Terminata la raccolta delle uve anche nel territorio del Garda Doc che chiude un’annata, la 2023, la quale pur nella sua complessità si può definire sorprendente.
“Il bilancio che possiamo tracciare al termine della vendemmia – racconta il Presidente del Consorzio Garda DOC Paolo Fiorini – è assolutamente positivo considerata la grande eterogeneità climatica che i nostri produttori hanno dovuto affrontare durante l’anno. Pur di fronte a un territorio, come è quello tutelato da Consorzio Garda Doc, estremamente vario e diversificato, possiamo dire che a una prima parte dell’anno relativamente secca sono seguiti un giugno e luglio piovosi, caratterizzati da eventi climatici estremi, tra cui grandinate nella zona bassa del Lago di Garda che hanno messo a dura prova i nostri viticoltori. È poi seguita un’estate calda e siccitosa con ondate di calore e infine un settembre e inizio ottobre caldi e soleggiati che hanno permesso alle uve di maturare al meglio in particolar modo per quel che riguarda le varietà tardive, sia a bacca bianca che a bacca nera. Questo ha permesso ai viticoltori di raccogliere uve estremamente sane, con un’ottima acidità e con caratteristiche qualitative di assoluto rilievo”.
Un clima di ottimismo, dunque, quello che si respira tra i produttori gardesani che, anche grazie all’epilogo positivo della vendemmia appena conclusa, presagiscono un’annata 2023 che si farà ricordare per vini estremamente identitari e riconoscibili per morbidezza, freschezza e mineralità.
IL CONSORZIO GARDA DOC
Un territorio collinare dalle caratteristiche paesaggistiche uniche, tra Lombardia e Veneto, protetto dalle montagne e affacciato sul bacino più grande d’Italia: qui, tra le province di Brescia, Mantova e Verona, sorge la DOC Garda, un’area di produzione vitivinicola in cui le speciali condizioni climatiche hanno plasmato nel tempo le qualità delle diverse specie di uva che vi crescono e, tuttora, ne determinano le peculiarità.
Riconosciuta per la prima volta nel 1996 con lo scopo di valorizzare i vini varietali prodotti nelle 10 storiche zone di produzione dell’area gardesana, la DOC Garda è una denominazione guidata da un forte spirito di innovazione, in grado, negli anni, di evolversi in base alle esigenze dei consumatori, pur rispettando un prodotto che qui ha origini antichissime.
Ottenuto il riconoscimento ministeriale nel 2015 e operante erga omnes dal 2016, oggi il Consorzio Garda Doc rappresenta 250 utilizzatori della denominazione, dando voce e promuovendo una fra le più preziose eccellenze enogastronomiche d’Italia.
a cura della redazione