Protagonista dell’appuntamento di ieri della rassegna “Gli Incontri del Principe”, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, è stato il direttore di “Libero” Alessandro Sallusti. Intervistato da Stefano Zurlo, Sallusti ha parlato di politica e attualità.
Gli appuntamenti proseguiranno tutta l’estate portando numerosi ospiti per discutere davanti al pubblico di politica, economia, cultura. La rassegna è organizzata in collaborazione con Manila Alfano, autrice del libro “Cent’anni da Principe”.
Alessandro Sallusti ha detto:
L’erede politico di Berlusconi? Potrebbe essere Pier Silvio
“L’eredità politica di Berlusconi? Marina ha sempre sostenuto di non volere il ruolo di guida di Forza Italia e forse non è nelle sue corde. Fino a ieri avrei detto neppure Pier Silvio.
Ora credo che si stia interrogando se fra le tante eredità di cui deve farsi carico ci sia anche quella politica. Non penso che scenda in politica a breve, però non escluderei che possa essere interessato a rilevare anche quel tipo di eredità”.
Zaki il nuovo Soumahoro
“A me piace l’idea che Zaki si senta un uomo libero e che, dal suo punto di vista, non debba ringraziare qualcuno. Ma non capisco perché un uomo libero non debba essere anche riconoscente, la riconoscenza non è inconciliabile con l’essere libero.
Quando era nel carcere egiziano non si poneva il problema di chiedere aiuto al governo italiano. Quando aveva bisogno, il governo italiano era importante, ora che non ne ha bisogno, gli fa un po’ schifo. Per me è semplicemente un paraculo, lo paragono a Soumahoro”.
I casi La Russa e Santanchè non minano il governo
“I casi La Russa e Santanchè non minano la credibilità del governo perché sono questioni che riguardano la vita privata. Non hanno a che fare con la politica.
Nel caso Santanchè, non penso che un avviso di garanzia debba comportare le dimissioni. Spesso l’avviso di garanzia è stato usato per scopi politici ed è giusto non cadere nel trabocchetto. Se sarà rinviata a giudizio si porrà un problema politico”.
a cura della redazione