Fin dall’antichità, il solstizio d’estate – la giornata con maggiore luce di tutto l’anno – simboleggia cambiamento, vitalità e maggiore contatto con la natura.
E come potrebbe essere altrimenti? Le sere più calde ci invogliano a stare all’aperto e nell’aria si respira quella sensazione speciale che tutto sia possibile.
Che sia durante l’aperitivo in riva al mare, davanti a una tavola imbandita in terrazza, sopra una
tovaglia di lino con accanto una cesta di vimini, ogni occasione diventa buona per celebrare con un brindisi i nuovi inizi che ci aspettano!
Freschi, delicati e giocosi, i vini per l’estate sono perfetti partner per accompagnare i momenti di
convivialità che la bella stagione appena iniziata offre. E se il bianco resta ancora la prima scelta
quando si tratta di etichette estive, Rosé e Bollicine si impongono per la loro versatilità gastronomica.
DAMILANO – Prodotto dalla famiglia Damilano, cantina di Barolo dalla tradizione ultracentenaria, G.D. (ovvero le iniziali del fondatore, Giacomo Damilano) è uno Chardonnay in purezza che nasce per sfida e per passione, con la convinzione che le Langhe diano sempre voce a grandi interpretazioni, anche in bianco.
Un progetto fortemente voluto dalla famiglia per regalare un ritratto inedito delle Langhe, un bianco che in tutti i passaggi gode delle stesse cure destinate ai cru di Barolo, incluso un uso mirato del legno, che come loro è custodito a lungo in cantina, senza fretta.
G.D. si ottiene da viti di 25 anni cresciute su suoli caratterizzati da diverse percentuali calcaree, di argilla e di sabbia.
Questo Chardonnay offre intensi sentori di pesca bianca, agrumi e ginestra, mirabilmente fusi a note tostate e burro di arachidi. Nel bicchiere è morbido, avvolgente, di ottima freschezza e sapidità con finale lungo e lievi cenni speziati. Le sue caratteristiche lo rendono perfetto in abbinamento con formaggi sia freschi che stagionati, un primo a base di pesce o un aperitivo con finger food.
MOËT & CHANDON – Sin dalla sua fondazione, nel 1743, Moët & Chandon è la Maison che ha
saputo rinnovare completamente la regione della Champagne grazie al suo approccio visionario,
che unisce il savoir-vin sviluppato dai suoi enologi alla capacità di creare vini capaci di adattarsi a
esigenze e stili di consumo in continua evoluzione, senza mai temere di osare. Moët & Chandon
Ice Impérial ne è la perfetta sintesi: rilasciato per la prima volta nel 2011, è il primo Champagne al mondo pensato per essere gustato esclusivamente con ghiaccio: una mossa audace per l’epoca,
ma rivelatasi vincente. Ancora oggi Ice Impérial (seguito nel 2026 da Ice impérial Rosé) offre
un’esperienza di degustazione fedele allo stile distintivo di Moët & Chandon (fruttato vivace, palato seducente, elegante maturità), ma allo stesso tempo informale e divertente, ideale da vivere a bordo piscina come sulla battigia della spiaggia. E per chi desidera vivere il piacere unico di Moët Impérial, la referenza più iconica della Maison, a portata di…mano, le versioni mini sono perfette per muoversi in libertà in ogni spazio di una festa!
VELENOSI VINI – Uno stile che evolve, pur restando sempre fedele ai propri codici espressivi. La
grande forza di Angela Velenosi, la Signora del Piceno, è quella di riuscire a interpretare e valorizzare le peculiarità di grandi vitigni autoctoni.
Ne sono un esempio sia l’Offida DOCG Pecorino che l’Offida DOCG Passerina, realizzati con il 100% dei rispettivi uvaggi: il primo si caratterizza alla vista per il colore giallo paglierino con nuance verdognole, mentre al naso rivela note fruttate (come banana, ananas e mela), accompagnate da note vegetali di erba appena tagliata, e al palato risulta di spiccata freschezza, con note di frutta a pasta bianca e gialla; nel secondo, giallo luminoso con riflessi dorati, spicca la componente floreale di camomilla ed erbe balsamiche, il fruttato di pomacee croccanti, mela golden, un rimando citrico di lime, al palato è fresco e sapido, con un finale lungo e persistente.
Entrambi ottimi in abbinamento a piatti di pesce o anche solo per una pausa golosa a base di frutta, arrivano oggi sul mercato con un restyling dell’etichetta, che esprime graficamente
tutti i valori alla base della filosofia Velenosi Vini: visione del territorio e approccio controcorrente.
Le onde azzurre e color sabbia simboleggiano non solo il mare Adriatico che bagna il territorio, ma anche le colline su cui sorgono i vigneti, mentre il pesciolino rosso che nuota in direzione contraria a quella del mare incarna quello spirito indomito e innovativo che anima Angela Velenosi e tutto il suo team.
Che non guarda solo al terroir Piceno, ma spinge la vista oltre i confini, verso terre lontane
(geograficamente) come la Provenza, che ispira Rosa, Marche IGT Rosato: al colore rosa quarzo
brillante fanno eco un naso intenso e floreale – con sentori di rosa e viola che poi aprono a note di
piccoli frutti rossi – e un palato piacevole per freschezza e mineralità, sostenuto dalla buona
struttura tipica del vitigno di provenienza, il Montepulciano.
WHISPERING ANGEL – Château d’Esclans, domaine la cui proprietà si estende per 427 ettari (di
cui 140 coltivati a vite) nel comune di La-Motte-En-Provence, nel cuore del dipartimento del Varo (dove nasce la maggior parte dei vini che fanno riferimento alla denominazione Rosé de Provence AOC), è nota per le sue antiche vigne di Grenache, varietà principe dell’area e la più presente tra i filari di Château d’Esclans, insieme anche a Rolle (il nostro Vermentino), Cinsault, Syrah. Whispering Angel, vino simbolo di Château d’Esclans e punto di riferimento per i vini provenzali, nasce dai migliori succhi di prima goccia e dai migliori mosti di Grenache, Cinsault e Vermentino provenienti dai migliori terroir nei dintorni di La-Motte-En-Provence.
È un Rosé di grande intensità aromatica, caratterizzato da note di frutti rossi freschi e un bouquet floreale. Al palato è secco e carnoso, con un finale morbido e rotondo. Perfetto da sorseggiare in purezza, per scoprirne meglio le caratteristiche, accompagna anche un’insalata a foglia verde con formaggio di capra e pere grigliate.
a cura della redazione