Palazzo Madama è lieto di comunicare l’avvio del progetto di corsi di lingua italiana per le persone richiedenti asilo e rifugiate accolte dalla Città di Torino.

L’iniziativa, orientata a promuovere l’inclusione e l’integrazione attraverso l’apprendimento della lingua italiana, ha cadenza quotidiana e ha quale sede l’aulica Veranda sud, ponendosi in continuità e articolando quanto principiato dall’anno scolastico 2021/2022 con il progetto ‘L’aula che vorrei” e, dall’anno 2023, con le attività di “Comunità in corte’.

Operazioni concepite con gli interpreti territoriali, con i quali il Museo Civico di Torino sviluppa parte significativa del proprio ruolo istituzionale e sociale coordinando le proprie competenze con quelle delle comunità, nell’ottica del necessario dialogo interculturale e d’incontro tra le numerose realtà cittadine.

Palazzo Madama, bimillenaria sede della memoria italiana ed europea e di fondamentali collezioni delle grandi civiltà extraeuropee, con questo progetto prosegue nella propria storica volontà di accoglienza e inclusività.

 

Sono cominciati questa mattina a Palazzo Madama, e nei prossimi giorni al Polo del ‘900, i corsi di lingua italiana per le persone richiedenti asilo e rifugiate accolte dalla Città di Torino nel proprio progetto S.A.I. (Servizio di Accoglienza e Integrazione) “Hopeland”.

 

La novità, che riguarda il triennio scolastico 2023-25, è frutto della collaborazione tra il Servizio Stranieri e il Centro interculturale della Città, i CPIA (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti), la Rete dei musei cittadini e altre istituzioni culturali che amplia sul territorio cittadino le sedi formative con l’obiettivo di garantire una offerta capillare più vicina ai luoghi di vita delle persone.

 

Oltre che nelle sedi museali e istituzionali dei CPIA 1 (via Domodossola) e 2 (via Bologna), le lezioni si terranno anche nelle biblioteche e nelle sedi delle Circoscrizioni e del terzo settore. I corsi sono affidati a docenti selezionati dai due CPIA.

 

La collaborazione con la rete museale consentirà di andare oltre l’insegnamento della lingua italiana per realizzare una didattica integrata con attività museali, ampliando così le competenze trasversali di richiedenti asilo e rifugiati. A questo fine, grazie alle risorse del progetto S.A.I., il Servizio Stranieri della Città offrirà l’Abbonamento Musei alle studentesse e agli studenti frequentanti i corsi che avranno l’opportunità di visitare i musei e scoprire la loro ricca offerta culturale anche fuori dalla classe.

 

Nel periodo autunnale, l’esperienza potrà essere estesa ad altre realtà della rete museale che hanno già aderito: Museo del Risparmio, Museo di Arte Orientale, Archivio storico della Città di Torino, Museo Pietro Micca, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Musei Reali, Mufant e Museo del Risorgimento.

 

Grazie alla collaborazione con la Rete museale, viene valorizzato il ruolo della cultura come risorsa di benessere e inclusione per ogni persona, a partire da richiedenti asilo e rifugiati, un tema affrontato anche dal Consiglio Comunale di Torino, che nel giugno scorso ha approvato una mozione contro l’impoverimento culturale e il rilancio della partecipazione dei cittadini con la creazione di una politica torinese di welfare culturale” commentano Jacopo Rosatelli e Rosanna Purchia, Assessori al Welfare e alla Cultura della Città. “Il rafforzamento delle competenze linguistiche diviene parte di un percorso più ampio di crescita personale, verso la costruzione di una piena cittadinanza”.

a cura della redazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Written by giovanni47