È la parola come elemento grafico il segno da cui parte “Drawing Everyday. Diario visivo di Stefano Chiassai”, mostra curata da Valen:na Gensini e organizzata da MUS.E in collaborazione con ADI Toscana che verrà proposta a Firenze, negli spazi di MAD Murate Art District dal 21 seEembre al 5 novembre 2023.

Il percorso espositivo presentato da MAD Murate Art District propone una selezione di disegni inedi: realizza: da Chiassai tra il 2022 e il 2023, accompagnato da alcuni pezzi del biennio 2020-2021.

Dopo la mostra milanese “Stefano Chiassai. Oltre il lockdown.

Disegni, tessuti, colori” – esposta presso ADI Design Museum di Milano nel 2023 -, e la mostra “Diario di un Lockdown” presentata ad Arezzo nel 2022, il progetto inedito “Drawing Everyday. Diario visivo di Stefano Chiassai” viene proposto al MAD, specificamente pensato e progettato per le sale Laura Orvieto, KeEy La Rocca e il Semiottagono del Complesso delle Murate.

Disegni, tessuti  pregiati arazzi e oggetti di design mettono in scena parole, geometrie, pattern, figure, riattivando una memoria collettiva e condivisa che racchiude i principali avvenimenti dal 2021 al 2023 attraverso un progetto site specific di materiali inediti.

Una suggestiva fusione di linguaggi rispondente all’eclettica creatività di Chiassai, che concretezza in un trionfo cromatico il dialogo tra il passato storico della città di Firenze, intensamente legato alla progettazione artistica di arazzi, e l’arte contemporanea.

Al centro del lavoro, la pratica quotidiana del disegno a pennarello che non ammette errori o revisioni, una disciplina sistematica ed un metodo di rielaborazione delle vicende globali, così come arrivano sulle nostre scrivanie e nelle nostre case attraverso la scrittura  giornalistica dei quotidiani.

Chiassai rielabora tu7o con toni ironici dal sapore popolare, che traducono la percezione collettiva della storia presente

In concomitanza con la mostra, il 5 Ottobre, verranno presentati al MAD tre arazzi
appositamente realizzati a partie dai disegni di Stefano Chiassai a telaio jacquard dalla pregiata manifattura Bonotto.

I tre arazzi – esposti al pubblico in occasione della Florence Art Week, palinsesto di appuntamen3 promosso dal Comune di Firenze e dedicato all’arte contemporanea in programma la prima settimana di ottobre – rappresentano tre diversi soggetti: la solidarietà con i drammi delle donne iraniane, rappresentate da Chiassai in manifestazione per i loro diritti, in un contrastato bianco e nero; il dramma della guerra in Ucraina, con i bombardamenti che da mesi affliggono la popolazione civile, in costante richiesta di aiuto; infine il vitalismo personale di Stefano Chiassai, che reagisce ai drammi della storia con una esplosione di energia, invitando il pubblico a non arrendersi e a mantenere uno sguardo da bambini. Gli arazzi saranno presentato il 5 ottobre alle 17.30, con un talk tenuto da Stefano Chiassai, Perla Gianni (ADI) e Luigi Bonotto (Manifattura  Bonotto), dedicato al design e alla tecnica dell’arazzo, seguito dall’apertura della nuova sala espositiva. La sala resterà aperta dal 5 all’8 o7obre dalle 14.30 alle 19.30. Domenica 8 solo su prenotazione alle ore 10:00 e alle ore 11:30.
Stefano Chiassai si forma all’Istituto  Statale d’Arte di Firenze.

Nel 1980 crea il suo marchio “STEFANO CHIASSAI” e qualche anno dopo, nel 1985 fonda la “SCS Studio Chiassai”.

Nel 1987 la sua idea di moda rappresenta lo stile  italiano alla Biennale Giovanile di Barcellona. Dal 1988 al 2000 al Polimoda di Firenze assume l’incarico di docente e insegna “Menswear Fashion Design”.

Dal 1994, dopo la chiusura del suo marchio, il lavoro dello Studio si è concentrato sulle consulenze s3lis3che e di tendenza per numerosi brand.

Il lavoro di Chiassai si radica nel settore del lusso con progetto dal forte imprinting urban.

Dall’inizio degli anni 2000 disegna diverse linee menswear a livello internazionale. Un dialogo fondato su un’estetica volta a conciliare tradizione artigianale e nuove tecnologie.

In particolare, dal 2009, con il supporto del suo studio, è diventato “Fendi Uomo”.

La ricerca è sempre stata centrale nel suo modus operandi.

Nel tempo ha collezionato 15.000 capi vintage, che oggi sono custoditi presso: “TheCube Archive”: archivio aperto e condiviso, spazio d’incontro per stilisti, artisti, musicisti, studenti e creativi in cerca d’ispirazione. Ad affiancare le innumerevoli attività di Chiassai anche quella editoriale: nel 2016 pubblica Caosordinato (Nuova Libra): nel 2018 Ritmoemotivo (Nuova Libra); nel 2020 BlueTailoring (Silvana Editoriale); nel 2021 Dioario di un lockdown: 8 marzo 2020-31 agosto 2021 (Silvana Editoriale).

MAD Murate Art District è un centro civico di ricerca, produzione artistica e scambi
internazionali, ospitato negli spazi restaurati deII’ex carcere cittadino delle Murate e gestito dall’Associazione MUS.E. A partire da marzo del 2014 propone mostre, incontri, approfondimenti critici, performance, workshop e progetti di arte pubblica centra sulle tematiche e i linguaggi artistici  del contemporaneo.

Il taglio fortemente interdisciplinare, sulla base del quale i progetti vengono selezionati e prodotti  è orientato a coinvolgere attivamente la cittadinanza.

Fin dalla sua apertura, MAD ha concentrato le sue attività sulla produzione di opere e performance, tramite la selezione di artisti nazionali e internazionali chiamata a svolgere periodi di ricerca dedicata a progetti specifici, con un’attenzione particolare al contesto sociale e alla memoria storica di questo luogo unico che annovera tra i suoi spazi anche la sezione del cosiddetto Carcere Duro, l’area di detenzione più severa della prigione otto-novecentesca, dove furono rinchiusi, tra gli altri, Carlo Ludovico Ragghianti, Carlo Levi e Gaetano Salvemini.

Il luogo resta nel cuore di Firenze come documento vivo e tangibile, testimonianza di coloro che hanno vissuto in prima persona questo capitolo della storia.

a cura della redazione

Written by giovanni47