuto a dicembre 2020, 2021 e 2022, quando il Collegio è intervenuto con l’adesione delle altre società scientifiche del settore riuscendo a portare una adeguata informazione alle istituzioni, elemento che ha senza meno concorso alla mancata approvazione degli emendamenti proposti.

“Riteniamo doveroso allertare le istituzioni a tutela della salute pubblica dei pazienti e del rispetto delle differenti competenze cliniche del Medico Chirurgo rispetto al laureato in Odontoiatria privo di una formazione adeguata al di fuori delle proprie aree di competenza, segnalando altresì le ulteriori importanti criticità tecnico-legali che l’approvazione dell’emendamento potrebbe comportare.

Non di meno però, da anni il Collegio di Medicina Estetica lavora per una reale e idonea sinergia fra Medicina Estetica ed Odontoiatria.

Una sinergia che in realtà è ben rodata e consolidata tra i professionisti che rispettano il proprio ambito di competenza: il Medico Estetico effettua prestazioni e trattamenti di Medicina Estetica mentre l’Odontoiatra quelle di cura e riabilitazione odontoiatrica ottenendo così il miglior risultato, anche in termini di sicurezza per i pazienti”, commenta il Prof. Alberto Massirone – Presidente Agorà Società Scientifica Italiana di Medicina ad indirizzo Estetico

Già nel 2014 e nel 2019, il Consiglio Superiore di Sanità si era già espresso, sentito il parere delle società scientifiche del settore Odontoiatrico e quelle della Medicina Estetica, fra cui il Collegio Italiano delle Società Scientifiche di Medicina Estetica, sul tema delle attività di Medicina Estetica attuabili dall’odontoiatra ravvisando in questo i limiti specifici:

– Non possono essere effettuati dagli Odontoiatri trattamenti di Medicina Estetica ad hoc, ma soltanto quale completamento all’interno di protocolli odontoiatrici ampi e completi

– Non possono essere impiegati dagli Odontoiatri farmaci e medical devices che non siano stati immessi in commercio per l’impiego nell’area Odontoiatrica di competenza e per il trattamento di aree anatomiche di esclusiva competenza medica

– Sono stabiliti i limiti dell’area anatomica di competenza Odontoiatrica, anche se viene valutata oltre alla zona peri-labile anche la zona dei mascellari inferiori e superiori fino all’area sotto zigomatica

– Viene esplicitata inoltre una chiara esplicitazione della differente formazione tra il Medico e quella dell’Odontoiatra.

La doppia pronuncia 2014 e 2019 del Consiglio Superiore di Sanità – con contenuti sostanzialmente invariati – attesta che l’importante organo dello Stato ha ravvisato di evidenziare i limiti oggettivi alla pratica di attività di Medicina Estetica da parte dell’Odontoiatra.

“Auspichiamo quindi una rinnovata collaborazione tra i due ambiti, senza continui tentativi di estensione delle competenze odontoiatriche nell’ambito della Medicina Estetica. Al riguardo però, continueremo a vigilare sugli sviluppi legislativi ed attiveremo numerose iniziative a tutela della salute e sicurezza dei pazienti per il rispetto dei limiti sanciti dal Consiglio Superiore di Sanità in merito alle attività di Medicina Estetica da parte dell’Odontoiatra, inoltre vi sono importanti criticità tecnico-legali relative alle autorizzazioni delle strutture sanitarie, ai medical device immessi in commercio per fine medico e non odontoiatrico, una carenza formativa specifica che non possono essere trascurati dal legislatore in questa fase”, conclude il Dott. Claudio Plebani – Head of Legal & Management Agorà

 

a cura della redazione

Written by giovanni47