Chiamato familiarmente “Il Cavallini”, l’antico ristorante di via Mauro Macchi, a Milano, è fin dal lontano 1934, un punto di riferimento esclusivo per chi si vuole concedere, in un’atmosfera elegante e raffinata, una sosta a pranzo come a cena.
Il primo piacevole impatto è con la facciata, in legno scuro, dove una bella insegna bombata sembra anticipare una promessa di stile.
Il richiamo all’epoca degli anni ‘30 e ‘40, è rappresentato dalle cementine dei pavimenti, da quelle in bianco e nero a quelle caratterizzate da composizioni simil floreali un tempo appositamente create per emulare le fantasie dei tappeti orientali, oltre a elementi tipici del design del tempo, replicati nelle deliziose boiserie.
Nella bella stagione, al di là degli interni, in fondo alla sala più grande, il giardino è una sorpresa quasi inaspettata in una zona tanto centrale e trafficata.
Affacciato su un verde rigoglioso di piante verdi e di fiori, incanta per la tranquillità che offre e per quell’attraente scenografia ricca di petali colorati che assecondano le stagioni, una magnolia quasi secolare e tutte quelle piccole composizioni tipiche di un giardino classico all’italiana che lo rendono una piccola ma specialissima oasi.
Lo spazio, con i tavoli ben disposti per la privacy, è rigorosamente protetto da una copertura che, durante il giorno lascia filtrare la luce in modo discreto.
E’ proprio qui, il luogo giusto per assaporare tipici piatti della tradizione, proposti nel ricco menu, dai sapori raffinati e ricette spesso rivisitate in chiave contemporanea. L’acquisto delle materie prime è altamente selezionato, ad esempio il pesce, è sempre freschissimo e consegnato ogni giorno secondo disponibilità ma, se, non utilizzato, restituito il giorno seguente al fornitore. E proprio per gli amanti del pescato, l’offerta è generosa.
Gli antipasti spaziano dalle crudità, agli scampi del Mediterraneo, alle ostriche Gillardeau, agli sfiziosi tortini di baccalà, alle tartare di tonno rosso e al salmone selvaggio dell’Alaska, alle alici del Cantabrico marinate e altro da scoprire.
Tra i primi, da provare in assoluto gli iconici tagliolini Cavallini al tartufo nero e profumo di acciughe, il delizioso risotto ai gamberi di Mazara e l’immancabile gustoso spaghetto al pomodoro, parmigiano reggiano stagionato 36 mesi e foglie di basilico. Sorprendenti anche i secondi, sia di pesce sia di carne.
La carne infatti è perfetta per sapore e consistenza in quanto sottoposta a un particolare procedimento di frollatura che ne mette in evidenza la bontà e la qualità. Cosa scegliere? Un delicato vitello in versione tonnata oppure, se di buona forchetta, la classica fiorentina alla brace in legna, a scelta tra Scottona Bavarese, Marchigiana e Sashi Finlandese, per veri intenditori. L’ossobuco e la cotoletta sono i protagonisti di indiscussa milanesità e per chi ama la tartare, la Fassona è sempre disponibile.
Completano il menù delle carni uno sfiziosissimo filetto di manzo, campione di morbidezza, e altre specialità come il galletto e il fegato di vitello.
Eccellenti per freschezza di gusto anche i dolci.
Chicche esclusive, i cannoncini e lo zabaione freddo al moscato di Pantelleria.
Infine, l’ampia scelta di vini, per la quale il sommelier è pronto a consigliarvi, completa la ricchissima proposta del “Cavallini”. Aperto da lunedì a domenica, pranzo e cena, chiuso il sabato a pranzo.
A disposizione per la sera il servizio di car parking.
a cura della redazione