Le camere sono due Master Bedroom, due Mini Suites al secondo piano ai due lati del vano ascensore e una King Suite all’ultimo piano. Tutte le camere hanno letti kingsize.
All’ingresso delle Master Bedroom si trovano le cabine armadio che affacciano direttamente sul bagno, concepito come open space, eccetto la cabina per i sanitari. Una particolarità dello chalet è il fatto che tutti i bagni delle camere sono orientati a Nord con vista sul Cervino e offrono la possibilità di rilassarsi in vasca guardando la cima della montagna.
Le camere, invece, sono tutte fronte vallata, in modo da aprire le tende al mattino verso il sole.
Sono state usate delle pelli e dei velluti e sul letto si è optato per un effetto baldacchino, alleggerito con pelli intagliate nelle cornici di legno dell’arredo.
La King Suite dell’ultimo piano, arredata con le stesse modalità delle due Master Bedroom ma con superfici più generose, dispone di una piccola stanza d’appoggio per i bambini.
Nel piano di mezzo ci sono quattro camere doppie con doccia e bagno privato, tutte dotate di una piccola cabina armadio. Ogni camera ha un colore diverso giocato sulle tonalità della pelle e dei velluti, mentre le tende sono in lana e richiamano nei colori e nei disegni la tradizione alpina.
A La Fenice’ si accede solo in fuoristrada dal vallo paravalanghe o da una strada poderale privata, i clienti vengono prelevati con suv o motoslitte e arrivano direttamente nell’autorimessa, dove si trova una zona reception e una cantina vini sotterranea, per valorizzare a pieno anche questo accesso.
Un ingresso ricavato sotto la piscina vetrata da cui si passa provenendo dalla rimessa accoglie i clienti al loro arrivo allo Chalet.
Qui, luci d’atmosfera inquadrano la porta, fino alla esplosione di luce della piscina con i giochi cromatici creati dall’acqua.
Passando attraverso un corridoio di boiserie in larice antico, si giunge al vano ascensore dove, attraverso un’ampia porta vetrata, si può ammirare la Ski Room che è stata concepita come i vecchi cori delle basiliche cristiane, con legno di mogano e troni imbottiti di pelle capitonné color rosso cardinale, sovrastati da uno scenico lampadario in cristalli colorati in nuance.
La Spa ha un’ampia piscina interna con sauna e bagno turco, con secchio ghiacciato che riscuote molti consensi da parte degli Ospiti, con un idromassaggio esterno circondato dalla neve. Sullo stesso piano della Spa c’è la palestra, la sala giochi e la sala massaggio, tutto concentrato al piano terra.
La villa è unica, non ha nulla intorno e si staglia maestosa contro una parete rocciosa incorniciata dalle Grandes Murailles.
È stato un intervento molto apprezzato dalla comunità di Cervinia perché ha riportato in vita un elemento che per quasi mezzo secolo era stato parte della identità architettonica del luogo e che poteva andare perduto per sempre.
La conclusione del progetto ha messo fine anche alle diverse polemiche sorte durante i lavori, quando non era ancora chiaro ai non addetti ai lavori cosa sarebbe sorto in loco.
La stretta collaborazione in fase di progetto e di realizzazione dei lavori fra lo Studio dell’Architetto Bettiol e il contractor valtellinese Concreta, così come l’indiscussa professionalità, sono state garanzia di una esatta lettura delle peculiarità espresse da questa struttura – per molti versi particolare – e della piena rispondenza del risultato finale alle aspettative del Committente.
a cura della redazione
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