Inaugurata giovedì e venerdì scorsi con i concerti di Mauro Ermanno Giovanardi e di Remo Anzovino, e con il dialogo di Laura Guglielmi e Irene Palladini sulla figura di Eva Mameli Calvino e suo figlio, lo scrittore Italo Calvino, la serie di appuntamenti a cornice della trentottesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì” prosegue a Villacidro (Sud Sardegna) con un classico della letteratura americana portato a teatro: venerdì sera (6 ottobre), a partire dalle 21.30 e con ingresso libero fino a esaurimento posti, nel cortile di Casa Dessì è di scena Alessandro Preziosi con un monologo tratto dal capolavoro narrativo di Herman Melville, “Moby Dick”.

Tommaso Mattei firma l’adattamento della storia (scritta nel 1851) dell’irriducibile capitano Achab impegnato nella fatale caccia alla balena bianca, che ha affascinato generazioni di lettori, e continua a farlo ancora, a distanza di oltre un secolo e mezzo.

Il romanzo non è certo una mera cronaca della vita delle baleniere, ma piuttosto una narrazione epica dell’eterna lotta dell’uomo contro i suoi demoni; l’oceano, con la sua potente e oscura forza, è il campo di battaglia, e la maestosa balena bianca rappresenta l’antico nemico, simbolo di paure, ansie e ossessioni che possono abbattere lo spirito umano.

Se il libro può sembrare a prima vista cupo e disperato, l’obiettivo del monologo è invece di guidare lo spettatore alla ricerca di un messaggio di speranza; l’adattamento è così tutto rivolto a riscoprire quella vena luminosa che attraversa l’opera di Melville e che caratterizza buona parte della letteratura moderna.

Punteggiato nella sonorizzazione dal live electronics del compositore, produttore e sound designer Paky Di Maio, lo spettacolo oscilla continuamente tra la rilettura delle memorie del naufrago Ismaele e l’interpretazione monologante e ossessiva del capitano Achab, sfiorando sempre il tragico epilogo che solo nelle ultime battute si rivela essere un messaggio di speranza.

Classe 1973, Alessandro Preziosi vanta una ricca carriera nel teatro, nel cinema e in televisione. Ha recitato in diverse produzioni teatrali, tra cui “Amleto” di Antonio Calenda, “Cyrano” di Corrado D’Elia, “Le ultime ore di A.I.”

di Tommaso Mattei, “Agamennone”, “Coefore” e “Eumenidi” di Antonio Calenda, “Datemi tre caravelle!” e “Il ponte” di Carmelo Pennisi e Massimiliano Durante, e “Amleto” di Armando Pugliese. Dal 2012 ha interpretato e diretto opere come “Cyrano de Bergerac”, “Cyrano sulla luna” e “Don Giovanni” di Molière, ottenendo un notevole successo di pubblico e critica.

Nel 2016 ha interpretato il ruolo di Mercuzio in “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, diretto da Andrea Baracco per l’Estate Teatrale Veronese, e ha recitato come Filippo Brunelleschi nella serie televisiva internazionale “I Medici”. Nel 2017 ha indossato i panni di Van Gogh nello spettacolo “L’odore assordante del bianco” di Stefano Massini, con la regia di Alessandro Maggi.

In ambito televisivo, è stato protagonista di tante serie, tra cui “Vivere”, “Elisa di Rivombrosa” (che gli è valso un Telegatto), “Il Capitano”, “Il commissario De Luca”, “Sant’Agostino”, “Un amore e una vendetta”, “Il giudice Sossi”, “La vita bugiarda degli adulti”, e dei film tv “La mia bella famiglia italiana”, “Edda Ciano e il comunista” e “Liberi di scegliere”. Alessandro Preziosi ha anche recitato per il cinema nei film “Vaniglia e cioccolato” di Ciro Ippolito, “I Viceré” di Roberto Faenza, “La masseria delle allodole” di Paolo e Vittorio Taviani, “Il sangue dei vinti” di Michele Soavi, “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek, “Maschi vs femmine” di Fausto Brizzi, “Il volto di un’altra” di Pappi Corsicato e “Passione Sinistra” di Marco Ponti.

Dopo Alessandro Preziosi e il suo “Moby Dick”, il programma di presentazioni, concerti e spettacoli che accompagna il Premio Dessì prosegue con una serie di appuntamenti questo mese e il prossimo, in attesa del 25 novembre, data della cerimonia di premiazione del concorso letterario organizzato dalla Fondazione Giuseppe Dessì (in lizza nella categoria Narrativa sono Silvia Ballestra con La Sibilla.

Vita di Joyce Lussu, Ermanno Cavazzoni con Il gran bugiardo e Gennaro Serio con Ludmilla e il corvo; Paolo Febbraro con Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022, Umberto Fiori con Autoritratto automatico e Enrico Testa con L’erba di nessuno i finalisti, invece, nella sezione Poesia) e di consegna del Premio speciale della Giuria alla farmacologa e senatrice a vita Elena Cattaneo e del Premio Speciale della Fondazione di Sardegna a Lucio Caracciolo, fondatore e direttore della rivista di geopolitica Limes.

Sabato 14 ottobre alle 18, al Mulino Cadoni, il regista Alessio Cremonini, in conversazione con Stefania Lucamante, presenta il suo romanzo di esordio, “Ora dormono” (Einaudi), mentre nel cortile di Casa Dessì, alle 21.30, sale sul palco un cantautore elegante che da oltre trent’anni scrive pagine importanti della musica d’autore italiana e internazionale: Antonio Calò, in arte Bungaro, con il suo nuovo progetto “Volevo volare con i piedi per terra”, accompagnato da Marco Pacassoni al vibrafono, allo xilofono e alle percussioni.

Domenica 15 ottobre al Mulino Cadoni, alle 17, Alessia Piperno, in dialogo con Vito Biolchini, presenta il suo libro autobiografico fresco di uscita “Azadi!” (Mondadori), e alle 18 il campione mondiale 2022 di Poetry Slam Lorenzo Maragoni è di scena con “Stand-up poetry”. Finale di serata a Casa Dessì, dove alle 21.30 il giornalista e documentarista Domenico Iannacone presenta “Che ci faccio qui, in scena”, con musiche live di Francesco Santalucia e installazioni video di Raffaele Fiorella; una produzione Teatro del Loto / TeatriMolisani con il coordinamento tecnico di Eva Sabelli e coordinamento artistico di Stefano Sabelli.

Per altre informazioni si possono consultare il sito e la pagina Facebook della Fondazione Dessì, mentre la segreteria organizzativa risponde ai numeri 0709314387 e 3474117655, e all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Il trentottesimo Premio letterario “Giuseppe Dessì” è promosso a Villacidro (Sud Sardegna) dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” con il contributo del Comune, dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, e con il patrocinio del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.

a cura della redazione

Written by giovanni47