Sara Montani, artista milanese la cui produzione artistica abbraccia più linguaggi, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’incisione, alle installazioni e ai libri d’artista, impiegando materiali e tecniche varie, parteciperà alla settima edizione di “Milano Scultura” con 15 opere tra sculture in resina e lastre in metacrilato impresse e inchiostrate, che rappresentano tutte un solo tema.
Sara Montani: “Un capo d’abbigliamento ha un significato culturale e sociale. Esso concentra la funzione pratica, legata alla vestibilità e al gusto dell’epoca, e quella simbolica, che identifica uno status sociale, civile e religioso. L’abito attesta l’evoluzione dal punto di vista antropologico/etnografico, documenta la trasformazione del costume, della moda, del consumo e, quale prodotto dell’industria tessile, anche il punto di vista socio/economico. E poi gioca con il concetto dell’indossare, non solo l’abbigliamento fisico, ma anche l’identità e il significato culturalmente associato agli abiti.
Gli indumenti possiedono l’intento di salvaguardare stralci di vita, costumi passati, memorie di ciò che non ha più immagine, che è irraffigurabile, e consentono di recuperare tracce e memorie di vissuti, di tradizioni e costumi.
Tutti i capi di abbigliamento mettono al centro l’Uomo, trattengono in modo effettivo, concreto, fisico la vita, l’intimità, il valore dell’esistenza. Il dar loro “nuova forma” mi cattura, l’invisibile dà senso al visibile, si incarna, si fa corpo, materia e segno.”
Formatasi all’Accademia di Belle Arti di Brera con Tito B. Varisco e Guido Ballo, Sara Montani espone dal 1970 ed è stata invitata a prestigiose manifestazioni conseguendo diversi premi e segnalazioni.
Sue opere figurano in collezioni e raccolte di enti pubblici e privati in Italia,e all’estero.
Dal 2022 è membro del Consiglio Direttivo del Museo della Permanente di Milano.
Milano Scultura, in programma dal 20 al 22 ottobre 2023 alla Fabbrica del Vapore di Milano, è l’unica fiera italiana esclusivamente dedicata alle arti plastiche.
Con un parterre di circa 50 tra artisti e gallerie, la nuova edizione della kermesse da un lato rimarca la sua identità ibrida, tra fiera d’arte ed evento espositivo dallo spiccato profilo curatoriale, dall’altro affonda sempre più le sue radici nel capoluogo lombardo attraverso una serie di iniziative che rendono più stretto il rapporto con la città.
La rassegna, sotto la direzione di Ilaria Centola e con la curatela di Valerio Dehò, è organizzata con il patrocinio del Comune di Milano e si propone come hub culturale, non solo per artisti e gallerie – quindi per gli addetti ai lavori – ma anche per un pubblico più eterogeneo che può avvicinarsi alla scultura attraverso una manifestazione lontana dall’esclusività che spesso caratterizza il mondo artistico contemporaneo.
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